Ascolti Tv calcio in chiaro: la platea notturna diminuita
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: La Gazzetta dello Sport
L'avvento della televisione satellitare, e poi di quella digitale, hanno stravolto il calcio in televisione. Un'offerta diversificata che ha cambiato le abitudini degli italiani.
Se una volta 90° minuto arrivava a 12 milioni di telespettatori e la Domenica Sportiva a quattro era perché erano attesi come un rito. La solennità del calcio era tutta loro. Poi è arrivata Mediaset e gli ascolti hanno cominciato a dividersi, ma se per un pezzo DS e Controcampo si erano spartiti un totale di quattro, cinque milioni di spettatori serali, oggi la platea notturna si è ulteriormente dimezzata. Sky dà tutto nel pomeriggio, in più c'è anche Internet, il talk-show inevitabilmente ha perso appeal.
SECONDA SERATA
Prendiamo alcuni dati Auditel, elaborati da Immagine & Sport, e facciamo un confronto dal 2003 ad oggi: la media della Domenica Sportiva, su Rai 2, era di 1.926.000 telespettatori (13,06 per cento) contro la media di 1.130.000 di oggi con una share del 9,54%. Curiosità: le puntate che quest'anno sono andate meglio sono state quelle dedicate al Mondiale vinto dalla Ferrari e al saluto di Fabio Capello in partenza per l'Inghilterra, due fatti che non hanno nulla a che vedere con la serialità del campionato. Stesso trend per Controcampo (che però nel 2003 non pativa il Controcampo ultimo minuto pomeridiano): 1.554.000 spettatori (15,44%) cinque anni fa contro la media di 995.000 persone davanti alla tv (9,85%) nel 2007.
PROCESSO
Il Processo di Biscardi aveva lasciato La7 con una media del 4,20%, Le partite non finiscono mai si aggiravano sul 3%.
90° MINUTO
L'effetto satellite e digitale terrestre hanno influito anche sui gol del pomeriggio: se nel 2003 90° minuto superava i 4 milioni e mezzo di media spettatori con il 30 per cento di share, oggi è impensabile per Serie A su Canale 5. E a giugno saranno ridiscussi i diritti in chiaro, che hanno perso valore e non sono più appetibili. Di fatto, con Sky che la fa da padrone, nessuno ci sta più a spendere oltre 60 milioni l'anno. Lo sport in tv è ormai una cartina geografica da ricomporre.
Articolo tratto
da "La Gazzetta dello Sport"
(08/01/08)
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