Dopo le accuse e le controrepliche, ecco le polemiche. La Supercoppa 2015 e la grottesca trasmissione di Juventus-Lazio a Pechino sarà ricordata più che per l'ennesima vittoria bianconera per il campo pessimo, il poco spettacolo ma soprattutto per la grottesca produzione tv, scadente a dir poco. Insomma, una brutta figura per il calcio italiano, anche se stavolta in formato tv e in mondovisione. I protagonisti della vicenda prendono le distanze: «Non è colpa nostra», il leit motiv che va in onda da ieri da parte di chi ha raccontato il match (i telecronisti Rai), chi l'ha gestito (l'azienda di Viale Mazzini) e chi ci si è trovato suo malgrado coinvolto (Lega di A).
E di fatto il dito è puntato sul dilettantismo della regia cinese, cui era affidata la produzione tv. Sull'argomento è tornato anche Marco Bogarelli, presidente di Infront Italia, l'advisor della Lega e che gestirà quest'anno per la prima volta la regia unica delle partite della Serie A, tirata in ballo da alcuni per la qualità mediocre delle immagini trasmesse dalla Rai.
«Leggo ricostruzioni fantasiose di nostre scuse per la scarsa qualità delle immagini della Supercoppa di ieri - le parole del manager all'Ansa - :sono informazioni false e diffamanti, visto che Infront non è in alcun modo responsabile della produzione dell'evento. Come tutti - conclude Bogarelli - siamo dispiaciuti per l'accaduto ma non vogliamo essere messi sotto accusa per errori che non abbiamo commesso».
Già ieri sera, dopo la 'caporetto' tv Infront aveva chiarito «di non aver rivestito alcun ruolo tanto nella produzione quanto nella scelta dell'operatore cinese che ha curato produzione e regia dell'evento», fornite - di converso - da UVS Co.Ltd, società cinese licenziataria dell'organizzazione della competizione, che le ha appaltate all'emittente locale Shanghai TV.
Polemiche, giustificazioni e botta-risposta a parte, resta la debacle televisiva che ha coinvolto il primo sport nazionale (da qui anche l'enfasi per il fallimento in HD). Passata la buriana, in settimana è atteso un vivace vis-a-vis tra i vertici della Lega e quelli della Rai, con Maurizio Beretta che dovrebbe avere un incontro con il nuovo dg Rai Campo Dall'Orto, - dopo una telefonata ieri notte - per chiarire i contorni della vicenda, con la speranza (o meglio, l'imperativo) che vicende del genere non si ripetano in futuro. Al momento la Rai non ha fatto altro che precisare l'assenza totale di sue responsabilità, e da viale Mazzini filtra che per eventuali altre mosse al momento non in agenda bisognerà attendere l'incontro previsto.
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