
La maggioranza del consiglio ha varato la soluzione già prospettata la settimana scorsa dal direttore generale Mauro Masi. All'ex direttore di Raitre sarebbero andate le direzioni di Rai Premium, quindi il coordinamento tra Rai 4 e Rai Movie, l'ex Raisat Cinema e Rai Educational, all'atto del pensionamento di Minoli previsto per fine maggio. A lui, sotto la supervisione del dg Mauro Masi, spetterà la responsabilità della struttura che si occuperà delle celebrazioni per i 150 dell'unità d'Italia, il format La storia siamo noi e Rai Dixit, marchio del canale Rai Storia.
Il voto è stato unanime per il nuovo incarico per Giovanni Minoli, mentre si è diviso sulla ricollocazione di Paolo Ruffini, passata con cinque voti a favore (quelli di consiglieri di area di maggioranza), tre no (dal presidente Paolo Garimberti e dai consiglieri Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten) e un astenuto (Rodolfo De Laurentiis).
Si conclude così una vicenda che nelle ultime settimane aveva registrato diverse polemiche e divisioni nel Consiglio di amministrazione, oltre che lo stesso Ruffini rivolgersi alla magistratura del lavoro per ottenere il reintegro nel ruolo e nei compiti di direttore della terza rete (prima udienza il 29 aprile), perché la sua ricollocazione non era ancora avvenuta né tantomeno gli si profilavano incarichi da lui ritenuti altrettanto qualificati.
Intanto l'assemblea degli azionisti di Rai Way, la società del gruppo di viale Mazzini che gestisce la rete degli impianti di diffusione e trasmissione televisiva e radiofonica, ha approvato il bilancio relativo all'esercizio 2009. Il bilancio registra un utile netto di esercizio di 15 milioni di euro. Il fatturato è stato pari a 205.2 milioni (+5 per cento rispetto all'esercizio precedente), il margine operativo lordo a 65.2 milioni (+13.4 per cento) e il risultato operativo a 25.6 milioni (+12.2 per cento).
Il fatturato proveniente da rapporti commerciali con clienti terzi (esterni al gruppo Rai) è cresciuto a 38.9 milioni (+3.1 per cento rispetto al 2008), ed è pari al 19 per cento del fatturato totale. I risultati economici evidenziano un ulteriore miglioramento rispetto a quelli del già positivo esercizio 2008 (quando il fatturato era stato di 195.1 milioni, il MOL di 55.7, il risultato operativo di 21.5, l'utile netto di 12.1 milioni di euro più ulteriori 7.6 dovuti esclusivamente all'effetto del riallineamento dei valori civilistici e fiscali effettuato in quell'esercizio).
IL TESTO UFFICIALE DELLE DECISIONI NEL CDA RAI:
Il Consiglio di Amministrazione della Rai su proposta del Direttore Generale, Mauro Masi, ha approvato all’unanimità la costituzione della Struttura organizzativa e finanziaria “Rai per i 150 anni dell’Unità d’Italia”, affidandone la responsabilità a Giovanni Minoli. Nell’ambito di tale Struttura, che risponderà direttamente al Direttore Generale, Minoli avrà la diretta responsabilità dei format “La Storia siamo noi” e “ Dixit”.
Il Consiglio ha successivamente approvato a maggioranza la costituzione di tre nuove direzioni: Rai Premium (in cui confluiranno Rai 4 e Rai movie), Rai Ragazzi ( Rai Gulp e Rai Yoyo) e Rai 5.
Su proposta del Direttore Generale, il CdA ha inoltre nominato a maggioranza, Paolo Ruffini Direttore di Rai Premium e, a decorrere dal 27 maggio 2010, Direttore di Rai Educazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha infine preso atto dello schema del palinsesto estivo di tutti i canali Rai.
Il Direttore Generale, Mauro Masi, al termine della seduta consiliare ha espresso viva soddisfazione per il voto all’unanimità da parte del Consiglio di Amministrazione con il quale è stata costituita la struttura Rai che seguirà le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia affidandone la responsabilità a Giovanni Minoli: “Quello dei 150 anni dell’Unità d’Italia è un appuntamento storico, civile e sociale che richiede un grande impegno da parte della Rai. Abbiamo scelto di avvalerci della grande professionalità di Giovanni Minoli, da sempre uno dei punti forza della Rai, certi che sia la persona giusta per un incarico così importante nell’ottica del servizio pubblico radiotelevisivo. Sono altresì certo che Paolo Ruffini sarà in grado di raccogliere l’eredità di Giovanni Minoli arricchendo le strutture che saranno a lui affidate con nuovi contenuti e nuove idee. Voglio altresì sottolineare che le proposte approvate dal CdA, sia per Giovanni Minoli che per Paolo Ruffini, sono pienamente coerenti con le regole, con la tradizione e con la complessa governance aziendale”.