In regalo per tutti gli appassionati italiani in questo giorno leggendario per il nostro sport, NOVE, il canale generalista di Warner Bros. Discovery, trasmetterà in chiaro domenica 28 gennaio alle 18:00 un’ampia sintesi della finale dell’Australian Open che ha incoronato Jannik Sinner campione a Melbourne.
Prima finale italiana, primo epilogo Slam per Jannik e primo titolo: Sinner succede a Nicola Pietrangeli (Roland Garros 1959, 1960), Adriano Panatta (1976), Francesca Schiavone (Roland Garros 2010) e Flavia Pennetta (US Open 2015) tra i miti senza tempo del Grand Slam.
Fin dalle qualificazioni, Warner Bros. Discovery ha trasmesso sui canali Eurosport e in streaming integrale su Discovery+ oltre 250 ore di tennis in diretta da Melbourne Parkcon una squadra stellare di ex-campioni di tennis oggi talent expert di Eurosport: John McEnroe, Mats Wilander, Boris Becker, Tim Henman, Alex Corretja, Justine Henin e la nostra Roberta Vinci.
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Signore e signori, un applauso per Jannik Sinner! L'azzurro trionfa agli Australian Open, vincendo la sua prima finale Slam e recuperando due set di svantaggio contro il n° 3 del mondo, Daniil Medvedev: 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3 il punteggio finale. Una giornata storica per il tennis italiano, a distanza di 48 anni dal successo di Adriano Panatta al Roland Garros 1976 e a soli due mesi dalla seconda Coppa Davis conquistata a Malaga da Sinner & Co.
Guardando l'altra faccia della medaglia, Medvedev perde un'altra finale Slam, dopo essere stato in vantaggio 2-0, a distanza di due anni da quella contro Nadal sempre a Melbourne. Una partita epica, chiusa da Sinner con un vincente di diritto dopo 3 ore e 46 minuti, che spedisce l'allievo di Vagnozzi e Cahill nell'olimpo del tennis mondiale. Il successo sofferto sul moscovita diventa una pietra miliare nella carriera del 22enne azzurro, protagonista di un torneo da incorniciare con soli tre set persi (uno con Djokovic in semifinale e due con Medvedev nell'epilogo).
La tensione del debuttante, prima finale Slam a 22 anni, fa la differenza in apertura: Sinner parte più contratto rispetto al match con Djokovic e al secondo turno di battuta concede il break. L'azzurro litiga con la prima come negli ottavi con Khachanov: percentuali basse e pochi, pochissimi punti con la seconda. Dall'altra parte Medvedev, alla sesta finale Major, è un robot. Risposta ficcante, il rovescio funziona alla perfezione, 14 vincenti e dopo 36 minuti di tennis scintillante arriva anche il secondo break: 6-3.
Nonostante le sei ore in più in campo, il russo non molla un centimetro. Il secondo game del secondo parziale è un calvario: 10 minuti e 4 palle break annullate al cardiopalma dall'altoatesino. Il ritmo dello scambio si alza vertiginosamente, Jannik prova a scuotersi e a coinvolgere il pubblico della Rod Laver Arena. Nei suoi turni al servizio Daniil vola, li tiene a 0, in quelli di Sinner si va costantemente ai vantaggi. Al quarto game di nuovo break, palla corta sbagliata. L'allievo di Vagnozzi-Cahill cerca disperatamente di uscire dallo scambio con soluzioni alternative, ma l'avversario è implacabile. Piove un altro break. Medvedev serve per portarsi a casa anche il secondo set, ma in extremis c'è la reazione dell'azzurro. Rabbiosa. Un break recuperato, risale da 1-5 a 3-5. Sinner, redivivo, si costruisce anche la palla del doppio controbreak, ma il russo con freddezza prende iniziativa nello scambio e la annulla con un coraggioso diagonale. Al secondo set point sale 2 set a 0 dopo un'ora e mezza. L'inerzia sembra pendere dalla sua parte.
Nel terzo set si procede on serve sul filo dell'equilibrio. Medvedev rifiata dopo la scorpacciata di break e diventa meno letale, Sinner trova continuità con la prima. Sensazioni positive dal body language dell'azzurro che nel decimo gioco fa trattenere il fiato all'Italia intera. Sul 5-4 Sinner sale 15-30 sul servizio Medvedev e azzarda la palla corta dopo uno scambio estenuante, il russo ci arriva con una zampata e Jannik fallisce in corridoio. Il tennis del moscovita è meno fluido e arriva una palla break che sa di set e di speranza: il n° 1 d'Italia è cinico e chiude 6-4. Si va al quarto.
Gli scambi si allungano, la stanchezza accumulata di Medvedev nel torneo inizia piano piano a fare capolino sul Centrale di Melbourne. Il russo è costretto ad annullare una palla break in apertura con uno schiaffo al volo di rovescio e un'altra nel game successivo alla fine di un rally da incorniciare. Ad un cambio di campo il vincitore del Masters 1000 di Roma chiede l'intervento medico per sistemare vesciche che lo avevano infastidito già nella semifinale con Zverev. Sinner incappa in un game insidioso al servizio, il settimo. La palla break di Medvedev viene ricacciata indietro con l'ace. È battaglia totale. Come nel terzo set Jannik è più lucido quando la palla inizia a scottare e piazza un altro break chirurgico per il doppio 6-4. Dopo poco più di tre ore si va al quinto set.
La tensione si taglia col coltello, Daniil ne approfitta per un altro toilet break, prima di tornare in campo per il suo 31° set del torneo. Il russo entra anche nella sua 24° ora in campo nelle ultime due settimane: ora arranca nei movimenti in orizzontale, Sinner è più fresco e il break che vale il primo Slam arriva nel sesto game. Medvedev si arrende punto dopo punto, Jannik accumula vincenti su vincenti. Come il diritto che lo spedisce nella Storia per il 6-4 definitivo. Ed è solo l'inizio...
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