Il lungo lavoro degli uffici tecnici dell'Agcom sul dossier Vivendi-Mediaset-Telecom è concluso: i commissari hanno iniziato a esaminare la questione aggiornando la seduta del Consiglio a martedì prossimo, quando con ogni probabilità verrà presa la decisione definitiva sul contemporaneo controllo da parte dei francesi di Telecom e la partecipazione a quasi il 30% in Mediaset. Il mercato finora ha scommesso su un 'verdetto' piuttosto avverso a Vivendi, che teoricamente potrebbe trovarsi costretta a mollare la presa su uno dei due gruppi. Il lavoro dell'Autorità è stato lungo per poter emanare un provvedimento inattaccabile dai possibili ricorsi delle parti in causa, ricorsi che diventano probabili nel caso Bolloré e Berlusconi non riescano a trovare un accordo. Per un'intesa sono al lavoro in tanti e, a quanto risulta all'ANSA, sono in corso contatti diretti non solo a livello di uffici legali, tanto che si ipotizza un possibile arrivo entro la fine della prossima settimana di una delegazione al massimo livello di Vivendi per trattare direttamente la questione. Ma la definizione della pace è molto difficile, con i contendenti che si trovano in una situazione delicatissima.
Se i francesi infatti vendessero sul mercato quote di Mediaset o di Telecom dovrebbero affrontare una minusvalenza notevole: nel caso del gruppo Tlc un bagno di sangue rispetto ai prezzi di acquisto, mentre se dovessero cedere grossi pacchetti del Biscione potrebbero anche limitare i danni, avendo acquistato a un prezzo molto inferiore rispetto alle attuali quotazioni. Ma il problema è che non appena il mercato annusasse vendite di azioni Mediaset da parte di Vivendi affosserebbe immediatamente il titolo del gruppo televisivo. Ecco perché anche il mondo Berlusconi avrebbe interesse a trovare un accordo, ma qui nasce un altro problema. Bisogna infatti individuare una soluzione di alta ingegneria finanziaria, in quanto qualsiasi mossa potrebbe fare scattare il 'concerto' tra la controllante Fininvest e i francesi con immediato obbligo di Opa, che tutti vogliono evitare perché particolarmente costosa. Al momento chi ci sta lavorando con maggiore decisione è l'advisor del Biscione Intesa SanPaolo, soprattutto in ambito Banca Imi, ma sarà per tutti cruciale esaminare anche i dettagli della decisione che prenderà l'Agcom. Che tra l'altro farà giurisprudenza in materia