Piroso (Sport La7): 'Basta calcio parlato, pronto un nuovo format'
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Le idee non gli mancano e questa volta vuole portarle nello sport. Antonello Piroso, responsabile della redazione sportiva a La7 da fine agosto, quando Darwin Pastorin decise di lasciare, sta programmando diverse novità.
La più clamorosa è il taglio del programma del lunedì in seconda serata Le partite non finiscono mai, che da fine febbraio sarà rimpiazzato da un nuovo format. Una svolta per il talkshow sportivo.
«Una valutazione ponderata ? attacca Piroso ?, ma serena. Quel odello, figlio del Processo, secondo me è finito. Il Processo era nato nel 1980, possibile che da allora i programmi attorno al calcio siano soltanto con un conduttore, un opinionista, un provocatore e un comico? Per me la formula si è esaurita e mi pare che anche le altre trasmissioni del genere soffrano».
Cosa propone?
«Il gesto atletico vale quando lo vedo, è il racconto dei protagonisti che mi interessa. Sky dà tutto in tempo reale: partite, moviole e commenti. Alle 18 si sa già tutto. I programmi della domenica sera costruiscono il dibattito soprattutto sul posticipo, ma è dura. Figurarsi il lunedì: o fai Biscardi con la sua chiave tra bar sport e avanspettacolo oppure che fai?».
Già.
«Le partite non finiscono mai, inventata da Pastorin dopo che lo scandalo allontanò Biscardi da La7, era già impostato quando sono arrivato io, il 25 agosto: sarebbe stata arroganza intellettuale toglierlo. Sono rispettoso delle professionalità, ma la formula non mi convince. Gli ascolti sono più che dignitosi, oltre il 3 per cento, più dell'anno precedente, ma non è diventato un appuntamento caratterizzante, una cosa che c'è solo su La7».
Per esempio?
«Lo sport lo voglio raccontare in un'altra maniera. Quando ho cominciato a condurre Omnibus nessuno ci credeva: alle 8 di mattina quanti politici verranno? E chi vi guarderà? E' diventato un distintivo di La7. Il lunedì voglio rivisitare l'esperienza di Sfide, unire il fatto tecnico alle storie. Abbiamo con noi Giovanni Filippetto, l'inventore di Sfide, ci darà molti spunti. Punto su un programma diverso, originale, che ci caratterizzi. Al titolo ci devo ancora pensare. Non vorrei essere ruffiano nei confronti della Gazzetta, ma il settimanale Sportweek ha un bel modo di raccontare lo sport e vorrei arrivare a quello. Sia chiaro, è la vecchia formula che non mi convince, non le persone».
Quindi squadra confermata?
«Cristina Fantoni, bravissima, sarà il volto del nuovo programma. Potrà applicare la sua competenza, figlia di Tmc Sport, con un linguaggio diverso, che i telespettatori troveranno soltanto su La7, e i giornalisti daranno il loro contributo (Agroppi, invece, ha finito la partita, ndr).
Come ha maturato questa decisione?
«La7 si è sempre distinta per gli sport alternativi. Quest'anno abbiamo ancora la suiperbike, a febbraio partiamo con il Sei Nazioni di rugby e mi piacerebbe avere Troncon come testimonial, quindi voglio continuare ai proporre lo sport rimanendo alternativo».
La prossima settimana ci sarà la Coppa Italia anche in chiaro.
«Sì, martedì 15 Juve-Empoli, il mercoledì Roma-Torino e giovedì Napoli-Lazio. Tutte in prima serata. Quale tv in chiaro può stravolgere il palinsesto alle 20.45? Noi sì. Gli ascolti viaggiamo dal 5 al 6%, per noi strabuoni. E dopo ogni partita dedicheremo uno speciale a una città del calcio. Partiamo da Torino e la raccontiamo tra pallone e storia. Io ci credo».
Gabriella Mancini
per "La Gazzetta dello Sport"
(08/01/08)
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