Aggiornamento delle ore 18.25 del 5/2 (Ansa): MediaPro, da The Young Pope, alla Liga chi e' il colosso catalano
Aggiornamento delle ore 18.11 del 5/2 (Adnkronos): Mediaset sceglie dunque una linea attendista, in vista di valutare come Mediapro declinerà la sua proposta. Del resto il destino dei contenuti di Premium, la pay tv del gruppo, era stato delineato a Londra in tempi non sospetti, un anno fa, quando Piersilvio Berlusconi illustrò alla comunità finanziaria le prospettive del gruppo al 2020. Nel piano il calcio è presente sull'offerta a pagamento ma solo come un «business sostenibile indipendentemente dai risultati delle aste» per i diritti televisivi. Ma soprattutto Pier Silvio Berlusconi indicò che Premium può essere aperta ad altri operatori. Nel piano è infatti scritto nero su bianco che il gruppo prevede di «rendere disponibili i canali pay prodotti da Mediaset anche ad altri operatori» e, contemporaneamente, prevede di aprire la piattaforma tecnologica Premium «a tutti i produttori di contenuti interessati a un'offerta pay». Quindi sì al calcio ma solo ad un costo sostenibile altrimenti Premium percorrerà la strada già spianata da Netflix di una programmazione basata su film e serie tv. E soprattutto, nei piani illustrati alla comunità finanziaria nel gennaio dell'anno scorso, apertura della piattaforma anche a soggetti terzi: con l'arrivo in Italia di Mediapro tale prospettiva potrebbe diventare anche più concreta.
Aggiornamento delle ore 17.49 del 5/2 (Adnkronos): Sull'offerta di Mediapro accettata dalla Lega A «non abbiamo preclusioni». Così fonti Mediaset commentano all'Adnkronos l'assegnazione dei diritti tv della serie A alla società spagnola che è oggetto di una diffida da parte di Sky. «Aspettiamo di conoscere l'offerta che intendono fare, è prematura qualsiasi conclusione», dicono le stesse fonti.
Aggiornamento delle ore 17.46 del 5/2 (Comunicato Stampa): MEDIAPRO se adjudica los derechos de la Liga italiana durante las próximas tres temporadas. El contrato permite al grupo audiovisual aplicar su experiencia en la gestión y comercialización de derechos audiovisuales a la competición italiana, introduciendo novedades y mejoras en la producción y transmisión de los encuentros. MEDIAPRO s'adjudica els drets de la Lliga italiana durant les pròximes tres temporades. El contracte permet al grup audiovisual aplicar la seva experiència a la gestió i comercialització de drets audiovisuals a la competició italiana, introduint novetats i millores a la producció i transmissió dels partits.
MEDIAPRO awarded the rights to the Italian Liga for the next three seasons. The agreement enables the audiovisual group to apply their expertise in management and commercialisation of audiovisual rights to the Italian competition, introducing new features and improvements in the production and transmission of matches.
Aggiornamento delle ore 17.43 del 5/2 (Ansa): «È iniziata con un pò di emozione e stupore» l'avventura da politico del calcio di Bernardo Corradi, per vent'anni giocatore, poi commentatore tv, e ora vice commissario della Lega Serie A, che ha debuttato nell'assemblea dei club in cui è stata accettata l'offerta di MediaPro per i diritti tv del campionato del prossimo triennio. «Mi sono reso conto come funzionano le stanze del governo dopo aver vissuto campo. Mi hanno detto che è stata anche un'assemblea abbastanza pacata, ne ho preso atto», ha sorriso l'ex attaccante che ha giocato anche con Lazio, Parma e Manchester City. A suo dire «l'offerta di MediaPro ha reso giustizia al valore della Serie A. Hanno parlato spagnolo ma il messaggio è chiaro: vogliono creare il marchio Serie A, come quello della Premier League inglese». Per Corradi quello di oggi «è stato un primo ingresso, si parlava di aspetti molto tecnici e io stavo attento a rendere partecipe al telefono Malagò, che si trova dall'altra parte del mondo. In futuro - ha concluso - ci saranno altri temi su cui potrò dare un contributo.
Aggiornamento delle ore 17.26 del 5/2 (Adnkronos): Nessuno stravolgimento delle abitudini italiane. Così l'ad di Infront, Luigi De Siervo cerca di tranquillizzare i tifosi italiani dopo l'assegnazione dei diritti tv per il triennio 2018-2021 a Mediapro. «Il loro atteggiamento è costruttivo, aperto e non verrà stravolta nessuna abitudine italiana. L'obiettivo è allargare la base. Loro in Spagna sono stati capaci di allargare la base, hanno fatto crescere gli abbonati e portato più soldi al calcio». A chi gli chiede dello spezzettamento del campionato, De Siervo fa notare che senza la distribuzione delle partite in otto finestre «avremmo avuto un valore più basso, perché i broadcaster hanno bisogno di fare palinsesto. Se tutte le partite si giocassero alle 15, come vuole qualche allenatore che ci vuole portare indietro di 20 anni, il nostro calcio sarebbe più povero. Più finestre significa più calcio per tutti. Ora in Spagna un tifoso vede in media 3 partite e mezza». Sulle prossime mosse dell'agenzia spagnola, l'ad di Infront non si sbilancia: «nulla è dato sapere su come MediaPro approccerà il mercato, gli spagnoli si sono tenuti abbottonati e ci aggiorneranno nelle prossime settimane».
Aggiornamento delle ore 17.22 del 5/2 (Ansa): La Lega Serie A ha accettato l'offerta di MediaPro come intermediario che rivenderà tutte le partite del campionato di Serie A, ma per gli spagnoli il progetto ideale resta la realizzazione del canale della Lega. «Dai prossimi giorni parleremo del futuro con i club e la Lega. Siamo convinti che la nostra proposta del canale crei più valore alla Lega e i club, e crei un prodotto migliore per l'abbonato. Se non si sviluppa, da domani comunque lavoriamo sul progetto previsto dal bando», ha chiarito il presidente di MediaPro Jaume Roures, che punta a diventare non solo distributore ma anche produttore delle partite: «Tenteremo di convincere tutti che sia importante dare la stessa immagine a tutto il torneo, e che noi abbiamo una grande capacità di produzione. Il marchio 'calciò deve essere identificabile, come quando si guarda una partita di Premier League e si capisce subito di che campionato si tratta. È un lavoro che la Lega, i club e noi dobbiamo fare».
Aggiornamento delle ore 17.20 del 5/2 (Gazzetta.it): Intanto arrivano anche i primi commenti da Mediapro. Questo il commento di Jaume Roures e Tatxo Benet, due dei soci della società spagnola: "Siamo molto felici dell’aggiudicazione , dobbiamo fare un bel lavoro con la Serie A. Crediamo che questo campionato abbia un grande futuro. Il tifoso abbonato è sempre il più importante, lavoriamo per lui, per poter vedere la Serie A. Si vedrà su tutte le piattaforme. Vogliamo vendere al miglior prezzo la miglior qualità possibile. Obiettivo abbonati? Abbiamo spiegato il nostro progetto a tutte le piattaforme italiane. La produzione e la distribuzione viaggiano insieme. Avremo più abbonati di quelli attuali. La creazione di un canale creerebbe più valore per la Serie A. Importante che la Serie A sia riconoscibile".
Aggiornamento delle ore 16.42 del 5/2 (Ansa): Per De Siervo l'assegnazione delle 380 partite del massimo campionato per i prossimi tre anni all'agenzia spagnola significa che «non esiste un cartello in cui nessuno ha potuto bloccare e deprimere il calcio italiano. Dopo due round siamo stati costretti a guardare fuori» perché «se il sistema Italia non riesce a capire il valore del nostro calcio avevamo il dovere di aprirci e portare un vento nuovo. Sono convinto che MediaPro troverà un accordo con tutti gli operatori»,
Aggiornamento delle ore 16.29 del 5/2 (Ansa): «Un fallo di confusione». Infront liquida così la diffida di Sky alla Lega Serie A a vendere i diritti tv alla spagnola MediaPro. «È fisiologica riottosità - nota l'ad di Infront Luigi De Siervo -. Faccio una battuta, bisogna anche saper perdere sportivamente. Dopo due round siamo stati costretti a guardare fuori e MediaPro ha offerto 220 milioni più degli operatori italiani. Il sistema italiano non ci capiva e abbiamo avuto il dovere di aprirci, ora sono convinto che MediaPro troverà gli accordi con gli operatori».
Aggiornamento delle ore 16.27 del 5/2 (Ansa): «Il segnale importante che ha dato MediaPro è la centralità del tifoso e del prodotto calcio, che deve essere distribuito nel modo più qualitativo, con una base più ampia possibile». Così il vice commissario della Lega Serie A, Paolo Nicoletti, ha commentato l'accettazione dell'offerta degli spagnoli per i diritti tv del campionato: «C'è una crescita significativa del valore del nostro calcio. Bandi in assoluta regolarità e trasparenza hanno fatto crescere il valore e fatto entrare importanti soggetti nel mercato».
Aggiornamento delle ore 15.35 del 5/2 (Calciomerato.com) - Conferenza a tre con Lega Serie A, Infront e MediaPro. Ecco le parole dei rappresentanti di MediaPro: "Siamo molto contenti per la scelta della Lega e speriamo che non avrà nessun problema per l’approvazione finale da parte degli istituti di competenza. Speriamo di fare un buon lavoro con la Serie A che ha grandi club e grandi giocatori. La Serie A ha grande futuro. Vogliamo che i tifosi possano vedere semplicemente la Serie A, vogliamo che si possa vedere da tutte le piattaforme possibili, incluso il web. Ovviamente è importante che le piattaforme non entrino in conflitto tra loro". Ecco le parole di Luigi De Siervo, ad di Infront Italia: "Non sappiamo ancora come MediaPro spacchetterà il mercato, ma il loro atteggiamento è costruttivo e non stravolgeranno le abitudini italiane. Ci sono in atto consultazioni e ci aggiorneranno nell’arco delle prossime settimane. Come hanno reagito Sky e Mediaset? Bisogna anche saper perdere. Ci sentiamo di tranquillizzare tutti i tifosi e probabilmente ci saranno anche prezzi più bassi per gli abbonati. Nel giro di un mese o un mese e mezzo sarà tutto più chiaro".
Aggiornamento delle ore 15.27 del 5/2 (Ansa): La Serie A si aggiungerà ai 13 campionati di tutto il mondo prodotti, totalmente o parzialmente, per la tv da MediaPro. E non è escluso che il 15mo possa diventare la Serie B, già finita nel mirino degli spagnoli che oggi hanno ottenuto i diritti tv del massimo campionato italiano con oltre un miliardo di euro e si presentano come «il primo conglomerato europeo del settore audiovisivo». Ci sono quelli di Spagna, Francia, Portogallo, Grecia, Turchia, Colombia, Bolivia, Kenya, Gabon e Mozambico fra i campionati nel portfolio di MediaPro, che vanta una capacità di oltre 6mila produzioni all'anno, fino a 40 simultaneamente. Il gruppo con base a Barcellona (6.500 professionisti, nel 2017 fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro, EBITDA di 216 milioni) produce e distribuisce, su commissione della Liga, il segnale di tutte le partite di prima e di seconda divisione. MediaPro produce con le più avanzate tecnologie (dal 4K-HDR alle riprese a 360 gradi), con un sistema di video analisi (Mediacoach), che raccoglie in tempo reale oltre 3mila dati statistici, fornito anche a tutte le squadre spagnole. In 24 anni Mediapro ha creato vari canali, e ora ne produce 11 in tutto il mondo. Fra questi LaLiga Tv, LaLiga 1-2-3 Tv, il canale del Real Madrid e beIN LaLiga, che offre 8 partite al giorno oltre a programmi informativi, reportage e magazine e viene distribuito a tutti gli operatori tv a pagamento di Spagna. MediaPro spiega anche di aver scommesso anche sui contenuti digitali e gli e-sports, dando impulso al campionato spagnolo di videogiochi per professionisti.
Aggiornamento delle ore 14.47 del 5/2 (Ansa): «Ero immerso nelle questioni federali, non ho parlato con nessuno di quanto successo in Lega di A, lo apprendo ora. Certamente è un primo passo avanti per riportare la Lega nella normalità operativa». Il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, risponde così dopo aver appreso della fumata bianca a Milano per l'assegnazione dei diritti tv a Mediapro da parte della Lega di Serie A. «Ora manca il passaggio della governance che sarebbe poi il primo passo forte ed efficace che faremo su questo commissariamento federale» aggiunge quindi Fabbricini all?uscita della Figc, senza pronunciarsi sulla diffida di Sky: «Fatemi capire bene le cose, lasciatemi il tempo».
Aggiornamento delle ore 14.30 del 5/2 (Ansa): La Serie A fa un balzo avanti superando Bundesliga e si piazza al terzo posto fra i grandi campionati europei, superando la soglia del miliardo e 400 milioni di euro che si era posto come obiettivo con l'advisor Infront. Resta lontana la Premier League inglese, con oltre 3 miliardi di ricavi a stagione, seguita dalla Liga spagnola con circa 1,6 miliardi, ma subito dopo ora si attesta la Lega Serie A, che ha accettato l'offerta da 1 miliardo, 50 milioni e mille euro a stagione per i diritti tv domestici del prossimo triennio, segnando una crescita rispetto al passato (646 milioni a stagione nell'ultimo bando). Sul fronte dei diritti domestici in testa c'è sempre la Premier League, che incassa quasi due miliardi a stagione fino al 2019, seguita dalla Bundesliga (1.160 milioni fino al 2021) e ora dalla Serie A, che supera momentaneamente la Liga (un miliardo fino al 2019). La Serie A supera così la soglia del miliardo e 400 milioni all'anno complessivi. Alla cifra messa sul piatto da MediaPro vanno infatti sommati i 371 milioni del bando per i diritti tv esteri venduti lo scorso autunno, e restano ancora da assegnare Coppa Italia e Supercoppa italiana (che nell'ultimo triennio hanno fruttato circa 50 milioni di euro fra diritti tv domestici ed esteri), oltre ai diritti accessori non ancora messi a bando. Ecco perché il traguardo del miliardo e mezzo è a portata di mano.
Aggiornamento delle ore 13.29 del 5/2 (Ansa): MediaPro si è presentata in Lega questa mattina con una delegazione guidata dal presidente Jaume Roures e da uno dei soci storici, Tatxo Benet, che hanno depositato due proposte economiche: una che riguardava la realizzazione del canale tematico della Lega e una, aderente al bando, che è poi stata accolta, per l'acquisto delle partite dell'intero campionato del triennio 2018/21, che gli spagnoli produrranno e potranno rivendere agli operatori di ogni piattaforma. «L'Assemblea della Lega Serie A - si legge in un comunicato -, riunitasi alle ore 11.30 per l'apertura della busta presentata alle ore 9.36 di oggi per il Pacchetto Global dall'intermediario indipendente Mediapro, ha verificato che l'offerta depositata, pari a 1.050.001.000 euro, è superiore al prezzo minimo richiesto dall'Invito ad Offrire e conseguentemente procederà alla comunicazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, come previsto dall'Invito stesso ai fini dell'assegnazione dei diritti in oggetto»
Aggiornamento delle ore 13.25 del 5/2 (Ansa): Sky, attraverso i propri avvocati, ha diffidato la Lega Serie A dall'assegnare a MediaPro i diritti tv del campionato per il prossimo triennio, sostenendo in sintesi che il gruppo audiovisivo spagnolo, pur avendo presentato un'offerta per lo specifico bando rivolto esclusivamente agli 'intermediari indipendentì, non opererebbe come un intermediario indipendente ma come un vero e proprio operatore della comunicazione. Il documento dei legali dell'emittente satellitare fa riferimento anche a notizie riportate dagli organi di stampa, secondo cui MediaPro avrebbe avviato nel corso della trattativa privata una negoziazione con la Lega per «realizzare uno o più canali tematici anche sotto forma di canali ufficiali della Lega», curandone i palinsesti e la veste editoriale. Secondo quanto sottolinea Sky, Mediapro inoltre avrebbe negoziato con l'intenzione di «vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali», «concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati» e ripartire i profitti con la Lega. Mediapro, è quindi la tesi dei legali dell'emittente satellitare, intende agire a tutti gli effetti come operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti (violando il paragrafo 5.3 del secondo Invito). E inoltre, sostiene sempre Sky, essendo preclusa ad unico operatore della comunicazione l'aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva (no single buyer rule) l'assegnazione a Mediapro viola anche l'articolo 9.4 del Decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida. Per queste ragioni Sky ha chiesto alla Lega di considerare l'offerta di MediaPro inammissibile e quindi di interrompere le trattative private con il gruppo spagnolo e di escluderlo immediatamente dalla procedura di assegnazione.
Aggiornamento delle ore 12.58 del 5/2 (Ansa): Con un'offerta di mille euro superiore alle richieste minime della Lega Serie A, MediaPro ha ottenuto l'assegnazione dei diritti tv del campionato per il prossimo triennio. Come si legge in una nota, l'assemblea della Lega ha verificato che l'offerta spagnola pari a un miliardo, 50 milioni e mille euro a stagione è superiore al prezzo minimo previsto dal bando e conseguentemente procederà alla comunicazione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato dell'assegnazione dei diritti tv.
Aggiornamento delle ore 12.55 del 5/2 (Ansa): Sky diffida la Lega Serie A dall'assegnare i diritti tv a MediaPro. Secondo il documento inviato dai legali di Sky, il gruppo audiovisivo spagnolo, pur avendo presentato un'offerta per il bando rivolto esclusivamente agli 'intermediari indipendentì, non opererebbe come tale ma come un vero e proprio operatore della comunicazione. Per questo, apprende l'ANSA, Sky chiede alla Lega di considerare l'offerta di MediaPro inammissibile, di interrompere le trattative e di escluderlo dall'assegnazione.
Aggiornamento delle ore 12.13 del 5/2 (Ansa): Ha preso il via la prima assemblea della Lega Serie A sotto il commissariamento del presidente del Coni, Giovanni Malagò, impegnato però in Corea del Sud per i Giochi olimpici invernali e rappresentato dai vice commissari, Paolo Nicoletti e Bernardo Corradi. Sono presenti tutti i venti club, chiamati a valutare la nuova offerta dell'agenzia spagnola MediaPro al termine delle trattative private e a discutere di un eventuale nuovo bando per la vendita dei diritti tv. La nuova proposta di MediaPro deve essere depositata entro mezzogiorno (e sarà valida fino al 16 febbraio), ed già è giunta in Lega una delegazione di 7-8 manager dell'agenzia spagnola, che commercializza i diritti della Liga. La prima offerta di MediaPro, respinta una settimana fa, ammontava a 950 milioni di euro più royalties a stagione per il prossimo triennio. L'obiettivo della Serie A e dell'advisor Infront è raggiungere un miliardo e 50 milioni di euro.
Aggiornamento delle ore 11.20 del 5/2 (Ansa): 'Senza noi valete niente, il calcio è zero senza la sua gente!'. Dietro questo striscione a lettere gialle su sfondo nero, esposto in strada di fronte alla sede della Lega Serie A, una decina di tifosi della Sampdoria del gruppo Ultras Tito Cucchiaroni sta protestando contro i club, riuniti per affrontare la vendita dei diritti tv, accusati della «svendita» del campionato e della programmazione 'a spezzatinò. «Apprendiamo che, a causa del palese disinteresse dei maggiori interlocutori sulla questione diritti tv, qualcuno di voi sta pensando di svendere ulteriormente il calcio, mettendo nelle mani dello 'Sky di turnò decisioni che impatteranno sull'approccio alla partita degli unici soggetti che non state interpellando, e che in realtà dovrebbero essere il vostro 'cliente predilettò: i tifosi - hanno scritto gli ultrà nel volantino distribuito davanti alla sede della Lega, dove è in programma l'assemblea -. State sbagliando tutto. Mettere il calcio, gli orari, i giorni delle partite, nelle mani delle televisioni non vi salverà dal fallimento. Qualcuno di voi dovrebbe domandare a un tifoso cosa ne pensa delle partite al lunedì, alla domenica all'ora di pranzo, la sera d'inverno. Siamo sicuri che troverete delle indicazioni preziose... se le vorrete ascoltare».
Aggiornamento delle ore 10.53 del 5/2 (Ansa): «Affido questo mio messaggio di saluto ai due vice Commissari, Paolo Nicoletti e Bernardo Corradi, che mi aiuteranno nel mio incarico, e saranno il vostro punto di riferimento più che mai in queste tre settimane in cui sarò impegnato a PyeongChang al fianco delle atlete e degli atleti azzurri», ha scritto Malagò, sottolineando che per aprire l'auspicata nuova fase per la Lega Serie A «c'è bisogno dell'aiuto di tutti e della convergenza delle varie anime che finora hanno caratterizzato le dinamiche assembleari. Dialogo assoluto e buon senso - ha aggiunto il n.1 dello sport italiano - saranno i miei compagni di viaggio. Con tutta sincerità il mio compito non sarà quello di far prevalere gli uni sugli altri ma cercare di trovare tra le varie istanze la migliore sintesi che possa servire da volano per l'intero movimento di vertice che rappresenta a tutti gli effetti il motore del calcio italiano». «In attesa di incontrarvi, vi invio i miei più affettuosi e forti saluti...sportivi!», è la conclusione del messaggio di Malagò.
Aggiornamento delle ore 10.51 del 5/2 (Ansa): «Auspico che da oggi si apra una nuova fase all'insegna del dialogo e della condivisione finalizzata alla crescita e allo sviluppo delle straordinarie potenzialità della Lega di Serie A che negli ultimi tempi forse non sono state valorizzate come meritano». È l'augurio inviato dal presidente del Coni e commissario della Lega, Giovanni Malagò, all'assemblea dei club. Nel messaggio scritto dalla Corea del Sud, dove è impegnato per i Giochi olimpici invernali, e affidato ai vice commissari, Paolo Nicoletti e Bernardo Corradi, il n.1 dello sport italiano ha sottolineato che il suo «compito non sarà far prevalere gli uni sugli altri ma cercare di trovare tra le varie istanze la migliore sintesi che possa servire da volano per l'intero movimento di vertice che rappresenta a tutti gli effetti il motore del calcio italiano».
DIRITTI TV SERIE A 2018 - 2021 - ARCHIVIO DIGITAL-NEWS.IT
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