È arrivata sul tavolo dell'Agcom la comunicazione di Vivendi in risposta all'ingiunzione contenuta nella delibera dell'Autorità del 18 aprile scorso di scendere nell'azionariato di Telecom Italia o di Mediaset. È quanto apprende l'Adnkronos. Il piano è riservato ma già da ieri fonti vicine alla società francese hanno confermato l'intenzione di affidare a una fiduciaria i diritti di voto eccedenti il 9,9% dei titoli Mediaset in possesso. A Vivendi fanno capo il 28,8% delle azioni e il 29,9% dei diritti di voto.
Nello stesso tempo Vivendi, come annunciato in precedenza, ha fatto ricorso al Tar contro le conclusioni dell'Agcom; secondo l'Authority con le attuali partecipazioni in Mediaset e in Tim (dove è azionista di controllo con il 24% circa) il gruppo francese viola le norme del Tusmar, in particolare l'articolo 43 comma 11 Resta da vedere quando il Consiglio dell'Autorità valuterà il piano di Vivendi: con tutta probabilità la riunione sarà convocata non oltre la prossima settimana.
In attesa dell'esito del ricorso al giudice amministrativo la delibera e le ingiunzioni dell'Autorità di via Isonzo restano valide: l'Agcom dovrà quindi monitorare l'implementazione del piano e anche decidere se le misure di 'sterilizzazione' della quota eccedente il 10% delle azioni Mediaset da parte di Vivendi sono valide per ottemperare alla delibera.