La notizia pubblicata il 29 maggio , sull'annuncio di Canon che di fatto posticipa il lancio dei primi display e TV con tecnologia SED, non ha sorpreso più di tanto né gli analisti e gli addetti ai lavori, né il pubblico di appassionati.
Secondo alcune informazioni riservate e non confermate, pubblicate qualche giorno fa da alcuni siti web, alcuni ingegneri Toshiba sarebbero migrati verso Canon per evitare ulteriori discussioni legali con Nano-Proprietary per il rispetto degli accordi di licenza.
Con l'ultimo annuncio di Canon sembra quindi cadere anche la più flebile speranza di vedere qualche display con tecnologia SED. Il problema principale dei SED non è infatti di tipo legale ma di tipo economico: i troppi investimenti necessari per la produzione e il crollo dei prezzi di LCD e plasma sono più grandi.
Inoltre, il notevole rapporto di contrasto del SED inizia ad essere avvicinato sia dagli ultimi plasma Pioneer appena presentati, sia dai nuovi LCD con retroilluminazione LED a zone e con intensità variabile, senza scomodare altre tecnologie come quella OLED che inizia a mostrare i muscoli in più di una fiera di settore.
La novità è che la tecnologia SED potrebbe di fatto rientrare di nuovo in gioco grazie ad alcuni investimenti che Toshiba avrebbe acceso nei confronti dello sviluppo dei display FED (Field Emission Display) che di fatto è la tecnologia "madre" da cui parte quella SED e che potrebbe avere forse più successo dal punto di vista economico.
Nel prossimo futuro, contiamo di avere più informazioni dal prossimo Projection Summit organizzato come ogni anno da Insight Media in occasione dell'InfoComm International che si terrà a Los Angeles nella seconda metà di giugno.
Edoardo Ercoli per AVMagazine.it