Digital-News.it Logo

De Siervo (Lega Serie A): «Avremo sorprese positive dalla vendita diritti tv»

News inserita da: Simone Rossi (Satred)

Fonte: Ansa

S
Sport

L'intervista a De Siervo è disponibile premendo PLAY dal minuto 20.07 a 31.52

De Siervo (Lega Serie A): «Avremo sorprese positive dalla vendita diritti tv»«A oggi il danno per la Serie A è di 500 milioni, che è una cifra-monstre non solo per la Serie A, ma perché la Serie A è il motore dell'industria del calcio, che non è solo intrattenimento, ma dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. Questo danno si ripercuote anche sulle serie minori». Così Luigi De Siervo, ad della Lega calcio di Serie A, intervenuto a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai.

«La Serie A - aggiunge - ha circa un miliardo e 400 milioni di ricavi dai diritti tv, che sta proteggendo rispetto a un contesto complesso; i costi dei calciatori - fra stipendi e procuratori - sono equivalenti, mentre prima l'incidenza di questi costi sul totale era del 65%. Purtroppo, venendo a mancare i ricavi da botteghino e da sponsor, questa percentuale è destinata a salire all'80%.Il sistema è prossimo a un rischio grosso di collasso. Non vanno sottovalutate le richieste di aiuto, a cominciare dal presidente federale Gravina. Il calcio va protetto, perché la qualità dello spettacolo della nostra A è cresciuta»..

«Di recente ho seguito la Supercoppa Europea, a Budapest, nella Puskas Arena - prosegue Luigi De Siervo - sono stati fatti entrare 16 mila tifosi, lo spettacolo era importante e io sono andato per capire come gestivano questi flussi di persone con un protocollo meno severo del nostro, ma comunque hanno potuto gestire un impatto di pubblico importante. Si può fare e lo si deve fare con tutte l'attenzione alle regole. Il 25% di pubblico non è un dogma, ma una percentuale che può salire con il tempo. L'idea della Serie A è questa»

«La Media Company dei club di A? Se viene confermata entro il 9 o il 10 ottobre, è un tentativo di 'evoluzione evolutiva' del nostro calcio. Sconosciamo tutti dove eravamo arrivati, il periodo in cui eravamo re in Europa, parliamo di un'epoca dalla quale sono passati 15 anni: per tornare a brillare come prima stella del calcio europeo abbiamo bisogno di introdurre capitale privati che possano aiutarci con minimi garantiti e cifre importanti, da investire nello sviluppo del nostro brand all'estero. Alla fine di questa crisi potremmo trovarci molto più vicini al calcio inglese di quanto non lo siamo oggi. Dobbiamo però risolvere i problemi tecnici», conclude.

«Abbiamo un interlocutore molto forte come Sky, abbiamo Dazn, che ha dimostrato di credere nell'Italia con un investimento importante. Credo avremo sorprese positive, nonostante il fatto non esista in questo momento una concorrenza forte come avveniva negli anni passati, quando Mediaset concorreva sui diritti tv». Così Luigi de Siervo, ad della Lega calcio di Serie A, intervenuto a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai. «Stiamo solleticando - aggiunge - l'interesse di grandi piattaforme internazionali, come Amazon e Netflix, speriamo che il calcio torni al centro del confronto fra tecnologie e piattaforme. Con la creazione di una rete unica, il calcio può divenire elemento attrattivo. Un prodotto, come avviene all'estero, con cui le telefoniche possano arricchire i contenuti».

«Il calcio sta cercando di avere una relazione quotidiana con i propri tifosi - spiega - creando un gruppo di sostenitori che si sentano parte attiva dei club. Se sono sostenibili i contratti contratti dei calciatori? Nessun Paese può intervenire da solo, penso a una riflessione globale con Uefa e Fifa. La speranza nostra è che si possa continuare a investire sui calciatori, che sono i protagonisti assoluti. Ma dobbiamo investire anche negli stadi, su questo il Parlamento ha fatto un passo avanti. Dobbiamo in tutti i modi affrontare il tema della costruzione e della ristrutturazione rapida degli stadi. Non possiamo restare bloccati di fronte a tematiche di principio. Abbiamo bisogno di grandi teatri, che esaltino le prestazioni dei protagonisti. Senza risparmi non esistono ricavi e senza ricavi non riusciremo a mantenere il nostro calcio a un certo livello».

📰 LE ULTIME NEWS 🖊️

📺 ULTIMI PALINSESTI 📝

✨ ARCHIVIO VIDEO 🎥 TRE CASUALI OGNI VOLTA! 🔄✨

  • Video vero o è un fake? Giornalista in diretta rimane in mutande
    Durante un servizio in diretta da una manifestazione ambientalista, il reporter americano viene raggiunto da un ragazzo che si aggrappa ai suoi pantaloni, li fa cadere lasciandolo in mutande. La linea con lo studio viene immediatamente interrotta e il servizio riprende con immagini di repertorio. Il video ha fatto in poche ore il giro del web ma per molti utenti sarebbe solo un divertente fake Fonte: Repubblica Tv
    C
    Curiosità
      venerdì, 02 settembre 2011
  • 63 anni fa nasce la televisione italiana, RAI. Era domenica 3 Gennaio 1954
    3 gennaio 1954. E` domenica. Dopo cinque anni di sperimentazione da Torino e due da Milano, la televisione italiana, organizzata dalla RAI, è pronta a partire ufficialmente, giungendo fino a Roma tramite 7 trasmettitori.  Da settembre 1952 va in onda da Milano tre volte a settimana il Telegiornale, diretto dall'aprile 1953 dal radiocronista Vittorio Veltroni. La Domenica Sportiva
    T
    Televisione
      martedì, 03 gennaio 2017
  • Promo ''Chiambretti Muzik Show'' con Piero Chiambretti prossimamente su Italia 1
    E' nell'aria il ritorno di Piero Chiambretti. O meglio "In the Air Tonight", come recita il titolo della canzone di Phil Collins che fa da colonna sonora al primo spot in onda da oggi a tappeto su Italia 1 e che annuncia l'atteso ritorno del conduttore con il suo "Chiambretti Muzik Show".Nello spot, la canzone dell'ex leader dei Genesis fa da sottofondo musicale ad una scenografia ad effetto: in un televisore retrò posto davanti a una parete dalla carta da parati rossa, un gorilla sente la canzone entrargli nell'anima, per poi rivelare -...
    T
    Televisione
      venerdì, 07 ottobre 2011