"La Rai viene da 50 di una storia da leader nelle trasmissioni televisive e punta a mantenere questo primato anche nel passaggio nell'era digitale".
Con queste parole il direttore genarale della Rai, Claudio Cappon, ha introdotto in cda il piano industriale 2008-2010 dell' azienda.
"La Rai del resto è già l'azienda che ha investito di più sull'offerta digitale gratuita (80 milioni di euro) e tra il 2008 e il 2009 lanceremo su questa piattaforma due nuovi canali, potenzieremo 3 di quelli esistenti e se tutto va bene sempre nel 2009 daremo luce verde anche a un canale in alta definizione. Un investimento di qualità che porterà qualità anche all'interno dei nuovi canali Rai", ha proseguito il Dg.
Obiettivo del Piano industriale è quello di mantenere la leadership e riconquistare il pubblico giovane che, vista la competitività della piattaforma multicanale del satellite, rischia di abbandonare la tv generalista.
"Accettiamo questa sfida ma lo facciamo conservando il nostro spirito di servizio pubblico, di tv generalista, di tv per tutti. E soprattutto lo facciamo da televisione in chiaro. Ecco la nostra sarà una multicanalità sul Ddt ma assolutamente gratis", ha spiegato ancora Cappon.
Per il Dg, il progetto è sostenibile nonostante la fetta di mercato pubblicitario della Rai sia destinata a rimanere, nella migliore delle ipotesi, invariata nel prossimo triennio.
Per centrare questi obiettivi, ha spiegato il dg, l'azienda deve però nel prossimo triennio invertire una dinamica costi/ricavi preoccupante che ne comprometterebbe la solidità finanziaria e, nel giro di qualche anno, senza gli interventi previsti dal piano porterebbe ad un indebitamento di oltre 300 milioni di euro. Intendiamoci - ha affermato Cappon - oggi la Rai non ha una lira di debito. L'obiettivo però è mantenere l'azienda in equilibrio anche alla fine del 2010 senza rinunciare agli investimenti".
In conclusione Cappon ha spiegato che "in estrema sintesi" il Piano presentato al Cda si articola in quattro punti: "1) rafforzare e innovare l'offerta per mantenere la leadership nella tv generalista; 2) traghettare la Rai verso il mondo digitale; 3) razionalizzare il capitale investito e la struttura organizzativa; 4) ristabilire una dinamica sostenibile tra costi e ricavi".
Rai, Cappon: 'Nuovi canali nel digitale, ma equilibro dei conti
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Apcom
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