L'Italia è stato il paese pioniere dell'Iptv con Fastweb che ha introdotto nel 2001 il servizio di trasmissione di contenuti televisivi via Internet, grazie al cablaggio in fibra ottica, e che possono essere visti nel televisore di casa. Lo ricorda con orgoglio Fabio Violante, docente del Politecnico di Milano, e amministratore delegato di Neptuni, una societàimpegnata nell'ottimizzazione del servizio Intenet-Tv (Iptv).
Nonostante siano passati diversi anni, sei per la precisione, ammette però Violante, sono ancora sporadici gli utilizzi dell'Iptv nel campo della formazione, e questo per diverse ragioni: «Prima di tutto l'ancora bassa penetrazione di questo servizio fa sì che i contenuti prescelti siano solo quelli di elevato appeal, come i film, e poi vi sono ancora molti docenti convinti che la qualitàdella didattica non possa prescindere dall'aula».
Eppure, secondo Violante, la piattaforma Intemet-Tv offre un notevole potenziale per i corsi a distanza, in quanto, oltre ad assicurare tutti i vantaggi dell'e-learning (visione quando si vuole, possibilitàdi pause e ripetizioni, interattività, autoverifica), ne permette l'utilizzo ad una platea maggiore, essendo logicamente più numerosi i possessori di televisioni rispetto a quelli di computer.
Che vi sia un potenziale mercato, anche se non elevato, per la formazione on line, è confermato da Telecom Italia, che nel 2006 ha lanciato il servizio di Iptv «Alice home tv». Infatti, una ricerca condotta nel 2006 ha evidenziato come il 5 per cento degli intervistati dichiarasse di essere molto interessato ad utilizzare corsi on line, mentre un altro 21 per cento si mostrava abbastanza interessato. Non sono certo le stesse percentuali che si registrano per i contenuti classici, ed è per questo motivo che in questa prima fase siano stati prescelti film (il video on demand riguarda migliaia di film) e canali tv (diverse decine).
«Per il momento — ammette Mario Gelmini, responsabile marketing di Telecom Italia per fonia e servizi broad band — non pensiamo di proporre corsi on line, ma siamo pronti a valutare progetti per ritagliare sulla piattaforma Iptv una rete dedicata, per esempio, ad una universitàed ai suoi studenti». D'altronde, sottolinea Gelmini, l'Iptv consente una definizione molto elevata delle immagini, senza contare il vantaggio di vedere le immagini direttamente sulla televisione, tutte circostanze che potrebbero indurre ad una maggiore fruizione dei corsi a distanza.
Anche Violante è convinto che l'Iptv potrebbe favorire lo sviluppo di ulteriori corsi universitari on line, ma precisa subito che «restano i timori che i diritti di autore vengano compromessi, sebbene la copiatura dall'apparecchio televisivo causa un peggioramento della qualità, a differenza della duplicazione con un computer». In effetti, al dì làdel fenomeno delle universitàtelematiche, gli atenei più prestigiosi procedono con cautela sul versante dei corsi on line, come riconosce Ferdinando Pennarola, delegato della Bocconi per l'e-learning: «L'utilizzo del web ha attualmente una finalitàausiliaria alla didattica, e non sostitutiva. In definitiva l'insegnamento in aula costituisce uno strumento insostituibile per garantire la qualitàdella docenza, tanto è vero che nessun corso di laurea è in e-learning. L'unica esperienza di e-learning è il master Mba, definito part-time, che prevede l'erogazione del 60 per cento delle lezioni attraverso il web».
Ciò non impedisce alla Bocconi di avere diverse applicazioni che utilizzano Internet per la trasmissione di videolezioni. Innanzitutto c'è la diretta via web di una, due lezioni serali a settimana di master della Sda, a cui partecipano gli studenti che non possono andare dì persona in aula; in questo modo gli allievi possono seguire, dal proprio computer, il docente e vedere le slides utilizzate, e porre anche domande attraverso un sistema di chat. E poi il web casting, ossia l'accesso direttamente dal sito Internet dell'universitàalle lezioni di alcuni corsi, che rappresentano anche una sorta di vetrina dell'università, essendo visibili da tutti.
Anche la Luiss sta cominciando ad avvalersi del web: è infatti previsto nel prossimo master executive Mba l'utilizzo della piattaforma e-learning per esercitazioni, letture, test, case studies, forum, secondo la tempistica dettata dal docente, e con l'assistenza di un tutor.