«Due ore di informazione davvero equidistante e dedicata ai contenuti, ma che ha lasciato spazio al lato umano dei candidati e della politica». Queste erano state le prime parole di Sarah Varetto, direttore di Sky Tg24, subito dopo la fine del confronto tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra, riportate da online-news.it
Oggi, sulle pagine di Avvenire, la Varetto approfondisce i motivi della sua soddisfazione in un'intervista realizzata da Angela Calvini, lasciando spazio anche agli obiettivi futuri: «Certo che siamo conienti, ma essendo un canale all news riusciamo a festeggiare solo tra una breve pausa e l'altra. Noi abbiamo tulle le intenzioni di ospitare, e già ci siamo offerti, le primarie del centro destra, il ballottaggio del Pd, le elezioni regionali di Lazio e Lombardia. La nostra soddisfazione è quella di aver proposto un format con delle regole condivise che garantissero la parola a tutti i candidati, dando loro la possibilità di esprimere il loro programma».
E' stato proprio il format originale - di cui abbiamo parlato ieri - a giocare un ruolo fondamentale per convincere i cinque candidati a scegliere Sky: «Noi non abbiamo proposto un programma che c'era già, bensì una cosa "ad hoc". Certo, questa formula può anche diventare altro. Sky Tg 24 l'anno prossimo compirà dieci anni, nei quali abbiamo dato un contributo quotidiano al pluralismo con uno stile neutrale, basalo su equilibrio ed equidistanza. E così proseguiremo».
E quando le viene chiesto se questo confronto non fosse annoverabile tra i "doveri" del servizio pubblico, la Varetto risponde: «Noi cerchiamo di dare un servizio al cittadino in modo che possa sentire dalla voce dei candidati il loro contenuto programmatico e non solo una battuta. Il confronto dell'altra sera è stato localizzato su temi specifici e centrali per il nostro Paese, cosicché il cittadino possa orientarsi nella sua scella. Il tutto senza risse». Chi ha orecchi per intendere...
Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"
(twitter: @giorgioscorsone)