Digital-News.it Logo

Luttazzi: 'Ho detto no a Baudo che mi voleva con lui a Sanremo'

News inserita da: Giorgio Scorsone (Giosco)

Fonte: La Stampa

T
Televisione

Daniele LuttazziDaniele Luttazzi era un artista di rottura anche quando, nel 1978, cantava nel gruppo new wave Ze Endoten Control's. «Avevo creato la "musica neoplastica". Una serie di loop sonori, derivati da vecchi dischi di liscio deformati col calore». Due anni dopo Money for Dope è la volta di School is boring, acquistabile solo su www.danieleluttazzi.it e www.indiestore.com. Musiche e testi (in inglese) tutti suoi.

«Money for Dope» era «un musical elegìaco». E «School is boring»?
«Ogni canzone narra una vicenda amorosa con una ragazza diversa. A seconda del tipo di storia ho cambiato il tessuto sonoro, cercando un contrasto tra parole e musica».
 
L'Italia è invasa da cantanti romanzieri, lei incide dischi. Onnipotenza artistica?
«E' un'accusa provinciale. Per sentirmi autorizzato a fare dischi, mi sono bastati i complimenti dei musicisti quando hanno letto gli spartiti. In School is boring c'è l'orchestra d'archi che lavora con Ennio Morricone, un virtuoso come Stefano Di Battista e un duetto con Ada Montellanico di cui vado fiero».

Perché Internet?
«La discografia tradizionale è obsoleta. I più giovani scaricano il brano, non il disco. Ha ragione Vince Tempera: siamo tornati ai 45 giri. Con Internet abbatti i costi e hai una platea mondiale».
 
Lei è un comico pubblico, mentre i suoi dischi sono molto privati.
«Vero, nella mia carriera i due piani sono ben distinti. Con la satira emerge un lato del mio carattere, con la musica un altro. Convivono, ma sul palco non potrei mescolarli. Poteva farlo Gaber, ma la satira è altro. Non amo i comici che buttano là una canzone come un sorbetto».
 
Paolo Rossi porta a Sanremo un inedito di Rino Gaetano. Lei no?
«Ci ha pensato Pippo Baudo: mi ha proposto di presentare con lui il Festival. Ha detto alla mia ex manager che Luttazzi doveva rientrare in Rai "dalla Basilica di San Pietro", nel senso che lui è il Papa della Rai. Ho rifiutato perché non avrei potuto ironizzare sui cantanti (i discografici lo vietano), né toccare i temi cardine della satira: religione, sesso, politica, corpo. Mi piacciono le "sfide pop" di Elio e Paolo Rossi, ma non puoi ballare il tip tap su una palude».
 
Beppe Grillo si è lamentato dello special di Minoli. Lei gradirebbe?
«Inutile rispondere a un'eventualità impossibile. Mi basterebbe che RaiSat ritrasmettesse il mio Satyhcon. Mi hanno persino tolto dal sito Rai, è come se non avessi mai lavorato per loro. La dirigenza non mi vuole, Petruccioli ripete che sono troppo "coprolalico" dimenticando che la satira è di per sé coprolalia. In tv non c'è satira, solo sfottò».
 
Non crede che la sua epurazione, più che politica, sia religiosa?
«E' possibile. Giancarlo Leone, vicedirettore Rai, ha detto che nessuno si sta muovendo perché io torni in tv. Bene: Leone è stato nominato da Ratzinger "consulente per la comunicazione vaticana". Sono l'unico comico che in Italia parla di Chiesa, forse perché sono l'unico a conoscere la materia. Le religioni operano un plagio di massa, facendo coincidere reato e peccato. Il Vaticano condiziona la politica italiana su eutanasia e Pacs. Il governo, con i Dico, ha fatto una legge al ribasso insoddisfacente».
 
Fa parte dei delusi da Prodi? «La delusione è un sentimento facile che attiene al campo delle attese assolute. Chiaro che un governo di coalizione soddisfa mediamente tutti e pienamente nessuno. Nel mio ultimo spettacolo, Barracuda 2007, spiego che mi piace la finanziaria, non mi piacciono Mastella, i ritardi nella cancellazione delle leggi-vergogna e il rifinanziamento in Afghanistan. La sinistra si porta dietro contraddizioni dai tempi del Kosovo. Io conoscevo già D'Alema e Parisi: per questo non mi hanno deluso. Ma mi ricordo anche la squallida alternativa a Prodi».

E' vero che marcia sul ruolo di martire?
«In Italia, paradossalmente, se subisci un sopruso non te lo perdonano. Invitai Marco Travaglio nel 2001 perché mi sembrava doveroso parlare del passato di un uomo, Berlusconi, candidato Premier. Ho vinto tutte le cause perché l'intervista si basava su fatti certi, ma ho subito danni incalcolabili. Mi sono defilato, ma altri hanno creato la figura di "quello che fa la vittima". Mi danno dell'opportunista, ma io faccio le cose per passione. Ben sapendo che non conviene».

Andrea Scanzi
per "La Stampa"

📰 LE ULTIME NEWS 🖊️

📺 ULTIMI PALINSESTI 📝

✨ ARCHIVIO VIDEO 🎥 TRE CASUALI OGNI VOLTA! 🔄✨

  • Olimpiadi, Franco Bragagna attacca Sky: ''A Londra ci saremo anche noi!''
    Nel corso della diretta del Golden Gala di atletica leggera, meeting svoltosi a Roma lo scorso 31 maggio, il telecronista di Rai Sport, Franco Bragagna, ha puntualizzato che le Olimpiadi di Londra saranno trasmesse anche dalla Rai, rivolgendo alcune accuse a Sky e ai suoi giornalisti. Ecco la trascrizione integrale delle dichiarazioni di Bragagna: «Rai2 trasmetterà i Giochi Olimpici, perché siccome è stato fatto - io la chiamo la...
    S
    Sport
      sabato, 02 giugno 2012
  • Vasco, su Facebook la canzone bocciata a Sanremo
    Vasco Rossi pubblica su Facebook la canzone scritta insieme a Curreri per Patty Pravo, brano che avrebbe voluto portare al Festival di Sanremo. "Siamo stati bocciati alla selezione. Non è stata nemmeno ascoltata la canzone, la giuria aveva decretato che per quest'anno bastava Celentano" dice il Blasco sulla sua pagina parlandone come di una "notiziona. E ve la do io in anteprima". Poi conclude: "Bè... la canzone e la Divina... sopravViveranno". Ma prima cosa Vasco se la prende con Red Ronnie che ha pub...
    T
    Televisione
      sabato, 11 febbraio 2012
  • #EPCC - E poi c'e Cattelan - La hit di Ale e Ghali
    Grande ritorno per “E poi c’è Cattelan”, il late show della seconda serata di Sky Uno HD condotto da Alessandro Cattelan, che questa sera riparte con una nuova imperdibile edizione ricca di grandi ospiti che, accompagnati della musica degli Street Clerks, si prestano per i divertenti giochi in studio e le gag marchio di fabbrica del programma.  Il padrone di casa Alessandro Cattelan inaugurerà la nuova stagione accogliendo in studio il giovane re della trap italiana, Ghal...
    S
    Sky
      giovedì, 25 gennaio 2018