Ibarra: «Ingresso Sky in settore telefonia è evoluzione naturale»
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Agenzie
Il processo di contaminazione fra tv e telecomunicazioni, di cui Sky è un esempio in Italia con l’ingresso nel settore della telefonia, è stato per la multinazionale «un’evoluzione naturale». Lo ha detto lo stesso amministratore delegato di Sky Italia, Maximo Ibarra, intervenendo alla conferenza internazionale 5GItaly durante il convegno «Le scelte sulla rete e le infrastrutture tecnologiche per il Paese».
«Abbiamo osservato che nel mondo dei media esiste un trand, accelerato fra l’altro dalla pandemia, che riguarda il tema del consumo di dati in video. Dei dati che vengono prodotti in Italia, ma anche a livello globale, il 70 per cento sono contenuti video. Dati che avranno un incremento del 300-400 per cento per cento nei prossimi anni. A questo si accompagna anche un cambiamento nella fruizione, visto che oggi vengono visti sempre più contenuti on demand. Sono 4 le aree strategiche su cui, dovrebbero essere destinate le risorse che arriveranno grazie al Recovery fund. La prima macro area riguarda il campo dell’educazione e della tecnologia applicata all’educazione; la seconda le infrastrutture, che possono permettere di far viaggiare le informazioni più velocemente; la terza la sanità e l’assistenza domiciliare, e anche in questo caso la tecnologia è un aspetto abilitante; ed infine, la quarta, il settore ricerca e sviluppo».
Sul tema rete unica, Ibarra ha aggiunto che
«deve garantire indipendenza, terzietà e non deve essere verticalmente integrata, fattore che porta non ad accelerare gli investimenti, ma a una diversa collocazione degli investimenti nel tempo. In Italia c’è un gap infrastrutturale, negli ultimi 3-4 anni c’è stato un grande balzo in avanti grazie al fatto che oggi esiste una rete wholesale indipendente, ovvero quella di Open Fiber. E ancora, il tipo di fruizione è sempre più on demand. In ambiente IP, la qualità del video è sempre più importante per questo motivo siamo entrati nel mondo delle Tlc. Più aumenta la penetrazione in fibra, più migliora la fruizione video, aumentando così la domanda e l’offerta».
Per quanto riguarda la rete unica, secondo Ibarra questa già esiste:
«Occorre rafforzarla con maggiori investimenti già previsti. In generale una rete unica deve garantire quegli aspetti di indipendenza, terzietà e sicuramente non di integrazione verticale, perché l’integrazione verticale ha dimostrato che ha portato non a una accelerazione degli investimenti, quanto piuttosto a una diversa allocazione degli investimenti nel tempo. Il mio pensiero è molto semplice, oggi esiste una realtà (Open Fiber n.d.r.) e occorre capire come questa realtà possa fare più investimenti ancora meglio di quello che i suoi piani prevedono».
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