«Netflix è una azienda straordinaria che non sarebbe esistita negli anni '90. Oggi l'innovazione tecnologica non basta, ci vogliono i capitali finanziari che consentono di bruciare cassa».
L'esempio di come sta cambiando il mercato della tv e dei contenuti giunge da Andrea Zappia, Chief executive continental Europe di Sky, che dal palco del Digital Summit racconta la «tempesta stimolante e affascinante» in corso all'interno dei media ad opera della sempre crescente domanda di contenuti. In sintesi oggi l'innovazione non basta più (almeno in certi mercati) per la creazione di valore e in questa transizione sarebbe opportuno che il sistema paese aiutasse «persone e aziende» visto che il capitale umano rischia di risultare «spiazzato».
«La digitalizzazione ha portato democraticità ma anche creato alcune delle più grandi posizioni dominanti; c'è una spinta deflazionistica bestiale e tutto questo mette sotto pressione il capitale umano che si trova spiazzato. Siamo di fronte a una tempesta stimolante ed affascinante. Dopo anni in cui l'innovazione è stata presa come creazione di valore improvvisamente sottrae valore» ragiona il manager di Sky.
«Chi oggi crea contenuti vive una meravigliosa bolla: la domanda di contenuti continua a salire, è incredibile, il che comincia a creare una forchetta tra domanda del mercato e costo della materia prima, l'impatto sui mercati di questa trasformazione non è sempre uguale - prosegue Zappia - per esempio il mercato delle news continua a perdere valore ed è improbabile che si modifichi la tendenza mentre la musica dopo impatto negativo dei primi anni si sta rivalutando».
«Questo contesto lo affrontiamo con quattro strategie chiare: controlliamo di più il nostro contenuto, infatti recentemente abbiamo annunciato la creazione di Sky Studios con un investimento di 1,3 miliardi di dollari fino al 2024 sia per i contenuti che per la distribuzione. Poi annunciamo l'inserimento di Netflix nell'offerta di Sky Q , perché l'aggregazione è fondamentale : dato che il consumatore ha di fronte un' offerta gigantesca di contenuti, un aggregatore di contenuti che aiuti lo spettatore è fondamentale perché facilita la vita».
Infine «bisogna cambiare il mercato della pubblicità perché il mercato verticale è in calo e bisogna pensare a una modalità tecnologica». Inoltre dal punto di vista della distribuzione bisogna considerare quella in banda larga. Infatti «il mercato è sempre stato visto come contenuti e distribuzione, in realtà c'è uno strato di mezzo importante che è l'interfaccia» quindi «se prendete Sky di tre anni fa e la paragonate con quella attuale in Europa vedrete che c'è stato un cambiamento incredibile». In questo cambiamento le «persone sono fondamentali e io sono d'accordo con la proposta del presidente di Assolombarda perchè sarebbe importante se si riuscisse ad aiutare persone e aziende in questa transizione».
Di certo «oggi bisogna reinventarsi per evitare che qualcun altro sia capace di generare quella disruption di cui noi siamo stati artefici, quindi al nostro interno consideriamo fondamentale le risorse umane» assicura Andrea Zappia.