Ma la diffusione dell'Iptv in particolare è destinata ad aumentare in misura direttamente proporzionale con l'aumento della disponibilità di banda. Attualmente si contano nei primi 5 Paesi europei circa 3,5 milioni di famiglie che accedono a servizi di Iptv, ma alla fine del 2010 potrebbero essere più di 8 milioni (più della metà delle famiglie che avranno accesso al cavo digitale). L'impatto sul mercato della Pay-tv sarà diverso da Paese a Paese: secondo gli analisti in Francia il 32% del totale di abbonati a servizi di televisione a pagamento usufruirà di servizi Iptv. In Italia e Gran Bretagna il mercato sarà più contenuto anche a causa dei ritardi inziali di diffusione della televisione su banda larga. In particolare in Italia, sempre nel 2010, le famiglie Iptv potrebbero essere il 10% del totale delle famiglie che utilizzano servizi di televisione a pagamento.
Le cifre si fanno da capogiro se tarate su parametri mondiali. Secondo le previsioni di Informa Telecoms & Media il 2012 dovrebbe registrare un salto formidabile negli abbonamenti alla tv via web: 38,2 milioni (una misura sette volte superiore rispetto al 2006). La crescita maggiore verrà dai servizi lanciati dalle telco dei Paesi europei anche se il mercato maggiore per l'Iptv sarà la Cina, in termini di contratti, con 6,6 milioni di case che lo riceveranno come televisione principale alla fine del 2012, seguito dagli Usa (4,8), Francia (4,1 ), Giappone (3,1). Sempre secondo Informa Telecoms il 3,11 % dei possessori di tv stipulerà un contratto per l'Iptv entro il 2012.
Tornando in Italia, sono quasi 1.500 i canali televisivi digitali disponibili in Italia e nel 2006 hanno fatturato 2,5 miliardi di euro. La stima arriva dall'Osservatorio New Tv della School of Management del Politecnico di Milano, che ha ripartito le televisioni digitali in tre categorie, partendo dalle sei piattaforme attualmente disponibili (Dtt, IpTv, Sat Tv, Web Tv, Mobile Tv su rete Dvb-h e su rete cellulare): 444 fruibili sul televisore (le cosiddette sofà tv), 812 su Internet (desktop tv) e 151 su telefonino (hand tv). Oltre il 95% del fatturato è realizzato dalle sofà tv che in termini numerici rappresentano solo il 32% dei canali digitali. Un mercato dove la competizione è altissima sia per sottrarre spettatori ai canali tradizionali sia per conquistare fette degli investimenti pubblicitari delle imprese.
Nonostante il fiorire incessante di canali televisivi digitali da fruire tramite Internet, il mercato è ancora infatti dominato dalle sofà tv. La concentrazione è ancora più evidente se si pensa che il 92% del fatturato di queste ultime è realizzato dalle televisioni satellitari, Sky in testa. Il quadro evidenzia che, ancora una volta, il canale Internet fatica a trovare un modello di business adeguato al suo sviluppo, anche se si registra negli ultimi anni una forte crescita della pubblicità sul Web.
Si lancia in una spericolata, più che rosea previsione anche Bbc News. Più banda, più servizi televisivi erogati, su protocollo Internet. E la velocità in rapido aumento (in Uk dovrebbe arrivare quest'anno fino a quota 24Mbps) avrà come risultato un maggior numero di servizi su Iptv.
Roberta Chiti
per "Il Corriere delle Comunicazioni"
per "Il Corriere delle Comunicazioni"