Vicinissima ormai in Spagna la fusione tra due dei principali canali privati in chiaro, Cuatro e La Sexta, che si sono combattuti aspramente in passato soprattutto per la cosiddeetta "guerra del fùtbol". Il Parlamento spagnolo ha infatti approvato qualche giorno fa la legge che consente la concentrazione tra i due canali a condizione che gli stessi non superino il 27% di audience e salva sempre la presenza di almeno tre canali pubblici con direzione editoriale distinta. Secondo il quotidiano economica "La Gaceta de los Negocios" rimangono ora solo pochi dettagli da mettere a punto per concretizzare la fusione.
L'operazione avrà come conseguenza immediata che l'anticipo in chiaro della Liga verrà trasmessa solo da Cuatro e non più da La Sexta, ponendo così fine alla lunga serie di conflitti e contrasti che ha visto protagonsiti, nelle aule di Tribunale e fuori, i gruppi di controllo delle due emittenti (gruppo Prisa per Cuatro, gruppo Mediapro per La Sexta). L'obiettivo è quello di portare Cuatro a competere con le grandi televisioni in chiaro iberiche e lasciare La Sexta come una sorta di secondo canale meno generalista. L'audience complessiva attesa dai due canali (13% Cuatro, 6% La Sexta) porterà il nuovo gruppo a essere il principale operatore in Spagna e obbligherà i concorrenti (Telecinco, Antena 3, VeoTV e NetTV) a reagire, forse operando anch'essi qualche forma di concentrazione o collaborazione.
L'operazione avrà come conseguenza immediata che l'anticipo in chiaro della Liga verrà trasmessa solo da Cuatro e non più da La Sexta, ponendo così fine alla lunga serie di conflitti e contrasti che ha visto protagonsiti, nelle aule di Tribunale e fuori, i gruppi di controllo delle due emittenti (gruppo Prisa per Cuatro, gruppo Mediapro per La Sexta). L'obiettivo è quello di portare Cuatro a competere con le grandi televisioni in chiaro iberiche e lasciare La Sexta come una sorta di secondo canale meno generalista. L'audience complessiva attesa dai due canali (13% Cuatro, 6% La Sexta) porterà il nuovo gruppo a essere il principale operatore in Spagna e obbligherà i concorrenti (Telecinco, Antena 3, VeoTV e NetTV) a reagire, forse operando anch'essi qualche forma di concentrazione o collaborazione.