Incentivi fiscali soltanto ai televisori con sintonizzatori digitali evoluti, cioé in grado di gestire i servizi interattivi: e' la richiesta di DGTVi - l'associazione che riunisce Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, DFree-Sportitalia e tutte le emittenti locali - in vista del decreto con cui il ministero delle Comunicazioni definira' le caratteristiche minime degli apparecchi per comprare i quali si potra' godere della detraibilita' fiscale prevista dalla Finanziaria.
Mentre la Commissione Ue boccia gli incentivi concessi dal governo Berlusconi nel 2004 e nel 2005 ai soli decoder per il digitale terrestre, DGTVi apre un altro fronte e chiede al ministero che 'verifichi con la Commissione europea le caratteristiche minime che devono avere gli apparecchi', per evitare - spiega in una nota - di finanziare televisori destinati ad essere rapidamente superati dall'evoluzione tecnologica e persino piu' poveri di prestazioni e servizi di quelli gia' attualmente presenti'.
Fermo restando 'il principio della neutralita' tecnologica, che non consente di discriminare tra ricevitori terrestri o satellitari', i televisori integrati - secondo l'associazione - dovranno garantire prestazioni interattive (come il televideo, la guida ai programmi, l'accesso condizionato cioe' a pagamento). 'L'assenza di questi requisiti minimi - conclude la nota - si tradurrebbe in uno sperpero di denaro pubblico, in una beffa per i consumatori e in un iniquo vantaggio per l'operatore televisivo satellitare a pagamento, che ha scelto un modello proprietario e non interoperabile'.