Gentiloni: 'Serve qualit, il 2008 sar l'anno delle riforme'
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Apcom / Ansa
Per il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni "il 2008 sara' l'anno delle riforme nel settore televisivo".
Questo buon auspicio per il nuovo anno e' stato espresso dal ministro a Uno Mattina, la trasmissione Rai che ha avviato la maratona di Telethon.
Gentiloni ha ricordato che entrambi i provvedimenti di legge quello sulla Rai e quello sul settore tv in generale, sono all' esame dei due rami dal Parlamento da tempo: "la riforma generale del sistema televisivo arrivera' in aula alla Camera agli inizi del prossimo anno; quella sulla Rai e' all'attenzione della commissione competente del Senato. Sono convinto che il 2008 sia l'anno delle riforme, sia di quella generale del settore tv, sia di quella piu' specifica della Rai'.
Gentiloni ha colto l'occasione per lanciare un appello all' opposizione: "in materia di tv, purtroppo, ha un conflitto di interessi grande come una casa: e' complicato percio' chiedere su questi temi un atteggiamento distaccato. Mi auguro comunque che sulla riforma generale del sistema tv ci sia un contrasto parlamentare leale, civile, tranquillo, senza gli insulti e le parole grosse che ho sentito volare anche in queste settimane'.
Sul ddl di riforma della Rai, invece, credo che si possa trovare un accordo. Voglio ribadire il mio appello al centrodestra in questo senso. Anche in questi giorni - ha sottolineato - ho sentito voci importanti di disponibilita' a un'intesa. Anche le intercettazioni e le inchieste di questi giorni - ha detto Gentiloni - confermano che la politica tende a intromettersi in ogni momento e in modo improprio nelle cose della tv pubblica'.
Inoltre Gentiloni è tornato a chiedere maggiore qualità per il servizio pubblico che distingua nettamente la programmazione della Rai da quella commerciale.
"Benigni non può essere la domenica, ovvero - spiega Gentiloni - non è che tutti i giorni si fa una programmazione così così e poi la domenica c'è una festa. La possibilità di fare una televisione più di qualità dovrebbe essere, e in qualche programma lo è ancora, la prerogativa della Tv pubblica".
Per il ministro, la ricetta è "un po' meno occhio agli indici di ascolto, e un po' più di attenzione al telespettatore e alla qualità pubblica dei programmi. La Rai - sottolinea il titolare delle Comunicazioni - deve recuperare la sua differenza perché l'idea che la Tv pubblica faccia in molte fasce orarie programmi che non si distinguono da quelli della Tv commerciale non è accettabile, e qualcuno prima o poi potrebbe porre il problema dell'utilità del servizio pubblico".
Confrontando poi la situazione del servizio pubblico italiano con quello britannico e la Bbc, Gentiloni fa notare come a differenza del Governo di Londra quello italiano "è poco esigente nei confronti della Rai, non chiediamo abbastanza qualità di servizio pubblico e abbiamo una politica che tende a intromettersi continuamente e in modo improprio nelle cose della televisione pubblica".
Le News più commentate del Mese