«L'eventuale applicazione del tetto previsto dalla Finanziaria» è scritto nella circolare «altererebbe il normale esplicarsi del 'confronto aziendale ponendo la società a prevalente partecipazione pubblica in una situazione di svantaggio alterando significativamente le regole del mercato della concorrenza».
Tutto era nato dal tetto posto dalla Finanziaria alle retribuzioni dei dirigenti pubblici esterni e dei consulenti di ministeri e società pubbliche non quotate, com'è di fatto la Rai. Retribuzioni che, per la manovra, non possono essere superiori a quella del primo presidente della Corte di Cassazione, circa 272 mila euro annui.
Di fatto l'applicazione della norma, che rischiava di bloccare il festival. Nicolais ha riconosciuto che dal tetto ai compensi va esclusa la Rai, che deve misurarsi sul mercato con le regole della concorrenza.
Il Codacons e l'Associazione degli Utenti radiotv però, faranno ricorso al Tar del Lazio «per bloccare la manifestazione. «Chiediamo unincontro al direttore generale Rai Cappon» dice il presidente Codacons, Rienzi «per avere garanzie che le spese assurde e inutili del Festival non gravino sugli utenti».
Intanto la polizia postale di Imperia indaga, dopo che sul sito Emule è già disponibile Napoleone azzurro del gruppo Grandi Animali Marini, che partecipa nella sezione Giovani (il testo è identico ma il brano scaricabile da Emule s'intitola Mille pìccoli cavalli).
«Siamo orientati a non escludere la canzone» spiega il capostruttura della Rai Giampiero Raveggi «Siamo in contatto con la casa discografica e col nostro ufficio legale, e attendiamo le prove da parte dei ragazzi, della loro estraneità all'iniziativa. Se sono stati turlupinati, a maggior ragione, devono restare in gara. Dai primi accertamenti risulta che il pezzo consista in un provino molto grezzo, che può essere stato lasciato come promo in varie case discografiche e che qualcuno può aver messo in rete, con tutta probabilità senza il consenso del gruppo. Comunque, per il prossimo regolamento, ci riserviamo di tenere presente le grandi evoluzioni tecnologiche che la fruizione della musica sta subendo».