Europei, Aldo Grasso: ''La Rai sembra una tv locale'' e rimpiange Sky

«Rimpiangiamo quei ragazzacci di Sky. Due anni fa erano capaci di inventarsi persino trasmissioni gastronomiche legate al Mondiale ma ci tenevano svegli sino a notte inoltrata. Ora ce ne andremmo a dormire già alle due del pomeriggio». Così scriveva questa mattina Vincenzo Cito nella sua quotidiana rubrica (Zupping), pubblicata sulla Gazzetta dello Sport e che potete leggere per intero cliccando qui.

Si rimpiange Sky per questi Europei trasmessi in esclusiva dalla Rai, in particolare dopo un Mondiale vissuto a pieno ritmo sul satellite tra il serio e il faceto, ma con l?obiettivo di portare l?abbonato in Germania per seguire le partite, ma non solo?

La Rai, invece, sebbene sulla carta siamo tutti abbonati in virtù del canone, questo intento pare non ce l?abbia. È vero, faranno notare alcuni, che questi sono i primi Europei in 16/9 sul digitale terrestre e i primissimi eventi gratuiti in Alta Definizione (anche se solo per alcune zone), ma l?impressione generale è che la tanto declamata ?Rai del futuro? (annunciata dal dg Cappon nella conferenza stampa di presentazione) sia già presente solo per quanto riguarda la parte tecnica.

Per gli uomini, telecronisti, commentatori, giornalisti in genere, che questi Europei dovrebbeto commentare, pare invece essere ancora in un passato neanche troppo recente. Scrive ancora Cito: [il problema è che] «la scaletta è sempre uguale: musichetta iniziale, montaggio di immagini, conduttore che esterna, collegamento con casa Italia, toto-formazione azzurra (e non ci azzeccano mai). Chiunque potrebbe condurre la trasmissione dell'altro, non ce ne accorgeremmo nemmeno».

A rincarare la dose ci aveva pensato ieri anche il critico tv del Corriere, Aldo Grasso, che con un servizio video presente sul sito corriere.it ha analizzato la copertura Rai di Euro 2008, concludendo che, nonostante una «tecnologia televisiva molto avanti, il nostro servizio pubblico è fermo a venti, trent?anni fa. Sembrava un televisione locale: è questa la cosa che mi ha fatto molta tristezza. La Rai ridotta ad una televisione locale».

Anche Grasso fa un confronto con i Mondiali di Sky: «Non sembrava così durante la gestione Sky, proprio perché lì c?è una gestione un po? più moderna, un linguaggio un po? più in linea con i tempi. In Rai è come se avessimo fatto un passo indietro: telecronache noiose, un linguaggio un po? vecchiotto» e il prodotto finale sembra non ripagare la spesa per i diritti che, ricorda Grasso, ammonta a 105 milioni di euro.

Come i nostri più attenti lettori ricorderanno, prima di questi Europei vi avevamo dato notizia di una petizione che mirava, molto ipoteticamente, ad affiancare lo stile Sky a quello ?istituzionale? Rai per permettere a tutti di scegliere la loro telecronaca preferita. Subito dopo la sua pubblicazione, avevamo anche ricevuto alcune mail di commento, di cui allora non abbiamo potuto (per mancanza di tempo) parlare.

Oggi, alla vigilia di Italia ? Romania e con un dibattito anche più autorevole sull?argomento, vogliamo riproporre l?interrogativo e lanciare direttamente a voi la questione: siete soddisfatti della copertura Rai di Euro 2008? Delle telecronache dell?Italia e delle altre partite? Delle rubriche e degli opinionisti?

Per rispondere a queste domande, vi invitiamo a scriverci una mail entro il weekend all?indirizzo redazione@digital-sat.it. Le più interessanti saranno riportate lunedì in un apposito articolo qui su Digital-Sat. Per stimolare maggiormente le vostre opinioni, vi riportiamo di seguito l?intervento integrale di Aldo Grasso sul sito del Corriere.

Giorgio Scorsone
per "Digital-Sat.it"