Tavolo di confronto in Sardegna per passaggio al digitale terrestre
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Sardegna Oggi
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Digitale Terrestre
Tre giorni di confronto serrato per trovare un accordo sulla 'spartizione' delle reti televisive utilizzabili in Sardegna al momento dello switch off, cioè il passaggio definitivo dalla tv analogica a quella digitale terrestre, fissato al primo marzo. In Sardegna parte della rivoluzione digitale è già avvenuta ed ora si attende la data del primo marzo per il passaggio definitivo delle frequenze e dei canali.
Partono domani alle 11 e si concluderanno giovedì 10 gennaio i lavori del tavolo tecnico fra l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, il ministero delle Comunicazioni e tutti gli operatori interessati, emittenti locali comprese, che si e' insediato il 20 dicembre e che dovrà concludere il suo operato in tempi molto stretti.
Le reti individuate dall'Authority sono una trentina: 11 sono quelle già disponibili, perchè previste nell'accordo raggiunto a Ginevra nel 2006, mentre 24 sono considerate utilizzabili con buona probabilità, in base al'esito dei negoziati con i Paesi confinanti. Di norma, si tratta di reti isofrequenziali, cioè in grado di realizzare la copertura del territorio regionale con una singola frequenza.
Dopo un paio di giorni di approfondimenti tecnici, il 10 ci sarà la riunione completa del tavolo, dalla quale potrebbe giàuscire una soluzione condivisa, una sorta di 'scaletta di richieste' da sottoporre al più presto al negoziato con i Paesi confinanti, innanzi tutto la Francia, ma anche l'Algeria, la Tunisia, il Principato di Monaco e in maniera residuale la Spagna. Spetterà al ministero assegnare le frequenze individuate in via temporanea, in attesa dell'esito delle negoziazioni internazionali e dell'adozione del piano definitivo per la Sardegna elaborato dall'Agcom. Solo dopo questi due passaggi fondamentali, verrà disposta l'assegnazione definitiva.
Le reti individuate dall'Authority sono una trentina: 11 sono quelle già disponibili, perchè previste nell'accordo raggiunto a Ginevra nel 2006, mentre 24 sono considerate utilizzabili con buona probabilità, in base al'esito dei negoziati con i Paesi confinanti. Di norma, si tratta di reti isofrequenziali, cioè in grado di realizzare la copertura del territorio regionale con una singola frequenza.
Dopo un paio di giorni di approfondimenti tecnici, il 10 ci sarà la riunione completa del tavolo, dalla quale potrebbe giàuscire una soluzione condivisa, una sorta di 'scaletta di richieste' da sottoporre al più presto al negoziato con i Paesi confinanti, innanzi tutto la Francia, ma anche l'Algeria, la Tunisia, il Principato di Monaco e in maniera residuale la Spagna. Spetterà al ministero assegnare le frequenze individuate in via temporanea, in attesa dell'esito delle negoziazioni internazionali e dell'adozione del piano definitivo per la Sardegna elaborato dall'Agcom. Solo dopo questi due passaggi fondamentali, verrà disposta l'assegnazione definitiva.
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