PAY CLASSICA SI E' FERMATA - «La pay classica, con costi di abbonamento mediamente alti e tanti canali lineari, si è un pò fermata. Noi pensiamo che il mercato pay sia destinato a non crescere o a crescere pochissimo. È un settore che vive di avvenimenti sportivi che costano tantissimo. L'evoluzione di Premium va verso Infinity, ma parliamo di svariati anni». Così il vicepresidente e ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi alla presentazione dei palinsesti del gruppo a Montecarlo. «Abbiamo ancora la Champions per un anno, poi ci dirigiamo verso un'offerta a pagamento che vive su canali Over the top - ha proseguito -. Comunque Premium continua a lavorare e anche sulla serie A siamo in gioco. Non abbiamo partecipato alla prima asta perché consideravamo inaccettabile quella divisione dei pacchetti, il pacchetto per il digitale era insufficiente. La prossima volta giocheremo la nostra partita». «La nostra avventura nella pay è partita con un obiettivo difensivo - ha ricordato -, quando avevamo tanta banda del digitale terrestre che non sapevamo come utilizzare e tutti i dati parlavano di pay in crescita. Nei primi anni le cose sono andate bene, poi c'è stato un momento di stallo in cui ci siamo detti: o molliamo o facciamo il salto. La mossa di sviluppo non ha funzionato come si pensava perché il mercato pay non è cresciuto: siamo fermi a 6,5 milioni di abbonati totali tra noi e Sky, la metà delle stime che circolavano. Sapevamo comunque che la pay non sarebbe mai stata il nostro core business, abbiamo dunque fatto un accordo con Vivendi ed è successo quello che è successo. Noi eravamo usciti dal settore». «Da una fase in cui il numero di abbonati era la priorità, ora stiamo lavorando per massimizzare il margine - ha aggiunto Marco Giordani, presidente di Mediaset Premium -. Nel primo trimestre i ricavi della pay tv sono in calo e il trend proseguirà nel corso dell'anno, anche perché abbiamo ad esempio eliminato il pacchetto bambini. A breve lanceremo una nuova politica commerciale che mostrerà il listino tra un anno anche senza Champions. Ci aspettiamo un miglioramento dal punto di vista del margine, ma un calo di abbonati».
MEDIASET APRE A CONDIVISIONE DIRITTI CHAMPIONS - Mediaset è aperta alla possibilità di cedere in condivisione i diritti televisivi della Champions League 2017-18, che detiene in esclusiva, se ricevesse una offerta economicamente interessante. È quanto emerso nel corso della presentazione dei palinsesti televisivi del gruppo per la stagione 2017-18 anche se al momento non sono arrivate proposte concrete e nei prossimi giorni Mediaset Premium, la pay-tv del gruppo, si appresta a lanciare la campagna commerciale per i nuovi abbonamenti. «Ad oggi non ci sono accordi, ma si sente che sta succedendo qualcosa. Le telco sono pronte a fare la mossa: i grandi gruppi vogliono gli eventi per portare abbonati» ha detto l'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi che sulla possibilità di cedere i diritti Champions ha poi ribadito: «Non ci sono accordi nè trattative avanzate. Non lo escludo. Il tempo corre: è qualcosa che deve essere fatto nel prossimo mese o mese e mezzo». Berlusconi ha in particolare evidenziato la crescente attenzione dei gruppi di telecomunicazioni per i contenuti in esclusiva dello sport e del calcio, pur non escludendo un interesse da parte di Sky («avere la Champions con un anno di anticipo può piacere anche a Sky») che si è aggiudicata il diritto a trasmettere la competizione calcistica a partire dalla stagione 2018-19. A questo proposito il cfo di Mediaset Marco Giordani, a margine della presentazione, ha precisato che un eventuale accordo sui diritti si potrebbe trovare se Sky fosse «disponibile a darci quello che compensa i mancati ricavi» per Premium derivanti dalla perdita dell'esclusiva e quindi di abbonati. Berlusconi ha anche annunciato che per la stagione di Champions alle porte ci sarà la possibilità di acquistare le singole partite in pay per view, ma «il prezzo è ancora da definire».
ASSE CON TIM PIU' DIFFICILE - «Il comportamento di Vivendi ha messo in difficoltà e in imbarazzo anche Telecom. Non escludo accordi ma oggi tutto è più difficile per via di chi sono gli azionisti di Telecom e perchè c'è anche grande attenzione da parte delle Autorità». Lo ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, in merito ai contenziosi in atto con Vivendi dopo la rottura del contratto per la vendita di Premium e per l'alleanza strategica tra i due gruppi siglato nell'aprile 2016 e l'ingresso del gruppo francese nell'azionariato di Mediaset che ha portato al provvedimento Agcom sulla violazione da parte di Vivendi delle norme sulla concentrazione tra tlc e tv. Con Vivendi «non ci sono novità, non ci sono trattative, non ci sono negoziazioni» ha aggiunto Berlusconi. «La pay-tv - ha poi sottolineato il cfo di Mediaset Marco Giordani - o si consolida a livello internazionale o si integra con le telecom: l'accordo con Vivendi (che è socio di riferimento di Telecom, ndr) aveva le due strade aperte sia come consolidamento internazionale con Canal+ sia come consolidamento con Telecom»
PRESI CANALE 20 E RADIO SUBASIO - Mediaset si rafforza nel settore radiofonico acquistando Radio Subasio, emittente del centro Italia, e aggiunge un nuovo canale, il 20, in chiaro alla sua offerta televisiva. Lo ha annunciato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, aprendo il suo intervento alla presentazione della nuova stagione televisiva 2017-18 delle reti del gruppo. «Abbiamo completato il closing dell'Lcn 20 (dal gruppo Tbs-ReteCapri, ndr) e nell'arco dell'autunno verrà lanciato il canale con una nuova programmazione - ha detto - Abbiamo poi chiuso l'accordo per l'acquisto di Radio Subasio che si integra perfettamente con il sistema Radio Mediaset. Stiamo aspettando l'ok delle Autorità». Radio Mediaset è il polo radiofonico di Mediaset creato nel 2016 che comprende Virgin Radio, R101 e R105 oltre ad avere una partnership con Radio MonteCarlo e accordi commerciali con la stessa Subasio, Radio Norba, Kiss Kiss e altre emittenti. L'amministratore delegato di Radio Mediaset, Paolo Salvaderi, ha indicato che nel 2017 i ricavi potrebbero raggiungere i 72 milioni di euro (circa 70 milioni il proforma 2016) e che nei primi 4 mesi dell'anno la raccolta pubblicitaria è cresciuta del 4% circa «mentre a livello di edit la crescita è anche maggiore rispetto a quanto previsto come raccolta».
PUBBLICITA' +2% - Mediaset ha riportato un incremento della raccolta pubblicitaria in Italia «intorno al 2%» nel primo semestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi in occasione della presentazione della nuova offerta televisiva del gruppo per la stagione 2017-18. «Purtroppo siamo di fronte a un mercato complicato e, a livello totale, in discesa tra il 2,5% e il 3% - ha affermato - Noi chiuderemo con un piccolo segno più nell'intorno del 2%, quindi guadagnano quote di mercato». Berlusconi ha sottolineato che a livello semestrale c'è stato un incremento pubblicitario in tutti e tre i mezzi in cui Mediaset opera (tv, radio e internet) nonostante un mercato «che scende peggio delle aspettative». Nelle linee guida del piano strategico al 2020, presentato a gennaio, Mediaset ha stimato un incremento delle quote di mercato pubblicitario in Italia dal 37,4% al 39% nell'orizzonte del piano: secondo il manager l'attuale andamento del gruppo è in linea con tale obiettivo. Per quanto riguarda i risultati finanziari, l'amministratore delegato ha aggiunto: «L'anno scorso abbiamo avuto un risultato terribile dovuto totalmente alla questione Vivendi, quest'anno torneremo all'utile: siamo in linea con quanto approvato nel piano, posso dire che siamo anche soddisfatti». L'imprenditore non si è però sbilanciato sull'eventuale possibilità di tornare a distribuire un dividendo agli azionisti ritenendo prematura una indicazione in questo senso.
NESSUN DISIMPEGNO DA FICTION - «Non ci sarà alcun disimpegno di Mediaset dalla fiction. Qualche mese fa abbiamo rallentato perchè era finito un ciclo, ma per noi che siamo una televisione generalista è un genere irrinunciabile». Lo ha detto Pier Silvio Berlusconi alla presentazione della offerta televisiva 2017/18. «Su Canale 5 - ha continuato - vogliamo arrivare a 5/6 serate di autoproduzione e in stagione, due di quelle serate saranno di fiction». Al momento sono quattro le novità assolute in palinsesto: «Rosy Abate» con Giulia Michelini, «L'Isola di Pietro» con il ritorno di Gianni Morandi, «Liberi sognatori» (4 film tv per raccontare figure eroiche della cronaca italiana con Giorgio Tirabassi, Cristiana Capotondi, Claudio Gioè e Marco Bocci e Greta Scarano e Riccardo Scamarcio) e «Immaturi - La serie», un progetto di Paolo Genovese.
FAZIO? RAI IBRIDA TURBA MEDIASET - «La Rai, che è una realtà ibrida perché vive di canone e di pubblicità, turba il mercato ed è un problema per tutte le realtà editoriali. È l'unico caso rimasto in Europa». Così il vicepresidente e ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione dei palinsesti dell'emittente a Montecarlo, parlando del contratto di Fabio Fazio. «Noi abbiamo parlato con Fazio - ha spiegato -, ma non siamo neanche arrivati all'ipotesi di un accordo. Io ho sempre pensato che rimanesse in Rai e così è stato.»
SPERO CHE MIO PADRI TORNI IN CAMPO - «Spero vivamente che mio padre torni in campo per risollevare la situazione del Paese. Non lo dico da figlio, ma da italiano e da imprenditore, che chiede solo che si realizzino cose utili al Paese. Al momento non ci sono le condizioni perché diventi premier, ma può avere un ruolo centrale per compattare il centrodestra o al limite per un accordo con il centrosinistra che consenta di arginare i grillini». Così il vicepresidente e ad di Mediaset Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione dei palinsesti.
GIALAPPA'S, LABORATORIO DI COMICITA' - La Gialappa's Band torna a Mediaset dopo un anno di permanenza in Rai. I tre comici (Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci) «partiranno con una puntata de Le Iene e poi sarà affidato loro un laboratorio di comicità su Italia1. La Gialappa's sta di casa a Mediaset. C'è sempre stato un ottimo rapporto con loro, l'anno scorso non c'erano prodotti adatti a loro, adesso vogliamo spingere tanto e pensiamo che abbiano ancora tanto da dare al pubblico di Italia1», ha detto il vice presidente e amministratore delegato Mediaset Pier Silvio Berlusconi intervenendo a Montecarlo alla serata della presentazione della nuova offerta Mediaset 2017/18.
GILETTI? STANNO ANDANDO AVANTI I COLLOQUI IN RAI - «Massimo Giletti è un ottimo professionista, ha un buon potenziale, ma so che stanno andando avanti i suoi colloqui in Rai». Così Pier Silvio Berlusconi alla presentazione della offerta televisiva Mediaset 2017/18, ha commentato i rumor su un possibile arrivo del giornalista conduttore in casa del Biscione.
NOSTRI ARTISTI SU RAI E' SEGNO DI FORZA - Maria De Filippi alla conduzione del Festival di Sanremo e Paolo Bonolis a quella del concerto di Vasco Rossi sempre su Rai1 non danno da pensare a Pier Silvio Berlusconi. «Il fatto che la Rai per i suoi più grandi eventi debba chiamare artisti Mediaset sia un segno della nostra forza, non ci vedo niente di negativo. Il Festival di Sanremo, poi, lo abbiamo sempre considerato fuori dai giochi», ha detto il vicepresidente Mediaset alla presentazione della nuova offerta televisiva 2017/18.