Avanza il negoziato per un'alleanza commerciale tra Orange e Canal+, pay tv controllata da Vivendi, guidata da Vincent Bollore'. Lo scrive la Stampa riportando Les Echos ricordando che lo aveva detto chiaro e tondo a dicembre Stephane Richard, a.d. di Orange, il principale operatore telefonico francese (lo Stato ne e' ancora l'azionista di riferimento con il 23%):"Se Canal+ fosse in vendita, Orange sarebbe interessata".
Orange e Canal+ hanno un nemico comune: Sfr, il secondo operatore di telefonia mobile di Francia, proprieta' del magnate franco-israeliano Patrick Drahi. Alla fine del 2015 era riuscito a strappare a Canal+ i diritti per la trasmissione in Francia delle partite della Premier League per 3 stagioni consecutive. Drahi punterebbe adesso ai diritti per la Champions League (da negoziare i prossimi mesi) e, nel 2019, a quelli della Ligue 1 francese, oltre che, prima dell'estate, sulla Formula 1, oggi di Canal+.
Insomma, Drahi scommette sulla disponibilita' dei contenuti, nuova frontiera della competitivita' della telefonia mobile e ha anche iniziato a finanziare film e fiction. Tanto "entusiasmo" fa paura a Canal+, sempre piu' minacciata in una fase in cui perde rapidamente abbonati in Francia. E fa paura a Orange, che si ritrova con un'offerta meno interessante per la sua clientela. L'operatore telefonico e' attualmente il primo distributore di Canal+ e potrebbe rafforzare l'alleanza.
"Abbiamo discussioni avanzate con la pay tv sulle prossime gare relative ai diritti su eventi sportivi - ha detto una fonte vicina ai vertici di Orange a Les Echos - vogliamo aiutarli, anche finanziariamente".
E gia' si discute pure della possibilita' di creare una societa' comune commerciale, controllata in maggioranza di Orange. Non solo: sullo sfondo resta la possibilita' di uno scambio azionario fra Orange e Vivendi, che potrebbe avere implicazioni, almeno indirette, in Italia, dato che la media company francese detiene il 24,1% di Telecom Italia. Per gli analisti quest'alleanza potrebbe aiutare Bollore' a uscire dall'impasse su Mediaset. Ma fino agli inizi di maggio (il ballottaggio delle presidenziali) di un'entrata di Bollore' nel capitale di Orange non se ne parla proprio: Francois Hollande non lo permetterebbe mai. Dopo, invece, tutto e' possibile.