Il campionato di calcio via web si è aperto tra le polemiche ma l'ad di Tim Luigi Gubitosi mette un punto, «la rete ha funzionato magnificamente» e «non mi aspetto problemi nel prossimo week end» ha spiegato arrivando al Meeting di Rimini.
«Per quello che riguarda Tim ha funzionato tutto e Dazn ha spiegato che nella prima partita (di campionato della serie A, ndr) c'era stato qualche disservizio che è dipeso da un problema della Content Delivery Network che ora hanno risolto, quindi non mi aspetto problemi nel prossimo week-end».
Il nodo delle tlc in Italia non è più la rete (unica o meno) ma il cloud. «Dovremo creare infrastruttura che resista all'imprevisto, che sia flessibile e si adatti. Sembra un ossimoro parlando della PA ma dovrà essere una delle aree più importanti» su cui lavorare, ricorda Gubitosi. «Gli strumenti tecnici ci sono, la rete ci sarà - aggiunge in un inciso e il riferimento sembra sia alla rete unica ora che Open Fiber è sotto il controllo di Cdp che al piano Italia a 1 giga sul quale è in corso la consultazione pubblica - stiamo capendo le modalità, come non sprecare risorse e tempo, ma è il Cloud il vero tema di innovazione, la sfida sarà su Cloud e 5G».
«Qualcuno ha paura del 5G ma c'è la stessa differenza tra il commodore 64 e i computer dei nostri giorni» ha detto con una battuta il manager. E tornando sugli investimenti in innovazione «qualcuno dice che il privato sarà penalizzato perché ci sarà la tendenza a indirizzare le risorse verso il pubblico, invece lo Stato dovrà cercare di creare un ambiente giusto per stimolare investimenti privati, quel moltiplicatore perchè si crei una sostenibilità delle imprese che duri nel corso degli anni».