«Sappiamo perfettamente che il mondo degli affari ha le sue dure regole, che la legge del mercato può essere spietata. Ma sempre di regole e di leggi si tratta. Tutt'altra cosa è il capitalismo cannibalesco» che «prospera grazie alla distruzione di ricchezza altrui, costruisce il proprio successo sull'altrui rovina. È come una metastasi che si nutre della parte sana del corpo».
In questi termini, la presidente di Mediaset, Marina Berlusconi, parla - in un duro intervento sul Corriere della Sera - dell'«incredibile voltafaccia di Vincent Bolloré e di Vivendi», «una vicenda - scrive - a tal punto grave, che risulta difficile se non impossibile ricordare precedenti analoghi». Ovviamente, afferma, «quando fa il suo mestiere, la finanza è un supporto prezioso», «è la finanza malata a seguire altre logiche, la finanza dei raider, abituati a scalare società per prosciugarne le casse, a lanciarsi in spericolate speculazioni dove il denaro è virtuale ma i guasti terribilmente reali».
«Da queste logiche - prosegue - la mia famiglia ha sempre voluto restare rigorosamente lontana. Noi siamo imprenditori. Ed essere imprenditori significa alcune cose ben precise»: «rispettare le regole, attenersi alle norme. Ma significa anche non venir mai meno a quella che è, e se qualcuno trova il tutto retorico e ne dovremo fare una ragione, l'etica di un sistema economico sano e del mercato».