Diritti Tv Serie A 2021 - 2024, fumata grigia. Offerta DAZN in pole vs Sky
News inserita da: Simone Rossi (Satred)
Fonte: Agenzie di Stampa
La partita dei fondi blocca anche i diritti tv in Serie A. Non è infatti ancora arrivato il momento del voto tra le offerte di Sky e Dazn per i club durante l'assemblea, con la votazione rinviata probabilmente alla prossima settimana, ma intanto la Lega si è spaccata in due: da una parte 10 squadre tra cui praticamente le big, dall'altra le altre 10 società compresa la Roma. Nel corso della riunione infatti, accesa anche da un duro faccia a faccia tra il presidente del Genoa Enrico Preziosi e il vicepresidente dell'Udinese Stefano Campoccia («siamo amici, è un bravo ragazzo» ha commentato poi il patron rossoblù), la spaccatura tra le società è diventata netta, in quello che per molti è sembrato quasi un ricatto delle piccole.
La giornata nell'hotel milanese dove si sono svolte tutte le ultime assemblee si è aperta con le presentazioni da parte dei vertici delle due emittenti (il ceo Maximo Ibarra e l'executive vice president Marzio Perrelli per Sky, il ceo James Rushton, l'executive vice president Veronica Diquattro e il CCO Jacopo Tonoli per Dazn) delle proprie proposte per la Serie A. Due presentazioni che hanno ulteriormente allargato, secondo alcuni dei presenti, il fronte pro-Dazn, sempre più in vantaggio e ad un passo dall'assegnazione dei diritti. Tanto che fonti vicine al gruppo tv streaming hanno fatto sapere di
«essere soddisfatti delle conversazioni avute con la Lega di Serie A e dei feedback ricevuti dai club che permetterebbe alla Lega di Serie A di guardare ad un futuro di crescita e di sviluppo in linea con le potenzialità del mercato».
Se non fosse, però, per la «rivolta» delle piccole che ha bloccato di fatto il via libera. Dopo le presentazioni, la richiesta fatta dal presidente di Lega Paolo Dal Pino è stata quella di votare se proseguire con la votazione sulle offerte o rinviare nuovamente la decisione: 10 club volevano procedere subito (tra le quali Juventus, Milan, Inter, Napoli, Fiorentina, Atalanta, Lazio, Cagliari e Udinese), mentre le altre 10 (tra cui la Roma) hanno portato di fatto a uno stallo, nella speranza (o illusione per i ben informati) che si possa ancora riaprire la partita con i fondi. Un tema, però, che anche alla luce del diverso peso degli schieramenti (considerando che da un lato ci sono tutte le principali società italiane), sembra ormai di fatto concluso: tanto che, osservano alcune fonti, se già i fondi avessero dichiarato chiusa la trattativa, l'offerta di Dazn sarebbe passata con una larghissima maggioranza.
«Vogliamo avere un approfondimento sui fondi e capire la direzione che vogliamo prendere. Dopodiché andremo a votare una delle due, o Sky o Dazn. Noi vogliamo la qualità del prodotto, che sia uno o l'altro noi privilegiamo la qualità, non la quantità. Con Sky ce l'abbiamo, con Dazn anche, dobbiamo solo capire che direzione prendere». Lo ha detto il patron della Sampdoria Massimo Ferrero, all'uscita dall'assemblea della Lega Serie A. «Abbiamo capito che il calcio è appetibile, ora dobbiamo soltanto cercare certezze e capire se voler fare un passo importante oppure no - ha aggiunto -. Il passo importante è andare coi fondi che ci darebbero grande forza e nello stesso tempo dobbiamo scegliere un competitor che ci dia quantità e continuità del prodotto. Noi dobbiamo dare un prodotto e tra tre anni ce lo devono dare più bello di prima».
L'assemblea dei club di Serie A sui diritti tv
«è andata bene, Dazn e Sky hanno presentato le offerte e ora dobbiamo ragionarci ma contemporaneamente dobbiamo ragionare sul tema dei fondi, che sta a cuore a molte società. Sono due temi aperti, che non necessariamente sono collegati, vanno affrontati tutti e due». Lo ha ribadito Urbano Cairo, presidente di Rcs e del Torino Calcio, al termine dell'assemblea dei club di Serie A. «Trattative coi fondi slittano? Visto che sono state aperte le buste c'è stata una focalizzazione sulle offerte di Dazn e Sky e questo è il motivo per cui si è rallentato il processo ma adesso si deve riprendere, a meno che non ci sia più la convinzione da parte di un numero di società che è maggioritario», ha proseguito Cairo.
«Molte società sono interessare a procedere con i fondi, ma non abbiamo fatto la conta, per cui si tratta di capire se è un numero sufficientemente congruo per andare avanti. C'è qualcuno che, magari, sui fondi sta cambiando idea, non si sa bene per quale motivo. Il tema della responsabilità collettiva o societaria deve aver toccato qualcuno. Il tema è anche la superlega? Non dovete chiedere a me, io sono contrario», l'opinione del presidente del Torino Cairo, che vorrebbe però rivedere la proposta economica da parte della cordata formata da Cvc, Advent e Fsi.
Ma l'affare per la Media Company ormai è sempre più vicino a saltare: già nei prossimi giorni potrebbero anche arrivare novità che spingerebbero la Serie A a votare a favore di Dazn.
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