Calcio formato spezzatino, il parere di Rai, Mediaset e Sky
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Il Corriere della Sera
Non solo due anticipi e un posticipo, ma una serie A versione spezzatino, con partite distribuite su orari diversi, magari alle 13 della domenica o alla sera del lunedì, come succede in Inghilterra e come vogliono le televisioni: questa la proposta di Antonio Matarrese, presidente della Lega calcio.
«Ma quali televisioni? E perché al plurale? Questo è quello che chiede una televisione, quella a pagamento, non certo noi» chiarisce Massimo De Luca, direttore di Rai Sport. Che aggiunge: «Non mi sembra sia in discussione un pacchetto di partite da vedere senza pagare, dunque a noi la proposta di nuove fasce orarie lascia del tutto indifferenti. Bisogna capirsi bene: così il prodotto dei diritti in chiaro, quello che consente di vedere i gol delle 18 ma anche quello delle 22.30, sarà sempre più deprezzato. Fintanto che non si penserà a qualche specificità da destinare alle tv in chiaro il ridimensionamento continuerà. Se invece la Lega vuol prendere tutti i soldi da Sky questa è la strada giusta».
Il primo effetto collaterale della proposta Matarrese, insomma, sarebbe la morte delle trasmissioni tipo il vecchio «90° Minuto» e l'attuale «Controcampo»: quelle che una volta davano per prime le immagini dei gol e che ora vengono dopo il pomeriggio calcistico di Sky o di Mediaset Premium.
Considerato che gli abbonamenti sono 43 milioni in Italia, molti appassionati alle 18 i gol li hanno già visti e rivisti: e infatti gli ascolti sono scesi dal 30 per cento raggiunto da RaiUno tre anni fa al 16 per cento attuale di Italia Uno. Per un costo di 70 milioni all'anno.
«Che oggi il prodotto non vale più ? è il commento di Ettore Rognoni, direttore Sport Mediaset ?. La proposta di Matarrese contiene un'ammissione importante: e cioè che la Lega in futuro non proporrà più un pacchetto unico per il chiaro, ma avrà come interlocutori solo le tv a pagamento. Credo che sia una strada abbastanza logica. La direzione presa è ben precisa: le pay miglioreranno il livello, ma non credo che a luglio, quando andranno in scadenza i contratti per il chiaro, ci saranno interlocutori».
Significa che Mediaset non rinnoverà il contratto per i gol e che sarà difficile trovare qualcun altro che si farà avanti? «Significa che la Lega stessa non proporrà più un pacchetto unico per il chiaro così com'è adesso: mi sembra implicito in quello che Matarrese ha detto».
Ma non si poteva percorrere la strada di rivalorizzare il prodotto in chiaro? «Era diffìcile. A Mediaset facciamo entrambe le cose, il servizio generalista e Mediaset Premium: non erano più gestibili assieme, gli interessi sono opposti. Per "Controcampo" è meglio se la partita forte è al pomeriggio, per Mediaset Premium se è alla sera».
L'analisi non è però condivisa da Andrea Zappia, vice-president Sky Sport Channels: «Per prima cosa nessuna televisione ha interesse a realizzare un'eccessiva polverizzazione; poi non credo che una partita al lunedì sera possa compromettere l'equilibrio tra tv generalista e a pagamento».
Matarrese non vi ha eletti a interlocutori privilegiati? «Non so se pensasse solo alle due tv a pagamento. In generale noi siamo favorevoli all'opportunità di migliorare la visibilità delle partite più importanti. A questo proposito molto si può fare già negli spazi di oggi: mettere Milan-lnter al pomeriggio non aiuta, perché i tifosi delle altre squadre si sono visti la loro partita e si sono persi il derby, che avrebbero seguito se fosse stato alla sera».
Le partite in orari diversi possono essere una soluzione? «Penso di sì, ripeto senza una frammentazione estrema: l'obiettivo comune, anche della Lega, dev'essere sempre quello di promuovere il calcio». L'unico possibile termine di paragone sembra incoraggiante: la partita della Premier League trasmessa su Sky alle 13.45 fa già ottimi ascolti (inferiori solo alle partite di Juve, Milan, Inter). «In Inghilterra però ?continua Zappia?quell'orario è più comodo perché gli stadi sono attrezzati e si può mangiare, in Italia forse può funzionare meglio la partita al lunedì sera».
Arianna Ravelli
per "Il Corriere della Sera"
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