I tifosi del calcio italiano - con il fischio d'inizio sabato 13 agosto - avranno più scelta in tv. Dazn che detiene i diritti tv per trasmettere tutte e dieci le partite settimanali ha annunciato la modifica dell'accordo in esclusiva con Tim, dicendosi pronta a sbarcare su altre piattaforme a partire da Sky che dall'8 agosto già ospita l'app Dazn e sta allestendo un apposito bouquet di canali satellitari. Gli spettatori potranno scegliersi la piattaforma più adatta: satellite, internet e digitale terrestre. Dazn, dunque, scommette sulla diversificazione delle partnership.
Tra le varie opportunità c'è chi propone la piattaforma satellitare gratuita, tivùsat, visibile su tutto il territorio italiano e già tecnologicamente abilitata, tramite Cam o decoder, a consentire la visione di programmi a pagamento. Garanzia di qualità di visione elevata delle partite di calcio, con maggiore concorrenza e libertà di scelta della piattaforma sono i comandamenti delle tutte le associazioni di consumatori.
Così la pensa Mauro Vergari, direttore dell'ufficio studi, innovazioni e sostenibilità di Adiconsum,
Dazn ha rotto l'esclusiva con Tim e sbarca sulla app di Sky. Una buona notizia per gli appassionati di calcio?
«Certo, ma con una macchia, resta l'esclusiva dello streaming».
A cosa si riferisce?
«Per vedere tutta la Serie A sui canali lineari di Sky si pagheranno altri cinque euro e si è comunque costretti a fare un abbonamento all'app di Dazn. E questo anche se la tv tramite internet non si riceve. Resta una limitazione delle libertà oltre che una duplicazione dei costi. Avremmo preferito che Dazn mettesse in vendita un pacchetto specifico per canali lineari ricevibili tramite satellite o digitale terrestre. Insomma, finalmente c'è la possibilità di scegliersi la piattaforma, per evitare le famose rotelle durante le partite, ma gli utenti sono comunque obbligati a pagare una fruizione tramite internet che in alcuni casi non utilizzano perché impossibilitati».
Facciamo un esempio?
«Pensiamo a chi vive nelle comunità montane, dove internet e il digitale terrestre spesso sono un miraggio. Lì gli amanti del calcio hanno solo l'opzione satellite e chiedono il rispetto della neutralità tecnologica. Servono delle nuove regole che incentivino a vedere il calcio su tutte le piattaforme. Perché ad esempio Dazn non propone le partite sulla piattaforma satellitare gratuita , magari con una sua Smart card e il pagamento di un abbonamento congruo, proporzionato all'offerta ? Il principio è sempre lo stesso, lasciamo la libertà di scelta al consumatore senza obbligarlo ad inutili costi aggiuntivi. A proposito di tivùsat ad oggi è una piattaforma di qualità e totalmente gratuita. E la sua centralità in alcune zone del Paese è dimostrata dai recenti stanziamenti aggiuntivi de Mise per aiutare le famiglie a salire a bordo».