Si avvicinano telefonini e tablet con schermi 3D grazie a un nuovo display che proietta immagini tridimensionali sia statiche sia in movimento che si adatta particolarmente ai dispositivi mobili. Messo a punto da un gruppo coordinato dall'americano David Fattal dei laboratori Hewlett-Packard a Palo Alto, il dispositivo si è guadagnato la copertina di Nature.
Il nuovo approccio produce immagini in 3D che possono essere visualizzate da angolazioni diverse, anche quando il dispositivo è inclinato.
Gli esseri umani, spiega in un commento all'articolo Neil Dodgson dell'università di Cambridge, vedono il mondo stereoscopicamente. I nostri due occhi vedono due punti di vista leggermente differenti del mondo, perchè sono separati da circa 63 millimetri, e il nostro cervello combina questi due punti di vista in un modello interno 3D di ciò che stiamo vedendo. La sfida degli schermi a 3D è quindi imitare il modo di vedere dell'uomo. I tradizionali monitor a due dimensioni, prosegue l'esperto, forniscono solo una singola immagine piana. Un dispositivo di visualizzazione 3D deve invece presentare un'immagine diversa per ciascun occhio.
Per fare questo i singoli pixel sul display quindi hanno bisogno di controllo direzionale. «Un display 3D - sottolinea Dodgson - ha bisogno di pixel che inviano la luce in modo attentamente guidato in modo che la luce diversa raggiunga ogni occhio».
Già esistono delle tecniche che permettono la visione 3D senza l'uso di occhiali: per esempio le tecniche olografiche, ma sono costose e troppo lente per funzionare in tempo reale; gli schermi 3D, che per ottenere l'effetto di profondità tridimensionale utilizzano trucchi ottico-geometrici, ma sono tecnologie difficili da trasferire su dispositivi mobili di piccole dimensione perchè il display deve essere sottile, ad alta risoluzione e avere un'ampia superficie di visualizzazione.
Nel loro prototipo i ricercatori hanno superato queste difficoltà realizzando uno schermo retroilluminato. L'elemento chiave è un insieme di led posti dietro allo schermo e una sottile guida d'onda che dirigono la luce in specifiche direzioni in modo guidato.
