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'Dr. House' sempre pi star: una parodia del medico su ogni rete

News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)

Fonte: Libero

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Televisione

È l'unico telefilm "cult" che si salva, in un momento di calo verticale per serie come "Lost", "Desperate housewives", "The Q. C", addirittura chiuso anzitempo.

Il dottor Gregory House, invece, tira dritto con la sua andatura zoppicante e le sue osservazioni al vetriolo, assestandosi sempre intorno al 20% di ascolti. Il dottore politicamente scorretto, interpretato dal vincitore del Golden Globe Hugh Laurie, è ancora il fenomeno della stagione tv: mentre negli Stati Uniti è stata annunciata la quarta serie, qui da noi fioccano le parodie comiche.

L'apripista è stato Stefano Disegni nel programma "Tintoria", in onda il mercoledì su Raitre alle 23.35. Il vignettista e autore satirico, sfruttando anche un'insospettabile somiglianza fìsica, mette in scena il "dottor Asl," una sorta di versione all'amatriciana di House ambientato in uno dei tanti presidi sanitari scalcinati della nostra penisola. Di fronte all'efficienza a stelle e strisce della clinica in cui si svolge l'originale, per il dottor Asl la risoluzione del caso è dovuta più che altro a un incidente di percorso.

E arrivato poi l'House surreale e cialtrone di Marcello Cesena a "Mai dire martedì", il programma della Gialappa's band in prima serata su Italia 1. Qui il medico geniale si rivela in realtà un inetto, neppure in possesso della laurea. Di fronte a una persona completamente ingessata e al suo accompagnatore chiede: «Chi dei due è il paziente?», per poi concludere che si tratta senza dubbio di raffreddore.

Ultimo in ordine di tempo, è stato la settimana scorsa Pippo Franco a "E io pago", su Canale 5. Già vedere Pippo Franco nei panni di House ha prodotto un innegabile effetto comico. Il condottiero dei Bagaglino ha proposto un House stile guaritore miracoloso, che su due piedi trova le terapie per le malattie più disparate, compreso quelle da lui inventate un attimo prima.

Insomma, ormai la caricatura di House è un'autentica moda fra i comici nostrani, anche agli antipodi tra di loro, vedi Gialappi e Bagaglino. Anche se l'ironia più graffiarne rimane decisamente quella dell'originale.

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