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Sky e Mediaset Premium protestano per gli orari dei match di Serie A

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Fonte: Calcio&Business

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Sky e Mediaset Premium protestano per gli orari dei match di Serie ASecondo quanto riportato dal giornalista economico Marco Bellinazzo, Sky e Mediaset hanno inviato una missiva di protesta alla Lega Serie A. Materia del contendere: il calendario stilato in queste prime giornate [qui tutti gli anticipi e posticipi fino al 17esima giornata] che penalizzerebbe gli ascolti. I contenuti delle lettere inviate sono gli stessi, i toni differenti. Quella di Mediaset è una vera e propria diffida legale. Sky chiede con toni più pacati ma per le stesse ragioni di rivedere l’architettura dei calendari per proteggere il prodotto calcio e gli investimenti fatti.

Le due pay hanno scritto dunque tra ieri e oggi alla Lega per manifestare “ferma contrarietà” alla pianificazione dei match, in particolare in relazione alle nuove finestre orarie di sabato alle 15 e di domenica alle 18 che non erano previste nel bando 2015/18 e che determinano uno stravolgimento dell’offerta commerciale. Le pay tv si lamentano poi del fatto che nella fasce serali di anticipo e posticipo alle 20,45 sono state giocate e programmate partite che coinvolgono squadre che non hanno un importante seguito di tifosi e abbonati a discapito di big match o partite con squadre di grande richiamo. Questa distribuzione dei match per i broadcaster è pregiudizievole per gli investimenti fatti, reca un danno enorme al movimento calcistico italiano e soddisfa solo

“le logiche delle squadre che richiedono orari diversi per la fruizione delle partite all’estero e facilita altri operatori che operano su piattaforme web e mobile”.

Destinatari diretti sono, invece, Tim e Eleven Sports che danno la facoltà di vedere in diretta streaming su pc, tablet e mobile, partite di forte richiamo a prezzi che si discostano notevolmente dai valori di mercato. Questi soggetti in sostanza sarebbero ora in grado di confezionare con un minimo investimento economico un’offerta molto appetibile. Sulle nuove piattaforme, oggetto di un pacchetto del bando 2015/18 che prevedeva tre match in fasce orarie non di primo livello e all’epoca invenduto, ad esempio si potrà comprare ora Milan-Roma per 1,99 euro. Inoltre, c’è il problema di Serie A tv, il canale della Lega, al quale con questo calendario va un numero maggiore di match di cartello che di solito andavano in prime time.

Mediaset, come detto, diffida la Lega dal continuare con questo approccio e minaccia azioni legali. Sky punta sulla moral suasion per ottenere però lo stesso risultato. Il bando 2015/18 prevede che le “finestre” del campionato di Serie A di norma sono un anticipo il sabato alle ore 18, un anticipo il sabato alle ore 20.45, un anticipo la domenica alle ore 12.30, sei gare alle ore 15 della domenica e un posticipo alle ore 20.45 della domenica.

La Lega Serie A ha però la facoltà di apportare modifiche a propria discrezione “dandone comunicazione ai Licenziatari con il massimo anticipo possibile”, come ad esempio sostituendo l’anticipo del sabato alle ore 18 e/o l’anticipo della domenica alle 12:30 con uno o due posticipi, il lunedì, ovvero programmare, in alcune giornate, una gara il sabato pomeriggio alle ore 15. Inoltre, si legge nel bando 2015/18,

“La scelta delle gare da programmare in anticipo e posticipo e degli orari di inizio di tutte le Gare della Giornata compete esclusivamente e insindacabilmente alla Lega Calcio Serie A, che farà comunque ogni ragionevole sforzo per evitare che ci siano contemporaneità tra Eventi negli anticipi e posticipi”.

La notizia è confermata dalla Lega di Serie A. Da via Rosellini precisano

«di tenere nella massima considerazione quanto espresso dai due principali licenziatari dei diritti domestici del campionato, con i quali da molti anni intrattiene rapporti di piena collaborazione» e si dicono disponibili «ad un momento di confronto in totale spirito costruttivo, per perseguire le soluzioni più efficaci per migliorare costantemente l'offerta televisiva della Serie A e difenderne il valore».

Secondo quanto si apprende, la fissazione di date e orari delle partite da parte della Lega di Serie A è sempre stata effettuata dalla Lega

«nel pieno rispetto dei termini contrattuali e regolamentari, sia per quanto riguarda l'utilizzo degli slot del sabato alle 15 e della domenica alle 18, sia per quanto attiene alla valorizzazione di ogni altra singola finestra oraria, avendo massimo rispetto delle esigenze del pubblico televisivo e allo stadio». Analogamente, «le modalità di scelta delle partite visibili anche sulle piattaforme internet e di telefonia mobile non sono cambiate rispetto alle due stagioni precedenti, rispondendo essenzialmente al criterio della massima rotazione delle squadre coinvolte».

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