Digital-News.it Logo

Cecchi Paone vs. Sgarbi: la lite diventa seriale

News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)

Fonte: Il Corriere della Sera

T
Televisione

La lite fra Vittorio Sgarbi e Alessandro Cecchi Paone, andata in onda nel teatrino di «Markette», è ormai un cult, anzi qualcosa di più: una lite seriale. Tutto ha inizio una decina di giorni fa quando Piero Chiambretti chiama a confronto i duellanti su temi molti seri: Cecchi Paone rivendica la laicità di chi esige riconoscimenti giuridici ed extra-ecclesiastici, complice il suo coming out degli ultimi anni, Sgarbi lo etichetta prima come prete della laicità, poi come ignorante e infine con termini, come si diceva un tempo, irriferibili. Tanto che Cecchi Paone minaccia querela.

E qui scatta la prima questione mediatica: irriferibili gli insulti? Basta andare in Rete, magari su You tube, e la lite va in onda allegramente, avendo scardinato i pur vasti confini della tv generalista (che intanto, con una scusa o con l'altra, ha già riproposto più volte lo scontro, fra due che si sono già scontrati altre volte). La lite, in quanto «evento», diventa liquida, tracima, si sparge dappertutto.

Seconda questione: i due si ritrovano davanti a Maurizio Belpietro, nell'appuntamento de «L'antipatico» (Retequattro, giovedì, ore 19,35). Cecchi Paone difende le sue posizioni: «Non sono cattolico perché la mia è una famiglia risorgimentale che ha avuto la Chiesa avversaria. Quando cercavamo di fare l'Italia unita ci siamo riusciti e quando cercavamo di avere Roma capitale ci siamo riusciti». Sgarbi invece minaccia querele per essere stato definito «cattolico»: «Usare "cattolico" come parolaccia è un'offesa che ritengo gravissima. Per cui io querelerò Cecchi Paone...» (Ha ragione Sgarbi, ma questo è un altro discorso). La lite si fa dunque seriale, probabilmente ci sarà un terzo scontro, forse un quarto. A questo punto, anche se non intenzionale, si può parlare benissimo di messinscena, di complicità fra le parti.

Adesso però è la nostra giurisprudenza a essere inadeguata perché i nuovi media stanno creando un paesaggio nuovo dove è difficile capire chi querela chi, e come. Per il bene supremo dell'audience, sarà il caso di pensare a una trasmissione in diretta con un conduttore-giudice di pace per risolvere i conflitti di natura mediatica.

Aldo Grasso
per "Il Corriere della Sera"

📰 LE ULTIME NEWS 🖊️

📺 ULTIMI PALINSESTI 📝

✨ ARCHIVIO VIDEO 🎥 TRE CASUALI OGNI VOLTA! 🔄✨

  • #ForumEuropeo | 14 European Digital Forum - Lucca 2017 | Secondo Giorno (diretta)
    Comunicare Digitale è orgogliosa di annunciare grandi temi e progetti nel quadro degli eventi inseriti in LUCCA 2017, previsti per i giorni 15 e 16 Giugno 2017 nel suggestivo scenario del Real Collegio. Tanti speakers di alto livello (52 confermati) e nuove tematiche come la nuova misurazione degli ascolti sulle piattaforme digitali, le nuove esperienze immersive di produzione, la virtual reality, il broadcasting green presentato dal Centro Ricerche Rai di Torino, co...
    D
    Digital-News LIVE
      venerdì, 16 giugno 2017
  • Matthaus ad Al Jazeera va su tutte le furie, Altobelli attonito
    Lothar Matthäus, ex campione di Inter e Bayern Monaco, si sfoga a telecamere spente nello studio di Al Jazeera. Il tedesco era stato chiamato come ospite in occasione del ritorno di Champions League fra bavaresi e nerazzurri. Matthäus, attuale tecnico della Bulgaria, aveva rinunciato a un impegno con la propria Nazionale per essere presente in studio e «fare un favore ad Al Jazeera». Tuttavia è stato informato solo 10 minuti prima della diretta che il canale arabo non ha provveduto a procuragli un interpr...
    S
    Sport
      giovedì, 05 maggio 2011
  • Mario Monti a UnoMattina: ''Mio nipote a scuola lo chiamano spread''
    "Posso rivelare un piccolo aneddoto che mi ha raccontato mia figlia: il piu' piccolo dei suoi tre figli era a casa nel pomeriggio e ha visto in un telegiornale che si parlava di spread. E ha detto alla mamma, 'mamma ma spread sono io...'. Perche' all'asilo lo chiamano spread". Lo racconta Mario Monti a 'Uno mattina'. Monti ha aggiunto che "questo e' entrato ormai nel linguaggio quotidiano. Non so per quale ragione questi bambini hanno individuato in lui quello che doveva portare questo soprannome...". "Certe volte le colpe dei nonni r...
    C
    Curiosità
      martedì, 11 dicembre 2012