Kakà il magnifico. Non solo per il gol che ha permesso al Milan di non perdere il passo dell'Inter e, soprattutto, della Juve. Da applausi il suo abbraccio, per niente formale, al portiere del Catania Bizzarri dopo uno splendido intervento su una sua insidiosa conclusione.
BIANCONERO - Le vittorie su Lecce e Catania permettono a Juve e Milan di presentarsi alla sfida di domenica alla pari. E la partitissima comincia con sette giorni d'anticipo. Amauri fa i complimenti a Galliani che replica: «Sa che in passato l'abbiamo corteggiato a lungo, poi noi siamo andati in bianco e lei in bianconero. Sia gentile domenica».
ASSENTI - A Sky fanno la conta dei tanti assenti delle due squadre, almeno una ventina. E domenica? «Oggi perdiamo noi 10-9» scherza Galliani.
INSEGUITORI - Stadio Sprint mette insieme la muta di inseguitori dell'Inter. In contemporanea Ranieri, Galliani e De Laurentiis. «Ci crediamo, altrimenti avremmo abdicato» dice il primo. «Chi insegue non deve mollare, la Roma insegna» replica il dirigente rossonero. «Bisogna rischiare, rischiare, rischiare», il motto del presidente del Napoli. Yes we can.
BAMBINO - Ferri, inviato di Sky, svela un retroscena gustoso che riguarda Amauri. «Prima dell'ingresso in campo i giocatori entrano in campo dando la mano ad un bambino. Amauri non l'ha trovato e ha preso per mano Giovinco». Tutto vero.
UBIQUITÀ - Il presidente del Napoli ha il dono dell'ubiquità. Rai e Sky parlano in contemporanea con De Laurentiis. II tema? Il contratto di Lavezzi. Mauro prende le parti del numero uno azzurro, Sconcerti dissente: «Non si può giudicare secondo la nostra morale, ma secondo il mercato. Ibra e Kakà insegnano. Li volevano grandi squadre, i loro stipendi sono stati rialzati e non è stato fatto tutto questo can can». Reja il saggio: «C'è tutto il tempo per parlare».
CAPELLI - «Mancini mi diceva sempre che quando avrei fatto l'allenatore avrei perso dieci anni di vita. Aveva ragione». Parola di Sinisa Mihajlovic. «Ma lui aveva più capelli bianchi». Parola di Ilaria D'Amico. E il tecnico: «Ma lui ha anche dieci anni di più».
RITORNO - «Vieri non segnava in campionato da un match Roma-Cartagine del 48 a.C». Parola di Gene Gnocchi.
BIANCONERO - Le vittorie su Lecce e Catania permettono a Juve e Milan di presentarsi alla sfida di domenica alla pari. E la partitissima comincia con sette giorni d'anticipo. Amauri fa i complimenti a Galliani che replica: «Sa che in passato l'abbiamo corteggiato a lungo, poi noi siamo andati in bianco e lei in bianconero. Sia gentile domenica».
ASSENTI - A Sky fanno la conta dei tanti assenti delle due squadre, almeno una ventina. E domenica? «Oggi perdiamo noi 10-9» scherza Galliani.
INSEGUITORI - Stadio Sprint mette insieme la muta di inseguitori dell'Inter. In contemporanea Ranieri, Galliani e De Laurentiis. «Ci crediamo, altrimenti avremmo abdicato» dice il primo. «Chi insegue non deve mollare, la Roma insegna» replica il dirigente rossonero. «Bisogna rischiare, rischiare, rischiare», il motto del presidente del Napoli. Yes we can.
BAMBINO - Ferri, inviato di Sky, svela un retroscena gustoso che riguarda Amauri. «Prima dell'ingresso in campo i giocatori entrano in campo dando la mano ad un bambino. Amauri non l'ha trovato e ha preso per mano Giovinco». Tutto vero.
UBIQUITÀ - Il presidente del Napoli ha il dono dell'ubiquità. Rai e Sky parlano in contemporanea con De Laurentiis. II tema? Il contratto di Lavezzi. Mauro prende le parti del numero uno azzurro, Sconcerti dissente: «Non si può giudicare secondo la nostra morale, ma secondo il mercato. Ibra e Kakà insegnano. Li volevano grandi squadre, i loro stipendi sono stati rialzati e non è stato fatto tutto questo can can». Reja il saggio: «C'è tutto il tempo per parlare».
CAPELLI - «Mancini mi diceva sempre che quando avrei fatto l'allenatore avrei perso dieci anni di vita. Aveva ragione». Parola di Sinisa Mihajlovic. «Ma lui aveva più capelli bianchi». Parola di Ilaria D'Amico. E il tecnico: «Ma lui ha anche dieci anni di più».
RITORNO - «Vieri non segnava in campionato da un match Roma-Cartagine del 48 a.C». Parola di Gene Gnocchi.
Antonio Sacco
per "Il Mattino"
per "Il Mattino"