La7 fuori dall'Orto.... Tv, se idee e successi contano poco
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Il Corriere della Sera
Antonio Campo Dall?Orto lascia la guida di Telecom Italia Media, cioè la direzione de La 7. Formalmente ha rassegnato le dimissioni, in sostanza gli è stato dato il benservito da Franco Bernabè, che ha deciso di cambiare i manager di Telecom.
E questa non è una buona notizia, tutt?altro. L?amministratore delegato ha messo un uomo di sua fiducia al controllo delle reti televisive e il primo a farne le spese è stato l'unico che aveva sempre creduto al rilancio di un canale nato con il sogno di spezzare il duopolio Rai-Mediaset.
Prima avevamo almeno una speranza, adesso non ci resta neanche più quella: il bottino della tv generalista è cosa fra il servizio pubblico e le reti di Berlusconi. Colpa (o merito) del mercato, si dice in questi casi. Il che è profondamente vero, ma resta il rammarico di una voce che facilmente rischia di spegnersi.
Resta il rincrescimento per un professionista scelto non per meriti politici e ora costretto ad abbandonare. La 7 ha problemi di bilancio, deve far quadrare i conti: nel 2007 ha fatturato 263,1 milioni (+26,8% sul 2006) con una perdita netta ridotta a 88,1 milioni (dai 101,1 del 2006). Realisticamente ha anche problemi di audience, con quella maledetta soglia del 3% di share che si staglia come una diga quasi insuperabile. Tuttavia, per capire i mali de La 7 bisogna risalire a Tmc, alle molte magagne ereditate, agli equivoci di gestione cui la rete è sempre stata sottoposta (se ne è occupato persino Maurizio Costanzo), a problemi strutturali di non poco conto.
Per risanare e rilanciare La 7 bisognava prima intervenire chirurgicamente sulla sua struttura di fondo e poi, se necessario, sulla guida editoriale, l'unica che in questi anni ha saputo dar voce a veri programmi alternativi: da Otto e mezzo di Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni a L'infedele di Gad Lerner, dalle Invasioni barbariche di Daria Bignardi a Exit di Ilaria D'Amico, da Maurizio Crozza a Piero Chiambretti, da L'altra storia a Tetris, ai molti appuntamenti del tg diretto ora da Antonello Piroso. Campo Dall'Orto è l'artefice del successo italiano di Mtv. Sotto la sua guida, la rete si è rivelata particolarmente vitale e creativa, capace non solo di coinvolgere la «Mtv generation» ma anche di costruire nuovi divi, i famosi vj che poi hanno contribuito al successo di molti programmi, anche su altre reti. La tv si fa anche con le idee ed è un vero peccato che, dalla nostra, vengano sempre emarginati chi ne ha, chi fa il suo lavoro con passione, chi non si limita a fare il passacarte.
Aldo Grasso
per "Il Corriere della Sera"
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