Inizia l'era della telefonia mobile di quinta generazione. È infatti stato approvato il bando di gara del 5G, con il relativo disciplinare, e i testi saranno disponibili sul sito del Ministero dello sviluppo economico dopo che saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ministro Luigi Di Maio, riconoscendo che la procedura di gara nasce dalle disposizioni della legge di Bilancio 2018, che prevedeva «importanti misure economiche per favorire la transizione alla nuova tecnologia 5G».
Soddisfazione «per l'esplicito apprezzamento del ministro Di Maio sul lavoro fatto fin qui» è arrivato da Antonello Giacomelli, deputato Pd ed ex sottosegretario allo Sviluppo Economico che seguì per lo scorso Governo il dossier. La rete 5G, con prestazioni e velocità molto più elevate dell'attuale 4G, è considerata la tecnologia internet che permetterà di sviluppare al massimo le potenzialità della digitalizzazione: dall'intelligenza artificiale all'internet delle cose, dalle blockchain ai pagamenti digitali. Ma Di Maio non ha mancato infatti di ricordare come il 5G non sia semplicemente una evoluzione del 4G, ma, appunto, una piattaforma per nuove opportunità di sviluppo. Innanzitutto per il sistema economico, date le potenzialità «enormi» sul fronte dei servizi che potranno essere sviluppati.
Ma soprattutto sociali, poiché la «connessione sarà sempre più veloce e alla portata di tutti», e perché le reti 5G garantiranno anche, per esempio, il funzionamento delle linee di comunicazione in occasione di disastri naturali. Ma il ministro ha rivendicato pure la portata squisitamente politica dell'operazione, sottolineando come la connessione a Internet «sia espressione di democrazia e debba essere considerata un diritto primario di ogni cittadino», in una visione che considera la rete come un bene di prima necessità, al pari di acqua o energia elettrica. Bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta per i termini dell'asta dalla quale lo Stato stima un incasso di 2,5 miliardi di euro, di cui la metà già da quest'anno. La gara dovrebbe concludersi a settembre. A fine maggio l'AgCom aveva messo a punto le regole, che non avevano il favore di tutti. «Sono convinto che la gara per le frequenze 5G si farà e che le tensioni con gli operatori tv potranno essere risolte» aveva commentato meno di un mese fa il commissario Agcom, Antonio Nicita, dopo le indiscrezioni sull'intenzione di Mediaset e gruppo Cairo a ricorrere al Tar contro la gara.