Consiglio di Stato: ''Europa 7, il Governo si pronunci sulle frequenze''
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: ANSA
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Televisione
Il governo, attraverso il ministero dello sviluppo economico, deve pronunciarsi nuovamente sulla richiesta di Europa 7 di avere assegnate delle frequenze, "anche in applicazione della sentenza della Corte di giustizia" europea del 31 gennaio 2008." E' uno dei passaggi centrali delle sentenze del Consiglio di Stato, sezione VI, sulla vicenda dell'emittente che nel 1999 vinse il bando di gara per una concessione tv e che da allora lamenta la mancata assegnazione delle frequenze.
La Suprema magistratura amministrativa ha anche respinto il ricorso di Europa 7 per l'annullamento della sentenza del Tar con la quale era stato dichiarato inammissibile e irricevibile il ricorso dell'emittente relativo all'abilitazione di Rete 4. Di fatto, quindi, Rete 4 è legittimata a proseguire l'attività di radio diffusione televisiva in ambito nazionale.
Quanto al risarcimento danni in denaro chiesto da Europa 7, il Consiglio di Stato si riserva di decidere, e a in tal senso é già convocata un'udienza per il 16 dicembre 2008, tenendo conto sia della decisione dell'amministrazione pubblica e sia della ulteriore documentazione che lo Stato dovrà presentare entro il 15 ottobre 2008.
In sostanza, i giudici di Palazzo Spada sottolineano che non possono imporre all'amministrazione la distribuzione delle frequenze, ma che tuttavia il Ministero deve pronunciarsi nuovamente sull'istanza di Europa 7, tenendo conto della sentenza della Corte Ue che, interpellata dallo stesso Consiglio di Stato, il 31 gennaio scorso ha stabilito che il sistema dell'assegnazione delle frequenze in Italia non risponde a criteri obiettivi, trasparenti e non discriminatori fissati in sede Ue.
La questione, quindi, torna al ministero che deve riprendere in esame la vicenda e "rideterminarsi motivatamente". Sul risarcimento danni - Europa 7 aveva chiesto poco più di 2 miliardi di euro nel caso in cui avesse ottenuto le frequenze, oppure 3 miliardi in caso di mancata assegnazione delle frequenze stesse - il Consiglio di Stato si è riservato invece di pronunciarsi successivamente.
La Suprema magistratura amministrativa ha anche respinto il ricorso di Europa 7 per l'annullamento della sentenza del Tar con la quale era stato dichiarato inammissibile e irricevibile il ricorso dell'emittente relativo all'abilitazione di Rete 4. Di fatto, quindi, Rete 4 è legittimata a proseguire l'attività di radio diffusione televisiva in ambito nazionale.
Quanto al risarcimento danni in denaro chiesto da Europa 7, il Consiglio di Stato si riserva di decidere, e a in tal senso é già convocata un'udienza per il 16 dicembre 2008, tenendo conto sia della decisione dell'amministrazione pubblica e sia della ulteriore documentazione che lo Stato dovrà presentare entro il 15 ottobre 2008.
In sostanza, i giudici di Palazzo Spada sottolineano che non possono imporre all'amministrazione la distribuzione delle frequenze, ma che tuttavia il Ministero deve pronunciarsi nuovamente sull'istanza di Europa 7, tenendo conto della sentenza della Corte Ue che, interpellata dallo stesso Consiglio di Stato, il 31 gennaio scorso ha stabilito che il sistema dell'assegnazione delle frequenze in Italia non risponde a criteri obiettivi, trasparenti e non discriminatori fissati in sede Ue.
La questione, quindi, torna al ministero che deve riprendere in esame la vicenda e "rideterminarsi motivatamente". Sul risarcimento danni - Europa 7 aveva chiesto poco più di 2 miliardi di euro nel caso in cui avesse ottenuto le frequenze, oppure 3 miliardi in caso di mancata assegnazione delle frequenze stesse - il Consiglio di Stato si è riservato invece di pronunciarsi successivamente.
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