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Diritti TV Calcio, come vengono venduti in Francia, Regno Unito, Spagna

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Fonte: Digital-News (com.stampa)

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Sport

Alla luce della modifica normativa intervenuta, che ha esteso la durata massima possibile dei contratti di licenza da tre a cinque anni, appare opportuno esaminare la normativa, la prassi e le condizioni competitive dei maggiori campionati nazionali delle federazioni aderenti all’ Unione Europea delle Federazioni Calcistiche Europee (di seguito “UEFA”). Tale analisi non può prescindere dalle valutazioni espresse dalla Commissione europea (di seguito la “Commissione”) in relazione alla vendita congiunta di diritti sportivi audiovisivi delle competizioni internazionali UEFA e, in particolare, della UEFA Champions League.

In tale occasione, la Commissione ha autorizzato la vendita congiunta di diritti sportivi audiovisivi da parte delle associazioni calcistiche per conto delle società calcistiche (in contrapposizione alla vendita di tali diritti da parte delle società stesse), in applicazione dell'attuale articolo 101, par. 3, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (di seguito “TFUE”) a condizione che fossero soddisfatte condizioni rigorose, proprio per mitigare il rischio di effetti di preclusione sui mercati a valle, dovuti all'esclusiva e all'accorpamento dei diritti. Tali condizioni includevano, tra le altre: la vendita di diritti sportivi audiovisivi attraverso procedure di gara aperte e trasparenti; una limitazione della durata dei diritti (di norma non superiore a tre anni); e la suddivisione dei diritti in diversi pacchetti per consentire a più concorrenti di acquisire i diritti.

A partire da tale precedente, gli Stati Membri hanno regolamentato la commercializzazione di tali diritti principalmente con due tipologie di intervento alternative (v. meglio infra): una valutazione dei criteri e delle condizioni di vendita centralizzata in applicazione dei criteri di esenzioni ai sensi dell’articolo 101, par. 3, del TFUE; oppure - in alternativa e fatti salvi qualsiasi interventi successivi ai sensi della normativa sulla concorrenza - tramite l’istituzione di una legge che regolamentasse i principi e introducesse vincoli per la commercializzazione dei suddetti diritti.

Di seguito si sintetizzano le principali caratteristiche di commercializzazione dei diritti dei principali campionati calcistici europei, con particolare riferimento a Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Ligue 1 - Francia

In Francia, la titolarità dei diritti di sfruttamento audiovisivo delle competizioni nazionali organizzate in ambito federale appartiene alla federazione interessata, ai sensi dell'articolo L. 333-1 del Codice dello Sport. La federazione calcistica francese ha trasferito - ai sensi del Codice dello Sport - i diritti di trasmissione della Ligue 1 (campionato di prima divisione) e della Ligue 2 (campionato di seconda divisione) ai club. Per quanto riguarda il massimo campionato di calcio francese (Ligue 1), i termini e le condizioni per la vendita dei diritti sono regolamentati, come segue:

  • i diritti sono offerti in più lotti separati, il cui numero e la cui composizione devono tenere conto delle caratteristiche oggettive dei mercati in cui sono offerti per l'acquisto;
  • ogni lotto viene aggiudicato al candidato la cui proposta è giudicata migliore alla luce dei criteri precedentemente definiti nel bando di gara con divieto di pratiche discriminatorie;
  • la Lega è obbligata a rifiutare le proposte di offerte per tutti o parte dei pacchetti e quelle che includono un eventuale supplemento di prezzo.

Per ciò che concerne la durata delle licenze, i contratti sono stipulati per un periodo massimo di quattro anni e sono rinnovabili solo all’interno di tale periodo, ma - in ogni caso - non possono eccedere i quattro anni previsti. I pacchetti offerti variano a seconda del ciclo di commercializzazione. Attualmente i pacchetti assegnati prevedono una diversificazione per giorno della settimana, orario e appeal dell’incontro che conduce a una diversa numerosità di ciascun blocco di incontri e, pertanto, a un diverso valore di ciascuno di essi. Attualmente, gli operatori aggiudicatari delle licenze in esclusiva sono Amazon e Canal+.

Fufiball-Bundesliga- Germania

Storicamente, la vendita dei diritti di trasmissione delle partite di calcio dei due principali campionati tedeschi (la 1. Bundesliga e la 2. Bundesliga) è stata regolata da tre decisioni di impegno consecutive  emesse dall’autorità di concorrenza nazionale, il Bundeskartellamt, sulla base di una valutazione preliminare della commercializzazione congiunta dei diritti da parte della Lega calcio tedesca (di seguito la “DFL”), ai sensi dell'articolo 101 del TFUE. Gli impegni resi vincolanti per la DFL nelle decisioni hanno stabilito una durata dei diritti di trasmissione di quattro anni e non prevedono la possibilità di estendere tale periodo. Sulla base delle summenzionate decisioni, la commercializzazione avviene tramite diversi pacchetti di partite. Per ciò che concerne il massimo campionato, gli impegni per il 2020 prevedevano quattro pacchetti così articolati:

  1. tre partite il venerdì e la domenica;
  2. cinque partite del sabato pomeriggio, con copertura singola;
  3. le stesse cinque partite del sabato pomeriggio, ma con copertura in conferenza;
  4. una partita di cartello del sabato sera; l'acquirente, in questo caso, ha la possibilità di scegliere la partita da disputare il sabato sera.

Dal 2016, i pacchetti a pagamento di trasmissione live sono in linea di principio "neutri dal punto di vista tecnologico" (ovvero technology neutral), ossia gli acquirenti possono sfruttare i diritti attraverso tutte le piattaforme (satellite, cavo, Over The Top - di seguito “OTT”). La decisione del Bundeskartellamt del 2020 prevedeva tuttavia anche la vendita di un ulteriore pacchetto "solo OTT" che sarebbe stato messo all'asta se tutti e quattro i pacchetti di eventi a pagamento live fossero stati acquisiti da un unico acquirente. Nello specifico, nell’ultimo ciclo di commercializzazione, il pacchetto OTT non è stato messo all'asta, in quanto i quattro pacchetti pay live sono stati acquistati da due diversi acquirenti, Sky Deutschland e DAZN. Telekom Deutschland ha concluso accordi con entrambi gli operatori per trasmettere i relativi match tramite il servizio Magenta TV.

Premier League - Regno Unito

La vendita dei diritti audiovisivi delle partite della Premier League è disciplinata dal regolamento di affiliazione della Premier League, che è un accordo tra ciascuno dei club affiliati e la Lega omonima. La Premier League vende i propri diritti audiovisivi attraverso una procedura di gara competitiva, aperta e trasparente in cicli triennali. Le regole di adesione riflettono gli impegni assunti con la Commissione nel 2006, a seguito di un procedimento avviato ai sensi dell'articolo 101  TFUE.

Mentre gli impegni presi con la Commissione europea sono terminati nel 2013, la Premier League ha continuato sua sponte a commercializzare i diritti in conformità con gli impegni allora assunti. In particolare, gli impegni prevedevano che la Premier League dividesse i diritti di trasmissione in pacchetti equilibrati in termini di numero di partite, che sarebbero stati messi a gara ogni tre anni e che nessuna singola società avrebbe potuto possedere i diritti di tutti i pacchetti (la c.d. “no single buyer rule”). Il regolatore nazionale delle Comunicazioni, l'Office of Communications (di seguito “Ofcom”), che, con riferimento al settore delle comunicazioni condivide i poteri di tutela della concorrenza con l’autorità nazionale preposta (la Competition and Market Authority, di seguito “CMA”), ha avviato nel 2014 un’istruttoria ai sensi della normativa nazionale e dell'articolo 101 del TFUE relativamente alla vendita dei diritti di trasmissione della Premier League.

L'Ofcom ha concluso la propria istruttoria nel 2016, dopo che la Premier League ha deciso di aumentare il numero di partite disponibili per la trasmissione televisiva in diretta nel Regno Unito (a partire dall'inizio della stagione 2019/2020) e formalmente accettato di aderire alla regola del "no single buyer", che impedisce a una singola emittente di detenere il monopolio di tutti i diritti in gara. A seguito della recente emergenza pandemica, il governo nazionale, in deroga alla prescrizione di porre a gara i diritti a cicli di tre anni e in temporanea disapplicazione della normativa sulla concorrenza, ha autorizzato la Premier League a rinnovare i propri contratti di licenza dei diritti per un ulteriore triennio, senza gara.

Nello specifico solo 200 delle 380 partite di una stagione di Premier League vengono trasmesse. Le emittenti possono presentare offerte per sette pacchetti di diritto esclusivo, distinti per tipo di prodotto, ovverosia per giorno della settimana e ora del calcio di inizio. Si tratta in particolare di cinque pacchetti composti da 32 partite e due composti da 20 partite. Le emittenti Sky (4 pacchetti, per un totale di 128 partite), BT (due pacchetti, per un totale di 52 partite) e Amazon (un pacchetto da 20 partite) sono i titolari dei diritti per l’attuale triennio di commercializzazione. Da ultimo, si segnala che durante la stagione 2020/2021, in periodo pandemico, considerata l’impossibilità per i tifosi di usufruire degli eventi sportivi presso gli stadi, la Premier League ha predisposto - in via eccezionale - un ampliamento dell’offerta di trasmissione delle proprie partite.

LaLiga - Spagna

In Spagna, la vendita congiunta dei diritti televisivi per le competizioni calcistiche nazionali è obbligatoria per legge dal 2015 (Real Decreto-ley 5/2015, di seguito il “RDL”). Le squadre devono cedere la vendita dei diritti audiovisivi agli organizzatori (LaLiga spagnola per la prima e la seconda divisione e la Federazione calcistica spagnola per le altre competizioni nazionali), che metteranno all'asta i diritti ai potenziali acquirenti.

Altre competizioni calcistiche che raggiungono lo status di ufficiali e professionisti saranno soggette allo stesso regime. Secondo il RDL, la vendita congiunta dei diritti televisivi per le competizioni calcistiche nazionali da parte degli organizzatori è soggetta a una relazione obbligatoria (ma non vincolante) da parte dell'Autorità garante della concorrenza nazionale (la Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia, di seguito “CNMC”). La relazione controlla che la procedura di gara sia compatibile con i requisiti sopra citati considerati nel RDL. La relazione non pregiudica l'eventuale applicazione della normativa di tutela della concorrenza in quanto è esclusivamente relativa alla compatibilità con i requisiti stabiliti dal RDL In principio, il RDL prevedeva una durata massima possibile dei contratti di licenza pari a 3 anni. Tuttavia, una recente modifica normativa ha legato la durata dei contratti al rispetto della normativa eurounitaria in materia di concorrenza, Tale modifica normativa ha consentito alla Lega nazionale di calcio spagnola di proporre la commercializzazione dei diritti di sfruttamento dei contenuti del campionato di calcio per una durata di tre, quattro o cinque stagioni, a seconda delle offerte, a partire dalla stagione 2022/2023.

Al riguardo, nel relativo parere, la CNMC ha rilevato che i precedenti in materia di diritto della concorrenza a livello nazionale e dell’Unione Europea hanno stabilito che la durata dei contratti superiore ai tre anni non è generalmente giustificata a causa dei suoi possibili effetti lesivi sulla concorrenza. Per queste ragioni, la CNMC ha valutato la proposta della Liga spagnola quale non conforme ai requisiti stabiliti dal dettato normativo del RDL in alcuni aspetti, formulando alcune raccomandazioni, tra cui l’invito a ridurre la durata dei contratti per favorire una maggiore concorrenza, evitando la chiusura del mercato per un numero considerevole di anni, in modo da limitare la possibilità di presentare offerte per un periodo superiore ai tre anni. Da ultimo, appare opportuno rilevare che nella gara per l’assegnazione dei diritti, la Liga ha previsto diversi pacchetti di gare ad assegnazione esclusiva, prevedendo, per alcuni di essi, alcune allocazioni alternative del numero di partite:

  • Pacchetto A1 8 partite per giornata
  • Pacchetto A2 1 partita per giornata
  • Pacchetto B1 9 partite per giornata
  • Pacchetto B2 1 partita per giornata
  • Pacchetto B1 bis 9 partite per giornata
  • Pacchetto B2 bis 1 partita per giornata
  • Pacchetto B3 bis 3 giornate da 10 partite per giornata
  • Pacchetto C1 7 partite per giornata
  • Pacchetto C2 3 partite per giornata
  • Pacchetto C1 bis 7 partite per giornata
  • Pacchetto C2 bis 3 partite per giornata
  • Pacchetto C3 bis 3 giornate da 10 partite per giornata
  • Pacchetto D1 5 partite per giornata
  • Pacchetto D2 5 partite per giornata
  • Pacchetto D1 bis 5 partite per giornata
  • Pacchetto D2 bis 5 partite per giornata
  • Pacchetto D3 bis 3 giornate da 10 partite per giornata

In questa maniera è stata modulata l’offerta in modo da favorire il numero degli operatori concorrenti partecipanti alla gara. In particolare, per la stagione in corso, e fino alla stagione 2026/27, sono stati assegnati i pacchetti di tipologia Dbis a due operatori: Telefónica (pacchetti D1bis e D3bis); DAZN (il rimanente pacchetto D2bis). Telefónica ha in seguito raggiunto un accordo con DAZN per accedere alle sue partite, in modo da poter trasmettere tutte le partite per le prossime stagioni. Un terzo operatore, Orange, ha raggiunto un accordo con DAZN per l'accesso sia alle partite di DAZN che a quelle di Telefónica attraverso il prezzo regolamentato offerto da tale operatore nell’ambito degli impegni della concentrazione tra Telefónica e DTS. Pertanto anche Orange trasmette tutte le partite de LaLiga per la stagione 2022/23.

Altri campionati nazionali degli Stati Membri

Con riferimento agli altri campionati nazionali dell’Unione Europea, il Portogallo è l’unico Stato Membro che si è recentemente dotato di una normativa nazionale in materia di vendita dei diritti sportivi, mentre alcuni Stati Membri hanno esaminato la vendita dei diritti sportivi ai sensi della normativa sulla concorrenza. In alcuni casi, come ad esempio in Irlanda, i diritti sono appannaggio dell’operatore televisivo pubblico. In generale, con riferimento ai campionati nazionali degli altri Stati Membri , fatta eccezione per il Belgio (5 stagioni, con la possibilità di rinnovo di un anno), la Bulgaria (6 stagioni), la licenza di trasmissione esclusiva degli eventi delle competizioni nazionali non eccede i quattro anni, per quanto siano previste alcune limitate estensioni della durata.

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