Arriva la riforma delle televendite, mentre gli annunci di autopromozione verranno equiparati alla pubblicità, anche se solo per quanto riguarda i limiti di posizionamento e non per quelli di affollamento.
Le televendite sono state suddivise in due categorie: gli «spot di televendita» della durata massima di quasi 11 minuti, che saranno conteggiati come gli altri spot pubblicitari ai fini dell'affollamento, e le «finestre di televendita» di almeno un quarto d'ora, che non saranno incluse nei limiti di affollamento del resto della pubblicità ma potranno sforare il tetto ora consentito (1 ora e 12 minuti) e arrivare al massimo a tre ore al giorno.
Le novità sono contenute in uno schema di provvedimento predisposto dal ministro delle politiche europee, Emma Bonino, che modifica il Testo unico sulla radiotv (dlgs n. 177/2005) e contiene un'ulteriore serie di misure «omnibus» volte a incidere su tutti quei settori normativi sottoposti dalla Commissione di Bruxelles ad altrettante procedure di infrazione.
Dall'attività svolta dalle agenzie specializzate nel recupero stragiudiziale dei crediti, alle norme antinquinamento sugli scarichi industriali e le discariche di rifiuti pericolosi, passando per la tutela del lavoro e la concessione di contributi e agevolazioni alle imprese artigiane.
La bozza di articolato di cui non viene peraltro specificata in epigrafe la natura (dlgs, decreto legge, disegno di legge?) sarà sottoposta mercoledì prossimo all'esame del pre-consiglio dei ministri. Il ventaglio dei settori interessati è comunque ampio. Tutte le modifiche, si legge nella relazione illustrativa, rispondono a un'unica finalità, quella di adeguare le disposizioni vigenti ai rilievi di incompatibilità mossi in sede Ue.
Peraltro, in ambito televisivo, vengono previste sanzioni da capogiro che potranno arrivare fino a 258 mila euro per le emittenti private non a norma con le regole fissate dalla direttiva Uè «televisione senza frontiere» (n. 97/36/Ce) e mai applicate nell'ordinamento di diritto interno.
Televendite. Il format attuale (trasmissioni pubblicitarie fiume della durata minima di tre minuti per poco più di un'ora al giorno) sarà sostituito tassativamente da due tipologie. Gli spot di televendita (non più di 10 minuti e 48 secondi) da includere nella soglia massima giornaliera consentita e le finestre (almeno 15 minuti) che andranno ad aggiungersi al plafond di affollamento per un massimo di tre ore giornaliere. Bando, pertanto, alla messa in onda di programmi compresi tra il limite massimo dello spot e quello minimo della finestra. Sotto un'unica spada di Damocle per le emittenti che trasgrediscono. Una multa da 258.229 euro (attualmente 51.646) senza possibilità di sconto.
Il provvedimento inasprisce, infatti, l'apparato sanzionatorio vigente abrogando, da un lato, la possibilità di ricorrere al pagamento in misura ridotta (60% in meno della pena edittale) e alzando alla stessa soglia anche le pene pecuniarie destinate a colpire violazioni in materia di tutela dei minori, propaganda dei servizi audiotex e videotex, sponsorizzazioni tv e protezione dei prodotti audiovisivi europei e indipendenti.
Autopromozione. Gli annunci di autopromozione che gli editori tv mandano in onda per promuovere i propri programmi o i prodotti collaterali saranno equiparati alla pubblicità, anche se non rientreranno nei limiti di affollamento previsti dal Testo unico sulla tv. Dovranno però rispettare le disposizioni sul posizionamento fissate dalla direttiva Ue (per esempio nell'interruzione dei film) per gli spot televisivi.
Marco Gasparini
per "Italia Oggi"
