Il Teatro Dal Verme di Milano si è trasformato in un eccezionale palcoscenico per la terza edizione degli Sky Inclusion Days, un evento organizzato da Sky Italia con il patrocinio del Comune di Milano. Dedicato ai valori del rispetto, della collaborazione e all'ascolto reciproco di storie ed esperienze diverse, l'iniziativa mira a promuovere il cambiamento e a costruire una società più consapevole e realmente inclusiva, capace di valorizzare le differenze. La giornata odierna ha visto susseguirsi interventi di spicco dal mondo dello sport, dell'arte, della scienza e della cucina, tutti uniti dal fil rouge dell'inclusione e del superamento dei limiti.
All’interno degli Sky Inclusion Days, si è chiusa la 3^ edizione di Sky Up The Edit, progetto didattico – a cui hanno partecipato 5.626 studenti – di Sky che promuove l’inclusione digitale dei giovani studenti italiani tra gli 8 e i 18 anni. Presenti le scuole vincitrici (Scuola Primaria “Don P. Borghi” di Carpineti (RE), Scuola Secondaria di Primo Grado “E. Fermi” di Mondolfo (PU) e l’Istituto Tecnico Economico e del Turismo “Savoia Benincasa” di Ancona) ricevute sul palco da Giuseppe De Bellis, direttore Sky TG24, Federico Ferri, direttore Sky Sport e Sarah Varetto, EVP Comms Inclusion & Bigger Picture Sky Italia.
Presente anche l’amministratore delegato di Sky Italia, Andrea Duilio, che nel suo intervento ha sottolineato il valore profondo degli Sky Inclusion Days: «Ogni edizione ci ricorda quanto sia potente l’ascolto e quanto sia fondamentale saper guardare il mondo da prospettive nuove. Accogliere le diversità non è un concetto astratto, ma un impegno concreto, quotidiano, che nasce da storie vere». Duilio ha poi evidenziato il ruolo centrale di Sky nella società: «Parliamo ogni giorno a milioni di persone, un privilegio che comporta anche una grande responsabilità. Ed è proprio per questo che eventi come questo sono così importanti: perché, attraverso testimonianze autentiche, ci aiutano a sensibilizzare e a promuovere una cultura dell’inclusione e della valorizzazione delle differenze».
Sarah Varetto (nella foto), dopo aver guidato il racconto della giornata, ha concluso con soddisfazione sottolineando il senso profondo dell’iniziativa: «Siamo diversi per natura, ognuno è unico e la diversità è un patrimonio. Oggi l’abbiamo raccontato attraverso tante storie, ognuna con la propria voce, e credo con quella leggerezza che rende i messaggi più autentici e accessibili».
La Forza di Rialzarsi: Sport come Metafora di Vita – Numerosi atleti e figure sportive hanno condiviso le loro esperienze, sottolineando come lo sport sia una potente metafora della vita, fatta di cadute e rinascite. Ambra Sabatini, campionessa paralimpica e mondiale, ha fatto del motto "il vero sport è rialzarsi" la sua filosofia. Ha raccontato il suo percorso velocissimo dopo l'incidente, ringraziando la famiglia e l'allenatore per il supporto. Nonostante la delusione di Parigi 2024, è determinata per Los Angeles 2028, ribadendo l'importanza di "mai mollare!". La sua presenza mira a ispirare le future generazioni, seguendo l'esempio di personaggi come Bebe Vio. Anche l'ex calciatore e campione del mondo Gianluca Zambrotta ha enfatizzato il valore delle sconfitte. Ha dichiarato di aver imparato "molto più dalle sconfitte che dalle vittorie" perché aiutano a capire dove si è sbagliato e a non ripetere gli stessi errori. Per Zambrotta, il fallimento è "fondamentale, aiuta a crescere" e a identificare le risorse essenziali come la famiglia e gli amici. Ha consigliato ai giovani di "credere in sé stessi e mettere passione in ciò che si fa" e di "non mollare alle prime difficoltà". Un modello di umiltà e valori sportivi per lui è Roberto Baggio. L'alpinista Simone Moro ha definito l'alpinismo "un’oasi di libertà" e ha offerto una "celebrazione del fallimento", affermando che "L’uomo è progettato per vincere fallendo". Secondo Moro, la vera riuscita non è la vetta in sé, ma l'"esperienza epidermica", il contatto autentico e la capacità di riconoscere i propri limiti per superarli con consapevolezza, evitando l'azzardo. Ha condiviso la dura lezione appresa da una tragedia personale in montagna, riconoscendo che "l’imprevedibile c’è sempre. Ed è il bello della nostra esistenza". Nel panel dedicato al ruolo delle donne nello sport, Josefa Idem, campionessa olimpica, e Giorgia Minzoni, canoista, hanno offerto preziose prospettive. Josefa Idem ha sottolineato l'importanza di allenatori con "spessore umano, empatia e preparazione nelle tempistiche, non bisogna fare pressioni" per evitare il "burn out" degli atleti. Ha raccontato come il suo approccio giocoso allo sport, senza essere considerata un talento, le abbia permesso di sviluppare una tecnica efficace. Idem ha anche sfidato gli stereotipi sulla gravidanza nello sport, considerandola "parte integrante del nostro percorso". Giorgia Minzoni ha spiegato come l'allenamento nella paracanoa sia un processo di "accompagnare e aiutare a trovare un’autonomia attraverso lo sport", valorizzando l'ambiente naturale per accrescere l'autostima.
Inclusione e Accessibilità: Oltre le Barriere - Diversi relatori hanno messo in luce l'importanza di abbattere le barriere per una maggiore inclusione in vari ambiti. Il rapper e attivista sordo Brazzo ha denunciato la "poca accessibilità musicale per i sordi" in Italia, notando che "all’estero sono già avanti" con soluzioni come luci, vibrazioni, giubbini e pedane vibranti. La sua passione per il rap, nonostante la sordità, è nata dalla forza dei testi e dalle vibrazioni del ritmo. Il mondo del basket ha fornito un esempio concreto di inclusione con gli interventi di Andres ‘Toto’ Forray, giocatore de L’Aquila Basket Trento, Massimo Komatz, direttore di AquiLab, e Raffaele Gregori di InSuperAbili Giudicarie Basket. Forray ha evidenziato come le iniziative di inclusione del club aiutino i giocatori, anche stranieri, a sentirsi più coinvolti e a rafforzare il legame con la squadra. Komatz ha ribadito che lo sport inclusivo è "uno dei pilastri della propria attività" per il club, citando il "volunteer day" e i tornei con reparti di oncoematologia pediatrica come momenti di grande impatto emotivo e sportivo. Raffaele Gregori, con la sua testimonianza, ha incarnato l'esempio di autonomia e passione attraverso lo sport. Il panel sul calcio femminile, con Federica Cappelletti, presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica FIGC, e la calciatrice Alia Guagni, ha evidenziato la "fase di sviluppo straordinario" che il movimento sta vivendo in Italia, nonostante i retaggi di una società "prettamente maschile e maschilista". Cappelletti ha sottolineato l'impegno delle istituzioni per rendere lo sport "sempre più accessibile alle ragazzine", anche tramite le infrastrutture, e ha affermato che il calcio femminile sarà un "asset importante nel sistema calcio italiano". Guagni ha raccontato il grande cambiamento avvenuto dopo il Mondiale 2019/20, ma ha anche denunciato un "problema culturale enorme" in Italia, dove le critiche spesso non riguardano il campo ma stereotipi di genere.
Autenticità e Libertà di Espressione nell'Era Digitale - L'importanza dell'autenticità e della libertà individuale è stata un tema ricorrente. La scrittrice Camilla Mancini ha lanciato un monito sull'uso dei social media, invitando a usarli "con moderazione e non farsi risucchiare dal vortice della perfezione". Ha sottolineato che i social "non sono la vita reale, ma sono al 90% artefatti, finzione", ricordando che "la perfezione non esiste. Essere umani vuol dire essere imperfetti". Ha inoltre toccato il tema del bullismo online e la necessità di coltivare una "forza interiore". Il cantautore Lucio Corsi, reduce dal successo di Sanremo e Eurovision, ha espresso il forte desiderio di "rimanere fedele a me stesso", concentrato sulla musica e con gli amici che lo aiutano a "tenersi a vicenda coi piedi per terra". Per lui, il segreto del successo è non analizzarlo per non replicarlo, ma piuttosto "fare ciò che si è, senza tante costruzioni, per non tradirsi". Vede la vita non come una corsa verso traguardi, ma come una serie di "linee di partenza", ispirato dal padre che ha trovato gioia nelle ripartenze. Mimì, vincitrice di X Factor 2024, ha raccontato come l'esperienza nello show le abbia insegnato a "utilizzare meglio il fuoco, la 'cazzimma' che ho nel fare le cose" e a viversi le esperienze per quello che sono. Ha ribadito l'importanza di mantenere i piedi per terra grazie agli amici e alla famiglia. L'attrice e imitatrice Giulia Vecchio ha affermato con forza che "non esiste una comicità per donne, la comicità è universale", definendo l'arte un "terreno accessibile a tutti". Ha difeso la libertà di espressione, un principio costituzionale, come fondamentale per la parodia, l'ironia e la satira, strumenti capaci di "raccontare un mondo". La celebre attrice, regista e scrittrice Valeria Bruni Tedeschi ha condiviso la sua profonda visione dell'arte. Dopo aver letto un brano di Natalia Ginzburg, ha spiegato che l'essenza del lavoro di un attore è cercare il "pozzo oscuro, il suo guaio, la sua solitudine" nei personaggi. Ha descritto come interpretare la "cattiveria" della Principessa Gaia nella serie "L'Arte della Gioia" sia stato "liberatorio" e "allegro", permettendole di esprimere una parte di sé che nella vita reale si impedisce. Ha anche sottolineato l'importanza del "assoluto rispetto" per i personaggi e, prima ancora, per le persone sul set.
Tecnologia e Consapevolezza: Le Sfide del Futuro - Il professore di fisica Vincenzo Schettini ha sollevato una questione cruciale sul futuro della tecnologia e la responsabilità delle nuove generazioni. Ha definito l'Intelligenza Artificiale come "la più grande sfida del presente", ma ha messo in guardia sul suo enorme consumo energetico nascosto. Ha spiegato che ogni click che usa l'IA consuma l'energia dei data center, che "bruciano, consumano energia, si riscaldano e viene utilizzata l’acqua per raffreddarla". Rivolgendosi ai giovani, li ha responsabilizzati, affermando che saranno loro "gli educatori del futuro" e dovranno "decidere le regole dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale", essendo consapevoli che è una grande opportunità ma anche una "grande macchina che mangia energia continuamente". Lo chef Alessandro Borghese ha offerto una prospettiva sulla cucina del futuro, dichiarando di essere "meno per la carne coltivata e più per gli insetti", che a suo dire ci riserveranno il futuro e sono già consumati in molte culture gastronomiche, anche inconsapevolmente. Ha enfaticamente dichiarato che in cucina "non c’è ChatGpt. Ci vuole passione", sottolineando che la cucina è un lavoro faticoso che richiede dedizione e non scorciatoie. Ha elogiato la cucina regionale italiana come la più vasta del mondo e ha evidenziato come il suo format "4 Ristoranti" abbia dato "una spinta propulsiva alla ristorazione locale".
Un Futuro Consapevole e Solidale - La giornata è stata arricchita dalla partecipazione di altri importanti ospiti, come Bill Niada della fondazione "Il Bullone", che promuove l'inclusione lavorativa di ragazzi che hanno affrontato la malattia. Si è parlato anche di lavoro e inclusione con la partecipazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, Francesca Manili Pessina di Sky Italia e il campione di nuoto Matteo Rivolta. Il panel sulla lingua e l'inclusione ha visto protagonisti Alessio Viola e Marco Di Marco dell'Osservatorio del Linguaggio Consapevole. Infine, la discussione sulle carceri ha coinvolto Don Claudio Burgio e rappresentanti della Cooperativa sociale Officina dell'Abitare.
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)