Arriverà l'8 maggio, nel bouquet Sky al canale 130, una delle novità più attese della tv italiana: la rete 'democratica' di Al Gore, la Current Tv che in Usa è già un'alternativa (al sesto posto fra le tv nella fascia fra i 18 e i 34 anni, e addirittura al primo in quella fra 25 e 34).
E l'Italia è il primo paese non anglofono in cui la tv sarà esportata, con un'edizione italiana e in italiano. Current tv è la punta dell'iceberg delle reti sociali di My Space, You Tube, Facebook, è la condivisione internet che si fa tv raggiungendo così altro pubblico, l'esempio della convergenza tra i due mezzi, grazie anche alla diffusione della banda larga a costi accessibili.
E', in sintesi, una YouTube al cubo. Le reti sociali del web, che rappresentano la seconda rivoluzione di internet, il passo ulteriore che abbatte ogni frontiera tecnologica e culturale, superando censure e filtri istituzionali fanno con Current, il grande salto nella tv.
L'idea è di rompere il monopolio dei media tradizionali, di aprire il potere della piattaforma televisiva a chi, finora, è stato solo utente. I contenuti infatti sono 'user generated', forniti cioé direttamente dagli utenti, che possono proporre le loro produzioni e ricevere compensi (da 200 a 1000 euro) e visibilità nel caso in cui vengano pubblicati (magari anche dagli altri paesi).
La tv diventa così un mezzo aggregatore di filmati e contenuti multimediali, riprodotti poi online o attraverso i canali satellitari e via cavo e, se necessario, 'lavorati' dalla redazione tv (30 persone nel caso italiano) per renderli, pur rimanendo amatoriali, qualitativamente buoni.
Sono tutti video brevi, massimo 8 minuti, chiamati Pod, che formano così un palinsesto agile e veloce con temi vari ma con una predilezione per la cronaca. Non somigliano a nessun servizio del tg perché questa è una tv dal basso, e in questo senso 'democratica' pur non avendo coloriture politiche e il punto di vista è sempre quello del realizzatore.
Non a caso è stata scelta la creativa Italia per testare il terreno (e tuffarsi nel business pubblicitario) extra anglofono e aggiungere i nostri spettatori ai 51 milioni che già la seguono nel mondo. La televisione partecipativa fondata dal premio Nobel (e premio Oscar per il documentario ambientalista Una scomoda verità) Al Gore e dall'amico Joel Hyatt, vincitrice persino di un Emmy (gli Oscar della tv americana), vede partner del progetto italiano Tommaso Tessarolo, ideatore dell'ormai affermata NetTV e ora al lavoro per il palinsesto di Current e Davide Scalenghe, responsabile dei pod creati dagli utenti.
L'ormai guru ambientalista Al Gore terrà a battesimo Current in Italia partecipando lui stesso all'evento dell'8 maggio a Milano per l'avvio del canali.
Alessandra Magliaro
per "Ansa"