
Confalonieri (Mediaset): «Accordo siglato con Sky è una storia di grande reattività».
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Agenzie
L'assemblea degli azionisti di Mediaset ha eletto il nuovo consiglio di amministrazione del gruppo televisivo, che rimarrà in carica per il prossimo triennio. La lista 2, presentata dall'azionista Fininvest, ha ottenuto il 91% dei voti del capitale presente in assemblea e ha indicato Fedele Confalonieri, confermato presidente del gruppo, Pier Silvio Berlusconi, Marco Giordani, Gina Nieri, Niccolò Querci , Stefano Sala, Marina Berlusconi, Danilo Pellegrino, Carlo Secchi, Marina Brogi, Francesca Mariotti e Andrea Canepa. La lista 1, presentata dai fondi, ha nominato Giulio Gallazzi, Costanza Esclapon e Raffaele Cappiello. «Ringrazio per gli applausi e ringrazio per la fiducia», ha detto Confalonieri al termine della votazione.
ACCORDO CON SKY - Dopo il fallimento dell'accordo con Vivendi per la cessione di Mediaset Premium «abbiamo saputo reagire con prontezza e oggi, con Sky, Mediaset può allargare la coperutra multipiattaforma dei propri canali pay, diventare editore su tutte le piattaforme, con il satellite pay, estendere l'utilizzo della propria piattaforma ad altri operatori». Lo ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel suo intervento all'assemblea degli azionisti del gruppo televisivo. L'accordo siglato con Sky «è una storia di grande reattività da parte nostra». E «il secondo importante passo è stato siglato nel maggio scorso con Telecom Italia». Collaborazioni che, « a poco più di un anno dalla presentazione del piano Mediaset 2020, avranno un impatto incrementale sui nostri conti e, come sa il mercato, siamo in linea di coerenza con il piano strategico che ci porterà al 2020». «In un mondo in cui la stessa Sky è preda di Disney in una guerra di rilanci miliardari con Comcast è evidente che noi dobbiamo guardare con interesse a una prospettiva di crescita internazionale nel nostro alveo naturale che è l'Europa», aggiunge il presidente del Biscione.
SCENARIO PANEUROPEO - Le dimensioni del gruppo Mediaset e « la nostra consolidata capacità di parlare agli italiani ci mettono spesso al centro del dibattito politico. Siamo tirati in ballo, impropriamente, come un elemento della lotta politica: da che parte sta Mediaset? Di chi fa il gioco? Si parla a vanvera di conflitto di interessi, ma sfido chiunque a valutare i nostri programmi come qualcosa di organico a qualcuno, mentre è vero che tutti i giovani protagonisti della nuova politica italiana si sono fatti le ossa e si sono fatti conoscere nei nostri studi televisivi». Lo ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel suo intervento all'assemblea degli azionisti del gruppo televisivo. Nel corso delle ultime elezioni il gruppo televisivo «ha dato una prova esemplare di cosa significhi essere un grande editore di informazione. Ha saputo essere un polo di dibattito e di confronto democratico», ha aggiunto. «Di esami ne abbiamo superati tanti, ma certo ogni volta la sfida è nuova. E posso dire che abbiamo le carte in regola per essere trattati per quello che siamo: un grande gruppo di comunicazione, un campione nazionale in Italia e Spagna dotato dei numeri necessari per guardare ad una crescita pan-europea».
GLI ASCOLTI MONDIALI - Per Mediaset la media di ascolto delle prime 36 partite dei Mondiali di calcio è stata del 26 per cento di share con 4 milioni di spettatori. Un ascolto medio addirittura superiore al 2014, quando gli incontri dei mondiali, trasmessi sia su Rai sia su Sky, ottenevano mediamente 3,5 milioni di spettatori. E nel 2014 l'Italia partecipava al torneo. Ma il confronto possiamo estenderlo anche ad edizioni ancora precedenti e risulta che il nostro mondiale è quello con il più alto ascolto degli ultimi vent'anni«. Lo ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, nel suo intervento all'assemblea degli azionisti del gruppo televisivo. Inoltre i ricavi pubblicitari dai Mondiali sono »ben superiori alle attese, operazione brillante sotto tutti i profili. Infatti abbiamo stabilito un primato nel primato. I Mondiali di Mediaset sono il primo evento la cui raccolta pubblicitaria supera il costo netto di acquisizione dei diritti. Mai nella storia televisiva un evento sportivo ha fatto segnare una marginalità positiva. La cosa è ancor più significativa in un mercato pubblicitario non certo brillante«, ha aggiunto.