Mediaset ancora vivace in borsa anche se gli analisti consigliano di prendere beneficio sul titolo alla luce di due fattori negativi: i segnali che arrivano dal mercato pubblicitario e l'evoluzione dei contratti per i diritti del calcio italiano che potrebbe non portare a una contrazione dei prezzi.
Le Mediaset salgono dell'1,36% a 3,286 euro dopo essersi avvicinate in mattinata ai valori di metà settembre sopra quota 3,3 euro.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, nell'assemblea della Lega di Serie A di calcio - in cui si è trattato dello scottante tema della vendita dei diritti per i prossimi campionati a partire dal 2015-16 - l'advisor della Lega Infront ha proposto un contratto con un minimo garantito da 900 milioni per i primi tre anni (in linea con il contratto vigente) e da 930 milioni per i tre anni successivi.
Secondo Intermonte si tratta di uno scenario negativo per Mediaset che si attendeva di ottenere una riduzione nel prezzo dei diritti alla luce del calo degli introiti da pubblicità.
«Questa proposta di Infront - aggiunge Mediobanca - implica che Mediaset e Sky continueranno a pagare lo stesso ammontare che hanno pagato in passato (circa 270mln Mediaset e 560 Sky ndr) ma ci si aspettava una sensibile riduzione dei costi» vista la situazione del mercato pubblicitario e la fase difficile della pay-tv.
«Il mood negativo sui diritti tv del calcio, unito all'arrivo di un nuovo competitore sulle frequenze televisive (visto il possibile accordo TiMedia-L'Espresso ndr) e il mood non incoraggiante della raccolta pubblicitaria di settembre - concludono gli analisti di Mediobanca Securities - consiglia di prendere beneficio sul titolo».