Il messaggio cruciale è stato recentemente trasmesso ai clienti che utilizzano servizi di pirateria dei contenuti video. A partire dal 1° ottobre, entrerà in vigore un'imponente iniziativa promossa dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che imporrà l'utilizzo obbligatorio di una Virtual Private Network (VPN). Questo comunicato è stato indirizzato a un utente di uno di questi servizi, sottolineando che la pirateria audiovisiva è ormai una questione gestita da professionisti.
Il Sole 24 Ore ha etichettato questa problematica come un "cancro" con devastanti conseguenze per l'industria dell'audiovisivo in Italia. Anualmente, si stima che comporti perdite economiche pari a 1,7 miliardi di euro e la scomparsa di 10.000 posti di lavoro. Questo fenomeno si è ulteriormente aggravato a causa dell'evoluzione della pirateria verso forme sempre più sofisticate, con particolare impatto nei settori del calcio e dello sport, ma non risparmiando l'intero comparto dell'audiovisivo.
Recentemente, è stato organizzato un importante workshop dal titolo "Tempestività, Tecnologia e Collaborazione," promosso dalla Federazione per la tutela delle industrie dei contenuti audiovisivi e multimediali (Fapav) in collaborazione con Studio Previti e Luiss Business School. Questo incontro ha fornito un'opportunità per esaminare le misure introdotte a seguito dell'entrata in vigore, all'inizio di agosto, della legge 93/2023 e del nuovo regolamento Agcom, entrambi progettati per affrontare il fenomeno della pirateria in modo più deciso.
Il 26 luglio, l'Autorità Agcom ha approvato un nuovo Regolamento operativo, complementare alla legge, conferendo all'organismo notevoli poteri d'intervento. L'Autorità è ora autorizzata a richiedere alle società di telecomunicazioni di oscurare i siti web segnalati in soli 30 minuti, a seguito di segnalazioni da parte dei detentori dei diritti, tra cui aziende come DAZN, Sky o la Lega Serie A. Inoltre, sono state introdotte sanzioni più severe, con una pena detentiva fino a 3 anni per chi trasmette illegalmente e sanzioni pecuniarie fino a 5.000 euro per chi fruisce di contenuti piratati.
Al fine di garantire l'efficacia di queste misure, è necessaria un'unica piattaforma tecnologica dedicata. La Lega Serie A ha messo a disposizione la propria piattaforma, che è pronta per essere attivata una volta ottenuta l'approvazione finale. Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom, ha enfatizzato l'importanza di avviare questa piattaforma, possibilmente in forma sperimentale, a partire dal mese di novembre, con un'iniziale focalizzazione sulla Serie A.
Un aspetto cruciale di questa nuova normativa è l'adozione di una piattaforma dedicata, completamente di proprietà dell'Agcom. Questo sistema rende il processo di gestione degli ordini di blocco molto più efficiente, consentendo ai detentori dei diritti di richiedere l'intervento dell'autorità amministrativa. I tempi di blocco sono ridotti al massimo a 30 minuti, e le segnalazioni sono gestite attraverso una piattaforma specifica. È stato anche istituito un processo semplificato per i ricorsi, basato su ricorsi "quadro" e comunicazioni dirette tramite la piattaforma.
In conclusione, queste misure rappresentano un passo significativo nella lotta alla pirateria audiovisiva in Italia e richiedono un cambiamento culturale fondamentale per affrontare questa sfida in modo più efficace. Una campagna di sensibilizzazione è prevista per aumentare la consapevolezza riguardo alle conseguenze della diffusione illecita di contenuti protetti dal diritto d'autore. Laura Aria, Commissaria Agcom, ha sottolineato i progressi compiuti rispetto alla reazione iniziale al regolamento Agcom del passato, evidenziando gli sforzi profusi per combattere la pirateria online