Sgambettare sul bancone di Striscia la notizia per molte è un sogno coltivato fin dall'infanzia. Per altre, invece, rappresenta un possibile punto di svolta economico o un gradino da salire nella carriera artistico-televisiva.
Per un motivo o per l'altro, circa un migliaio di ragazze, secondo le stime degli organizzatori, si sono accalcate ieri davanti ai cancelli Mediaset di Cologno Monzese per la tappa milanese del casting per le nuove veline.
Armate di trucco, bikini e scarpe col tacco, ('rigorosamente dodici centimetri') in borsa, le giovani aspiranti arrivate da tutto il nord Italia hanno atteso fin dalle 9 il loro turno per le selezioni sotto il sole. Piccole esperienze televisive, particine in film o fiction e sfilate sono il background delle eredi di Elisabetta Canalis. C'è chi ha appena terminato il liceo, chi studia in università, chi già lavora nel mondo dello spettacolo e che arriva a fine mese con lo stipendio di commessa.
L'attesa in fila per la registrazione si conclude con un provino di cinque minuti. "Ti fanno alcune domande su di te - spiega Sara, una delle prime a uscire poco dopo le 12 -. Poi sfili in bikini, due passi di danza, pose di fronte e di profilo e un bel sorriso".
Ad accompagnarle sono i fidanzati, i mariti, le sorelle e i genitori. Un carrozzone che si ritrova a ogni casting e concorso di bellezza, che crea una sorta di comunità dove nascono amicizie "anche durature - afferma un padre -. Capita anche di andare in vacanza insieme". I genitori, in prevalenza padri, attendono pazienti. "Sono praticamente il suo autista - scherza Guido con la figlia 18enne Daniela -. L'ho accompagnata da Brescia perché altrimenti mi tira matto". C'è anche chi, come un gruppo di genitori veneti, inganna l'attesa parlando di politica, accomunati dalla 'fede leghista'.
Se le ragazze scalpitano e danno segni di nervosismo i compagni prima le rincuorano e poi si mettono in disparte ad aspettare e 'perché no, apprezzare la vista di tante bellezze'. Derik, ad esempio, ha accompagnato da Trento la sua ragazza Eva con due amiche.
''Io sono contento. Lo sono un po' meno i suoi genitori che la credono in università - racconta -. Ha già partecipato a Miss Italia e per il futuro non deve cercare calciatori perché lo sportivo già ce l'ha: sono un ciclista". Samuele e Franco la pensano diversamente. "L'idea non mi piace. Lei ha un futuro da modella non da velina - racconta il primo -. Certo può essere un primo passo nel settore". Il secondo invece pensa che questo "sia un mondo pulito - sostiene mentre gioca con il figlio di un anno - ma non mi fido e le sto sempre accanto".
Per fare questo provino alcune ragazze vengono anche dall'estero: Venezuela, Spagna o Ungheria. Cosmina ha 22 anni ed è venuta apposta da Bucarest. "Vedeva Striscia in tv quando veniva a trovarmi - dice la sorella in Italia da cinque anni -. Così appena l'ha saputo è arrivata subito".
Tra le concorrenti ovviamente non mancano le frecciatine, le invidie e una forte dose di narcisismo ed esibizionismo. Le aspiranti veline non si fanno così sfuggire nessuna occasione di posare davanti a una telecamera o macchina fotografica. All'uscita dal casting però si scatenano le insicurezze.
"Ci sono fisici perfetti - dice Eva -. Io invece ho un po' di pancetta". A rincuorarla ci pensa un'altra collega: "Beh, che dovrei dire io che sarei la prima velina piatta della storia!". Paure e angosce che si dissolvono subito con un "sano giro di shopping in centro".