Nella cornice dello studio 10 super tecnologico nella sede di Sky Italia ospitato al centro di produzione televisiva di Milano Santa Giulia, Sky TG24 ha presentato questa mattina i piani e il palinsesto per la prossima stagione della all news diretta da Giuseppe De Bellis.
Sky TG24 si prepara ad offrire continuità e alcune interessanti novità nel panorama dell'informazione televisiva italiana. Un traguardo significativo è stato il riconoscimento nel report annuale del Reuters Institute e dell'Università di Oxford, che ha confermato Sky TG24 come una delle testate più autorevoli e fidate, soprattutto tra gli under 35. Questo successo motiva ulteriormente l'emittente a sviluppare format innovativi per attrarre anche un pubblico giovane.
«Viviamo in un’epoca complessa, in cui le continue trasformazioni rendono sempre più centrale il ruolo dell’informazione - ha dichiarato Andrea Duilio amministratore delegato di Sky Italia - Per questo sono convinto che un giornalismo che separa i fatti dalle opinioni, puntando su competenza, idee, ricerca, innovazione e tecnologia, sia indispensabile. Sono molto orgoglioso del lavoro che Giuseppe De Bellis e tutta la redazione fanno ogni giorno e che va esattamente in questa direzione. Anche per la prossima stagione Sky TG24 ha in serbo diverse novità - tra nuovi linguaggi e formati - e continuerà a raccontare i fatti con il rigore e la passione che da sempre lo contraddistinguono.»
Tra le novità più attese, spicca il programma "Materia Grigia", condotto da Fabio Vitale, che si propone di portare il confronto delle idee al di fuori della sfera politica, offrendo al pubblico la possibilità di partecipare attivamente alle discussioni. Il programma del weekend "Sky TG25", condotto da Alessio Viola, approfondirà notizie di rilevanza che potrebbero essere passate inosservate durante la settimana. Un punto di rammarico è stato l'assenza di un confronto pre-elettorale televisivo, ritenuto dannoso per la democrazia. Per risolvere questa lacuna, Sky TG24 propone un'alleanza tra editori televisivi per garantire confronti elettorali regolari e ben organizzati.
Sky TG24 continuerà inoltre con il progetto "Live In", che porta l'informazione direttamente sul territorio, e collaborerà nuovamente con Pablo Trincia per produrre podcast e docuserie su casi rilevanti. L'emittente si impegna anche a approfondire l'intelligenza artificiale, sia attraverso programmi dedicati che integrando questo tema nei notiziari quotidiani. La fiducia del pubblico giovane è in significativa crescita, merito della presenza attiva di Sky TG24 sulle piattaforme digitali e social, e dell'adattamento del linguaggio e dei temi trattati per attrarre questa fascia d'età.
Per quanto riguarda gli ascolti, il direttore ha rivelato che Sky TG24 mantiene una solida presenza in tre momenti chiave della giornata: la mattina presto, l'ora di pranzo e la prima serata. Nonostante la concorrenza con altri telegiornali, l'emittente continua ad attirare un pubblico fedele grazie anche alla sua forte presenza digitale, che ha permesso di raddoppiare la copertura quotidiana negli ultimi tre anni. Sebbene ci sia stata una riduzione complessiva del perimetro televisivo del 5%, l'informazione televisiva rimane un bene prezioso, con una robusta tenuta del comparto informativo in TV.
Riguardo alle fake news, Sky TG24 adotta una strategia di rallentamento per garantire l'accuratezza delle informazioni, preferendo la precisione alla velocità. Questo approccio ha salvaguardato l'emittente da errori e ha consolidato la sua reputazione di fonte affidabile.
Sulla crisi climatica, il direttore ha sottolineato l'impegno continuo di Sky TG24 nel trattare questo tema come una priorità costante della sua programmazione, equiparando l'importanza delle notizie climatiche a quelle di cronaca o politica. Infine, ha risposto alle critiche riguardanti un presunto eccesso di politica corretta, affermando che Sky TG24 è rispettosa di tutte le notizie rilevanti, senza timore di essere percepita come tale.
Articolo di Simone Rossi
per "Digital-News.it"
(twitter: @simone__rossi)
Come è stato l'anno per SkyTG24 e per l'informazione in generale?
«In realtà, la stagione di Sky TG24 non finisce mai perché siamo costantemente in onda, costantemente online; è sempre tutto un ciclo continuo, quindi è un grande sforzo ma è anche un grandissimo piacere raccontare il mondo che cambia. Lo diciamo spesso ma l'abbiamo visto quanto il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi e noi abbiamo il piacere, oltre che il dovere, di raccontarlo ovunque, in qualunque condizione. È stato un anno rilevante, come tutti gli ultimi anni, perché sono anni in cui l'informazione è necessaria, visto che stanno accadendo cose che per tanti anni avevamo un po' dimenticato: dalle guerre, innanzitutto, e non ci dimentichiamo un biennio di pandemia che ha preceduto i due grandi casi internazionali. Siamo nel pieno di tante altre trasformazioni e, secondo me, l'informazione svolge un ruolo decisivo, non soltanto noi di Sky TG24 ma evidentemente tutti coloro che fanno informazione in questo Paese, in Europa e nel mondo. È un momento complicato per chi fa informazione perché viviamo in un contesto di così profonda trasformazione, una così rapida trasformazione; la velocità è un elemento decisivo di quest'epoca. Essere accurati, approfonditi, come noi cerchiamo di essere da 21 anni, questo resta e resterà ancora il nostro punto di forza; è uno sforzo continuo, ma è anche la ragione per cui Sky TG24 esiste e continuerà a esistere.»
Come sarà la prossima stagione per Sky TG24, dato l'impegno costante nel rinnovarsi e innovarsi?
«Sarà una stagione di grande continuità ma anche di alcune novità, che parte da un dato secondo me fondamentale, che per noi ha un valore enorme: qualche giorno fa è stato divulgato l'annuale report che il Reuters Institute e l'Università di Oxford pubblicano ogni anno sull'autorevolezza e la fiducia che il pubblico ha nei confronti delle testate giornalistiche. Sky TG24 si conferma ancora al top di questa classifica, subito dietro l'ANSA nel ranking generale ma soprattutto, per noi, quest'anno la cosa più importante è che nel gruppo anagrafico degli under 35, Sky TG24 è la testata più autorevole e che riscuote più fiducia. Questo ci dà una grande fiducia nel futuro, che è fondato non solo sul nostro lavoro ma soprattutto sul nostro pubblico. Evidentemente, il pubblico giovane è per noi estremamente importante, quindi guardiamo anche per la prossima stagione a dei format che possano essere interessanti per tutti e in particolare anche per un pubblico più giovane, che ha una crescente confidenza col mondo dell'informazione nel tempo. Con loro vogliamo instaurare un rapporto sempre più profondo; siamo pieni di idee e di novità.»
Possiamo avere delle anticipazioni?
«Come sapete, da anni abbiamo deciso di essere e siamo riconosciuti come la casa del Confronto. Una delle nuove sfide che affronteremo nella prossima stagione sarà portare quest'idea del confronto, faccia a faccia, delle idee in una dimensione diversa, in una dinamica simile a quella spesso attribuita soltanto alla politica. Vogliamo portarlo fuori dalla politica, ascoltare opinioni diverse, molto rilevanti, molto profonde e farlo con le stesse regole che vogliamo imporre al confronto politico. Il format si chiamerà "Materia Grigia" e vedrà due interlocutori moderati da Fabio Vitale con regole come tempi contingentati, diritto di replica, un rigore assoluto senza interruzioni e senza risse. Si confronteranno su temi con la possibilità per voi del pubblico di valutare subito dopo la fine del confronto le cose più importanti emerse. L'idea è anche quella di provare ad avvicinare poli opposti, in modo che il bianco e il nero possano incontrarsi in un confronto che deve essere sempre proficuo e possibilmente portare a una sintesi efficace, evitando una polarizzazione costante, sempre più diffusa ovunque. Alla fine, tutto diventa politico in qualche modo, ma il programma non è un dibattito politico stretto. Non si tratta di due opinioni politiche diverse, bensì di opinioni su temi di rilevanza sociale come il fine vita, i diritti, il fenomeno delle baby gang o altri casi importanti per la nostra vita quotidiana. Spesso, questi fenomeni hanno interpretazioni politiche o conseguenze politiche, e noi vogliamo approfondirli per portare tracce più strutturate per affrontarli poi a livello legislativo.»
Il Confronto politico ha fatto l'identità di SkyTG24 ma quello prima delle ultime elezioni europee non c'è stato.
«Sono assolutamente d'accordo sul fatto che a pagare le conseguenze dell'assenza di un confronto pre-elettorale siano stati i cittadini e forse il fatto che ci sia stata un'affluenza sempre decrescente è anche sintomo del fatto che ci sia una distanza. Le televisioni e in generale chi fa informazione potrebbero aiutare a colmare questa distanza e quindi sono personalmente rammaricato di non averlo potuto ospitare. Noi di Sky TG24, durante la conferenza stampa di fine anno 2023 della Presidente Meloni, abbiamo fatto la domanda se fosse stata disponibile a un confronto pubblico televisivo con Elly Schlein ed è stato il primo momento in cui ufficialmente, diciamo in maniera plateale, c'è stata la richiesta di un confronto e l'accettazione dello stesso. Questa accettazione poi, per ragioni che conoscete benissimo, non si è trasformata in realtà. Ci sono state tante possibilità, ma alla fine nessuno, né noi che abbiamo insistito fino all'ultimo giorno per farlo, sia nel formato uno contro uno, sia nel formato preferito dalle regole dell'Agcom, come quello con più leader, siamo riusciti ad organizzarlo. Nonostante l'adesione della gran parte, della stragrande maggioranza dei leader politici, non siamo riusciti ad organizzarlo con la totalità dei leader coinvolti nel quadro delle regole previste. Non ci sono riusciti neanche le altre tv. È un peccato per il nostro paese, un peccato per la nostra democrazia; è un elemento sul quale fare una riflessione profonda perché i cittadini abbiano il diritto di informarsi in maniera onesta, proficua, per esercitare il loro diritto democratico e la loro piena libertà di esprimere il voto in totale coscienza. Credo che questo sia estremamente utile. Secondo me si possono fare delle cose, si devono fare delle cose. Noi vogliamo assolutamente provare a diventare alfieri della possibilità che questo Paese abbia, in maniera definitiva, continua e senza discussioni di volta in volta in ogni tornata elettorale, un confronto...»
Avete delle proposte sul tema?
«Finiamola con l'idea che ogni anno negoziamo su come procedere. Proporremo a tutti gli editori televisivi, in particolare, un'idea di alleanza, una joint venture di fatto, in cui tutti si uniscano all'interno delle regole dell'Agcom. Porteremo all'Agcom un format condiviso, con una rotazione tra i principali broadcaster che fanno informazione in Italia (Rai, Mediaset, La7, Sky TG24), organizzando due confronti per ogni tornata elettorale, esattamente come avviene negli Stati Uniti. Là c'è già stato un confronto, ce ne sarà un altro; ci sono stati due confronti nelle recenti elezioni britanniche, uno dei quali ospitato da Sky News. Avremo due confronti organizzati di volta in volta da due broadcaster, e attualmente in Italia sono quattro i broadcaster che fanno informazione, quindi ognuno avrà diritto a organizzare un dibattito alternandosi, coinvolgendo gli altri nella preparazione del dibattito. Sky TG24 organizza uno, coinvolge gli altri, poi lo organizza La7 e così via, mantenendo le stesse regole e offrendo un'opportunità analoga a tutti. Credo che questo possa evitare l'alibi del "non sappiamo dove farlo", che accade ad ogni elezione. Noi continueremo a proporlo anche da soli se gli altri non saranno d'accordo, perché siamo convinti di avere il miglior format e la capacità riconosciuta nel tempo di farlo. Tuttavia, se gli altri broadcaster accettassero, avremmo una voce unica che metterebbe le spalle al muro alla politica, privandola dell'alibi di rifiutare il confronto. Spero di trovare consenso in questa proposta che presenterò ufficialmente a tutti, convinto che sia una necessità nazionale e che le coscienze di chi fa questo lavoro debbano reagire. Spero di ottenere numerose adesioni, ma se non sarà così, continueremo a tentare da soli. Credo sia cruciale, dopo due elezioni consecutive senza un reale confronto televisivo, che facciamo uno sforzo diverso per servire veramente i cittadini.»
Tra le novità un nuovo programma nel weekend che avrà un nome molto simile alla testata.
«Ci siamo dati un'ora in più, abbiamo esteso la settimana di almeno un'ora con un nuovo format chiamato Sky TG25. Sarà condotto da Alessio Viola durante il fine settimana. TG25 prende il nome dal fatto che TG24 rappresenta l'essenza di Sky TG24, con una programmazione continua per 24 ore. In questo caso, ci prendiamo la venticinquesima ora una volta a settimana per approfondire una o due notizie che sono sfuggite ai radar dell'informazione durante la settimana. Recuperiamo queste notizie perché crediamo che abbiano un valore, anche se sono state un po' trascurate. Quindi sarà una sorta di prolungamento per consentire a noi di Sky TG24, ma soprattutto al nostro pubblico, di esplorare ulteriormente qualcosa che riteniamo meriti attenzione, ma che è passato in secondo piano. Come ben sapete, il flusso delle notizie è sempre molto caotico. Noi cerchiamo di organizzarlo, come fanno tutti i colleghi qui presenti abituati a gestire l'informazione digitale, che ha un flusso continuo simile a quello della televisione. Tuttavia, ci sono molte cose che sfuggono e che riteniamo meritino un approfondimento maggiore. Ne approfittiamo quindi nel fine settimana per dedicarci a quest'ora aggiuntiva.»
Altro mega capitolo è quello delle elezioni americane
«Questo è un anno incredibile, con più della metà della popolazione mondiale che sarà stata o sarà chiamata alle urne. Abbiamo visto le elezioni europee, le elezioni in India con centinaia di milioni di persone coinvolte, la rilevanza delle elezioni nel Regno Unito e in Francia. Tuttavia, tutti aspettiamo con grande attesa il momento clou delle elezioni degli Stati Uniti, ancora oggi una grandissima democrazia nonostante le varie sfide affrontate. Le elezioni americane di quest'anno sono un momento decisivo per comprendere anche il futuro del mondo nei mesi a venire.»
Il quotidiano rimane sempre un elemento di grande importanza. Ci sono quindi delle novità anche nella programmazione delle 24 ore?
«Sky TG24 è e rimarrà sempre la casa delle notizie e del racconto del contesto in cui le notizie si sviluppano. Questo è il nostro pilastro fondamentale. Come avete visto nel reel mostrato prima, abbiamo incrementato gli approfondimenti nel corso degli anni e delle stagioni, perché puntiamo sempre a offrire contenuti approfonditi. Ciò che facciamo ogni giorno, per 365 giorni all'anno, oltre a quanto presente nel nostro palinsesto regolare, con i suoi approfondimenti quotidiani e settimanali, e le numerose rubriche, rimarrà il nostro punto di forza. Questo è rappresentato dai volti dei nostri colleghi, i quali conducono questi approfondimenti su una vasta gamma di argomenti, dalla politica - che è naturalmente di primaria importanza - agli affari internazionali, all'economia, alla salute, all'innovazione e alla tecnologia, oltre a tutte le altre tematiche che spiegano il contesto dietro ogni notizia su Sky TG24. In questo ambito, c'è un'evoluzione continua. All'inizio della nostra giornata, nel nostro "Buongiorno" quotidiano ai telespettatori, presenteremo una novità: Tonia Cartolano e Stefania Pinna si occuperanno di una delle edizioni più importanti insieme, che precederà il TG delle 20, rappresentando un momento fondamentale della nostra programmazione giornaliera. A mezzogiorno, avremo un notiziario cruciale per fare il punto sull'andamento della giornata, che raccoglierà l'eredità del mattino e guiderà verso il pomeriggio e la sera. Roberto Tallei, come hanno fatto Tonia e molti altri colleghi al mattino, sarà il volto di "Buongiorno", mentre Tonia e Stefania si occuperanno del tagliando a metà giornata.
E anche nel pomeriggio c'è una novità.
«Durante l'ora tra le 13 e le 14, il nostro programma che, se non erro, rappresenta due pilastri della programmazione di Sky TG24, insieme ai notiziari fin dall'inizio di Sky TG24 il 31 agosto 2003, sono l'appuntamento con l'economia e il pomeriggio di Sky TG24. Alcuni anni fa abbiamo rinominato questo ultimo come Timeline, ma rimane il pomeriggio di Sky TG24. Alessio Viola sarà il volto di Sky TG24, come già detto, mentre Monica Peruzzi condurrà Timeline.
Una certezza che si protrae da tempo ed è stata una grande idea rappresentata da TG24 Live In, che porta la diretta e il dibattito direttamente sul territorio.
«Sono ormai dodici le tappe di Live In, alcune ripetute in diverse città. Quest'anno, che sta per concludersi, abbiamo deciso di stabilire due location fisse per i nostri Live In, che sono parte di un progetto collegato chiamato Live Off. Questo rappresenta un'evoluzione di Live In in altre città. Quindi avremo due Live In, a Milano e a Roma. Il prossimo ottobre, ad esempio, avremo la cornice delle Corsie Sistine di Roma, per ribadire l'idea di portare questa tecnologia, sebbene molto complessa da gestire, in un contesto storico dove ogni dettaglio è vincolato e non si può spostare neanche un chiodo. È un compito molto complesso ma anche un privilegio che ci concediamo, sia un onere che un onore, poter utilizzare questa tecnologia in luoghi così iconici. Questo ci permette di continuare a fornire informazione mantenendo un alto standard, anche in luoghi diversi, sfruttando le competenze dei nostri colleghi e ospiti. Abbiamo calcolato che durante queste tappe abbiamo ospitato circa 350 ospiti, con oltre 2.500 persone presenti fisicamente. È uno sforzo enorme che ribadiamo con orgoglio. L'idea di essere sul campo, di incontrare il pubblico di persona, è stata il principio fondante di Live In. Abbiamo iniziato questo progetto durante uno dei due lockdown, quando non era possibile avere pubblico presente. Oggi, invece, siamo grati di poter finalmente incontrare il pubblico e crediamo che sia anche un nostro dovere portare l'informazione direttamente tra la gente.»
Confermata una collaborazione che già ha dato modo di vedere un risultato piuttosto proficuo
«La collaborazione è con Pablo Trincia, una partnership che ha portato a grandi successi nella scorsa stagione. Grazie alla produzione di Cora Media, abbiamo realizzato con Pablo alcuni straordinari casi di racconto multimediale. Partiamo sempre da un podcast, che è la grande arte di Pablo, ma uniamo anche la sua capacità televisiva, rafforzata dalla nostra esperienza nel settore televisivo. Nel caso del racconto della storia di Elisa Claps, devo dire che è stata una vera gemma nel panorama dell'informazione e dello storytelling giornalistico. Il progetto è un podcast e una docuserie, esattamente come "Dove nessuno guarda", prodotta da Sky TG24 e Sky Italia, realizzata da Cora con il fantastico team di Pablo. La docuserie andrà in onda su Sky TG24 e Sky Documentaries. Roberto Pisoni, che guida i canali di approfondimento di Sky, ha appoggiato i nostri progetti con Pablo. La prima docuserie è stata trasmessa su SkyCrime oltre che su Sky TG24, mentre questa sarà trasmessa su Sky Documentaries. La collaborazione con Pablo non si ferma qui. Dopo questo progetto in collaborazione con Cora, continueremo a lavorare insieme per altre iniziative. Con Pablo, invece, proseguiremo da soli e alla fine dell'anno torneremo a raccontare un cold case, seguendo il filone iniziato l'anno scorso con il caso di Elisa Claps. Quindi Pablo si unisce stabilmente a Sky TG24 e Sky Italia.»
Qual è il ruolo che Sky TG24 intende giocare nella prossima stagione televisiva riguardo all'intelligenza artificiale, sia attraverso nuovi programmi che tramite il telegiornale?
«L'anno scorso, quindi in questa stagione in corso, abbiamo fatto un enorme investimento editoriale. Credo che nessuna testata in Italia abbia dedicato tanto tempo ed energia al racconto della grande trasformazione che l'intelligenza artificiale porterà nelle nostre vite. Il programma condotto da Alberto Gioffre, "Progress", ogni settimana si occupa con costanza di intelligenza artificiale. Abbiamo prodotto numerosi contenuti durante la programmazione giornaliera e continueremo a farlo. Questo perché si tratta di un campo in continua evoluzione e vogliamo raccontare e approfondire ogni aspetto. Nel nostro racconto, naturalmente, i grandi protagonisti di questa rivoluzione includono figure come Sam Altman e i tech giants, portatori di continue novità e fonte di dibattiti che seguiamo attentamente. Approfondiremo questi temi nella nostra programmazione quotidiana e settimanale. Tornerà anche un nuovo ciclo di "Idee per il Dopo", un format che conduco io stesso, che in questa stagione ha esplorato l'aspetto etico dell'intelligenza artificiale e che affronterà nuovi temi in un ciclo di cinque puntate. Il tema specifico non è ancora stato deciso, dato che si tratta di un campo estremamente dinamico, ma continueremo a investire e ad esplorare nuove frontiere. È importante sottolineare che, sebbene qui stiamo parlando principalmente della televisione nel contesto della presentazione della stagione, Sky TG24 è presente anche con i suoi podcast, il sito web, l'app e sui social media. Sono molte le iniziative quotidiane che trovano spazio sulle piattaforme digitali, e continueremo a investire in queste aree. È evidente che il tema dell'intelligenza artificiale sarà al centro di questi sforzi, soprattutto su piattaforme dove il ruolo dell'IA è particolarmente rilevante.»
Come interpreta SkyTG24 il dato di Reuters riguardante il numeroso seguito dei giovani e cosa sta facendo in più per essere considerato affidabile da loro, nonostante la distrazione causata dai social e il minor interesse nelle news tradizionali?
«L'ho menzionato, ed è un dato fondamentale per me. Devo dire che quest'anno, quando ho visto quel numero, è stata probabilmente la giornata più bella dell'anno per me in qualità di direttore, perché è la consacrazione degli sforzi che abbiamo compiuto. Non esiste una ricetta universale per attrarre il pubblico in generale, e soprattutto i più giovani. Tuttavia, una delle strade che abbiamo intrapreso è stata quella di essere presenti sulle piattaforme digitali frequentate dai giovani. L'investimento editoriale che abbiamo fatto negli ultimi anni è cresciuto progressivamente, focalizzandoci in particolare sui social media o piattaforme che hanno un aspetto simile ai social. Questo approccio ha giocato un ruolo decisivo nel portare Sky TG24 in un contesto dove i giovani si trovano, cercando di convincerli che una testata giornalistica è affidabile indipendentemente dal mezzo con cui diffonde le informazioni. Successivamente, l'obiettivo è stato trasportarli nel contesto televisivo, il che è stata una sfida ambiziosa visto che molti giovani non utilizzano la televisione come principale fonte di informazione. Tuttavia, quest'anno abbiamo osservato oscillazioni molto interessanti nell'aumento della fiducia da parte dei giovani. Crediamo che continuare a essere presenti su queste piattaforme e adottare un linguaggio che rifletta un'evoluzione nella nostra comprensione dei temi importanti per le nuove generazioni sia fondamentale. Inoltre, stiamo aumentando gli sforzi nelle nostre redazioni per essere inclusivi, una scelta di valori fondamentale per Sky TG24. Questo include essere più vicini a coloro che sono distanti dal mezzo televisivo, in particolare le generazioni più giovani, adattando il nostro modo di raccontare le notizie per renderlo più rilevante e accessibile a tutti.»
Che cosa pensi direttore di quanto è successo in Rai con la mancata copertura delle elezioni francesi?
«Il fatto che le televisioni private svolgano un servizio pubblico è per me fondamentale. Noi al Sky TG24 sentiamo questa responsabilità profondamente. Pur essendo una testata di un'azienda privata, da quando siamo nati il 31 agosto del 2003, abbiamo sempre svolto e continuiamo a svolgere un ruolo pubblico significativo. Siamo orgogliosi di continuare a farlo, e questo è evidenziato dagli sforzi che mettiamo ogni giorno per assicurare che la nostra programmazione miri sempre all'interesse generale. Rispetto alle questioni che riguardano altre aziende televisive, è difficile per me commentare specificamente. Credo comunque che oltre a riaffermare il nostro impegno a fare dell'informazione un punto di forza di Sky e di tutta l'azienda, è chiaro che le polemiche recenti che vediamo sui giornali, sui social e nel panorama politico dimostrano quanto l'informazione sia ancora vitale in Italia. Tuttavia, è un peccato che spesso in Italia l'informazione e la politica siano così intimamente intrecciate, tanto che un dibattito legittimo su una scelta editoriale può trasformarsi facilmente in un dibattito politico che invece di chiarire, genera confusione e non porta mai a una soluzione condivisa.»
Nei giorni scorsi sono emersi dati di ascolto delle radio, sono tutte abbassate come ascolti per l'informazione televisiva, voi avete dei numeri sulla vostra edizione più vista, sulla vostra rubrica più vista ed eventualmente un confronto con gli anni passati?
«Abbiamo naturalmente tutti i dati a disposizione. Il nostro consumo quotidiano di informazione da parte del pubblico è rimasto abbastanza stabile per 18 anni, con picchi significativi durante i blocchi principali della giornata: al mattino presto, durante l'ora di pranzo e nella classica fascia serale delle 20, che sono i momenti di picco di ascolto consolidati nel tempo. Tuttavia, dal periodo del Covid in poi, abbiamo notato un cambiamento interessante: un aumento del consumo che inizia nel tardo pomeriggio e si estende fino alle edizioni serali dei TG alle 20. In questo momento c'è una competizione intensa con i principali telegiornali generalisti, dove Sky TG24 offre una proposta significativa che continua a attrarre un pubblico rilevante nonostante l'ampia gamma di alternative disponibili. Questi tre momenti rimangono cruciali, ma è evidente che le All News hanno il potenziale di attrarre pubblico lungo l'intera giornata, come è stabilito nel loro statuto. Questo valore è rimasto costante nel tempo e costituisce la base della nostra audience. Negli ultimi anni, c'è stata una trasformazione significativa nel panorama televisivo complessivo, con dati recenti che indicano una riduzione del perimetro televisivo complessivo intorno al 5%. Le notizie, tuttavia, rimangono un bene prezioso nell'informazione. Se guardiamo ai dati complessivi, vediamo una stabilità evidente nel consumo televisivo, con milioni di cittadini che continuano a utilizzare la televisione come principale fonte di informazione. Tuttavia, in un mondo in costante trasformazione, abbiamo deciso di ampliare la nostra offerta digitale, che in soli tre anni ha permesso di raddoppiare la nostra audience quotidiana, combinando il nostro contenuto televisivo con il mondo digitale. Noi di Sky TG24 competiamo esclusivamente con altri TG All News, in quanto offriamo un'esperienza differente rispetto ai telegiornali generalisti tradizionali. Attualmente, siamo in una posizione di leadership tra i tre canali italiani che fanno informazione H24, insieme a RaiNews e TgCom, di cui siamo molto orgogliosi. Il biennio 2020-2021 è stato caratterizzato da un'enorme richiesta di informazione a causa della pandemia di Covid-19, che ha visto il pubblico desideroso di notizie e spesso confinato in casa. Il 2022 ha segnato una stabilizzazione, mentre il conflitto in Ucraina ha portato nuovi picchi di audience nel 2023. Nel 2024, confermiamo questa stabilizzazione delle audience, con share che variano solo di pochi decimali percentuali giorno per giorno, influenzate dalle dinamiche degli eventi. Ancora oggi, eventi come le elezioni francesi hanno generato un forte interesse pubblico, con un'immediata risposta da parte delle All News. Questo contrasta con le difficoltà che i telegiornali generalisti possono incontrare nel fornire notizie tempestive, essendo già state trattate da noi, Rai News e TG Com. Nel complesso, vediamo una grande stabilità nelle nostre audience televisive, mentre si assiste a un notevole ampliamento dell'audience al di fuori della tradizionale televisione, indicando che ci sono ancora ampie opportunità da esplorare.»
Considerando il crescente fenomeno delle fake news, quali misure adotterete per garantire l'accuratezza e l'affidabilità delle vostre notizie?
«La battaglia contro le fake news è un impegno che Sky TG24 porta avanti da molti anni con continuità. Non credo ci sia una ricetta infallibile per evitare il rischio di incappare in fake news, ma ritengo che per chi fa informazione rapida come noi ci sia un dovere crescente di procedere con cautela. Nel corso degli anni, abbiamo imparato che rallentare è spesso la strategia migliore per evitare di cadere vittime di notizie falsificate, ben costruite dai produttori di fake news. Essere veloci rimane un valore importante per un'All News come la nostra, ma credo che oggi la precisione abbia un valore ancora maggiore. Da qualche tempo abbiamo deciso di non gareggiare esclusivamente per essere i primi a pubblicare una notizia. Se riusciamo a essere rapidi, è positivo, e se riusciamo ad avere l'esclusiva, ancora meglio. L'esclusività, infatti, può superare in valore la semplice velocità. Questo principio non è nuovo per i colleghi giornalisti, ognuno dei quali aspira a dare una notizia in esclusiva. Per quanto riguarda le notizie che si trovano nell'immensa quantità di informazioni quotidiane, abbiamo scelto di prendere un attimo in più per verificare la veridicità delle informazioni prima di pubblicarle. Questo comporta il rischio di arrivare secondi sulla storia, ma preferiamo guadagnare la medaglia d'argento nella corsa alla velocità piuttosto che compromettere l'accuratezza. Questa strategia ci ha finora preservato da errori che potremmo aver commesso, come è capitato ad altri. Questa evoluzione è quasi naturale per chi è impegnato nell'informazione e ritengo che sia essenziale per mantenere la fiducia del nostro pubblico e rispettare gli standard professionali. I numeri della Reuters Institute, che sono importanti per noi, dimostrano quanto sia cruciale questo approccio nella nostra pratica giornalistica moderna.»
In che modo SkyTG24 sensibilizza o sensibilizzerà sul tema della crisi climatica con la programmazione e i servizi.
«Il modo in cui Sky TG24 affronta la crisi climatica rappresenta un impegno continuo e consolidato nel seguire questo tema cruciale. Da anni, abbiamo stabilito che non esiste un'alternativa credibile al fatto che ci troviamo in una crisi climatica severa. Questo è stato un principio costante nella nostra programmazione, guidato anche dall'esperienza e dal lavoro di Daniele Moretti, il nostro vice direttore che si occupa di questo argomento da molto tempo. La climate crisis non è più trattata come un tema isolato o un semplice approfondimento occasionale. È diventata parte integrante del nostro racconto giornalistico quotidiano. Ogni volta che emerge una notizia o un potenziale sviluppo relativo all'emergenza climatica, lo trattiamo con lo stesso rigore e l'attenzione dedicati a una cronaca di attualità o a una polemica politica. Questo approccio non solo mira a informare il pubblico su un tema vitale per il nostro pianeta, ma anche a evidenziare l'importanza di una copertura giornalistica continua e responsabile su questioni che influenzano profondamente il nostro presente e il nostro futuro collettivo.»
Non avete mai temuto di essere troppo politicamente corretti?
«Non saprei nemmeno qual è la definizione di politicamente corretto nel modo in cui trattiamo noi questi temi. Noi ci occupiamo di notizie e raccontiamo le notizie che hanno una rilevanza generale, quindi è ovvio che facciamo anche approfondimenti, facciamo dei commenti, ma non abbiamo mai un atteggiamento, diciamo così, da professori o da saccenti divulgatori che vogliono per forza introdurre o inculcare nella testa di qualcuno un concetto che è un po' al di fuori dell'atteggiamento di chi fa il politicamente corretto o come abbiamo imparato a definirlo. Siamo sicuramente rispettosi, questo sì, rispettosi di tutto, anche del linguaggio. Se questo significa essere politicamente corretti, allora lo rivendico. Ma no, è un timore che non abbiamo mai avuto. Io credo che le notizie che riguardano l'ambiente, i diritti delle comunità LGBTQ+, o i diritti di coloro che non appartengono a queste comunità, siano interessanti, perché spesso sono notizie rilevanti. Quindi, ogni volta che c'è una notizia, secondo me, abbiamo il dovere di esserci. Se quella notizia porta a un approfondimento, facciamo con altrettanto dovere un approfondimento. Quindi questo timore non l'abbiamo mai avuto. E allo stesso tempo dico, no, non abbiamo mai pensato di fare un approfondimento verticale perché sarebbe paradossalmente esclusivo. Cioè, se si vuole essere inclusivi, bisogna provare ad armonizzare il racconto di queste istanze all'interno di una programmazione più ampia, non dedicare una riserva a chi, appunto, appartiene a questa comunità.»