Era il 1993 quando Andrea Camilleri, dopo quarant?anni trascorsi alla Rai portando in tv le commedie di De Filippo e i gialli di Simenon, si mise a fare quello che veramente gli piaceva: scrivere libri. Era il 1994 quando Camilleri pubblica per Sellerio «La forma dell?acqua», il primo romanzo che ha per protagonista il commissario Montalbano.
Ed era il 1998 quando l?allora giovane produttore Carlo Degli Esposti scoprì Camilleri e Montalbano. Seguirono anni di successi televisivi planetari. E tra poche settimane la saga ricomincia. In Sicilia infatti inizieranno le riprese di altri quattro nuovi episodi. Ma sentiamo da chi ha lavorato dietro le quinte qual è la vera storia di questo fenomeno.
«Durante un mio viaggio in Sicilia», racconta il produttore, «incontrai Elvira Sellerio, editrice storica di Palermo. Me la fece conoscere l?amico Adriano Sofri. Elvira mii passò quattro libri di Camilleri e mi suggerì di leggerli. Mi conquistarono subito. Ne parlai con l?allora capo delle fiction Rai Sergio Silva, che mi diede fiducia e l?avventura Montalbano partì».
Cosa la spinse a scritturare Luca Zingaretti?
«Era un giovane attore promettente. Ci lasciava un po' perplessi la sua calvizie. Spendemmo un patrimonio per comprare 25 diverse parrucche. Alla fine si decise di lasciarlo nature. In Rai i maligni dissero che era stato scelto perché pelato come il produttore, cioè io».
A questo punto il progetto Montalbano iniziò a prendere forma. Nel 2000 ci furono i primi ciak.
Dietro la macchina da presa Alberto Sironi, regista capace di coniugare la letteratura, la Sicilia e il genere poliziesco. A oggi gli episodi prodotti dalla Palomar sono 14, replicati e replicati per un totale di 56 prime serate Rai. «Tutte vincenti», incalza Degli Esposti, «anche nelle repliche (quella di domenica 3 febbraio ha raccolto oltre 5 milioni di telespettatori, contro i 5 milioni e 400 mila che hanno seguito ?Amici? di Maria De Filippi). Alla Rai ogni episodio è venuto così a costare 297 mila euro. Per me invece l?investimento per una nuova serata è pari a 2 milioni e settecentomila euro. Se poi consideriamo che la Rai ha venduto ?Montalbano? in tutto il mondo...».
Chissà cosa ha provato quando tre anni fa Zingaretti le disse che non lo avrebbe più fatto.
«La sua fu una reazione comprensibilissima. È un grande attore e giustamente non voleva rimanere intrappolato nel ruolo di questo personaggio che gli ha sì dato tanto successo, ma che rischiava di ingabbiarlo».
Come lo ha convinto a tornare?
«È stato Montalbano a convincere Zingaretti. A marzo torneremo in Sicilia, nei nostri soliti luoghi, ovvero Ragusa, Noto, Scicli, Modica, e gireremo quattro nuovi titoli. Le riprese dureranno fino ad agosto e i quattro episodi verranno girati tutti insieme, con lo stesso cast di sempre. Con la sola aggiunta di alcune guest star di puntata che stiamo ancora trattando».
Anticipazioni?
«Sono contenute nei romanzi. Di stuzzicante c?è che in uno Montalbano perde la testa per una ragazza giovane: un aspetto inedito del commissario».
Si è aggiudicato anche l?ultimo capitolo della saga? Quello della scomparsa di Montalbano?
«La leggenda dice che Camilleri ha già scritto il finale. Il testo pare sia custodito nella cassaforte della Sellerio. C?è da credere alle leggende?».
In tv l?appuntamento è per la primavera 2009.
Articolo tratto
da "Sorrisi.com"