
Bbc Arabic Television: così si chiama il canale in chiaro, finanziato in toto dal Foreign Office. Promette di essere all'altezza dei rigorosi standard giornalistici che sono il vanto della tv pubblica britannica ma a differenza delle emittenti panarabe Al Jazira (Qatar) e di Al Arabiya (Arabia Saudita) non farà ovviamente da megafono agli islamisti e cercherà di fornire notizie puntiali e di favorire il dialogo tra le civiltà.
"Il nuovo canale televisivo - ha indicato la Bbc - trasmetterà in un primo tempo 12 ore al giorno, mentre passerà a 24 su 24, sette giorni su sette, entro l'estate".
Il palinsesto prevede un aggiornamento delle notizie ogni 15 minuti e un tg completo ogni 30, il tutto grazie ai 250 corrispondenti dislocati presso i 72 uffici Bbc sparsi per il mondo. In più, due volte al giorno andrà in onda 'Newshour', programma di approfondimento che affronta i più spinosi temi di attualità.
Contestualmente, sarà lanciata una nuova versione del sito internet 'bbcarabic.com', nel quadro di una strategia di diffusione che va sotto il nome di 'tri-media': televisione, radio, internet. "'Bbc Arabic' - il servizio radio in arabo di BBC - è già rinomata per la sua copertura accurata e imparziale", ha detto il direttore di BBC World Service Nigel Chapman quando una settimana fa ha presentato il progetto rivolto ad un pubblico sempre più "affamato di notizie e analisi". "Avremo uno stile moderno e faremo un giornalismo incisivo e indipendente", ha assicurato Chapman. L'ambizione di Bbc è di guadagnarsi 20 milioni di spettatori per settimana entro il 2010 - e di toccare quota 35 se si include radio e internet.
Le risorse per il nuova canale sono state reperite anche chiudendo una serie di uffici nell'est europea: per il Foreign Office la priorità non è più l'evoluzione dell'ex-blocco sovietico ma il mondo musulmano. Al Jazira e Al Arabiya - alle prese già con la concorrenza di canali arabi lanciati dalla Francia e dalla Russia - hanno dato oggi entrambe il benvenuto al nuovo canale della Bbc: a loro giudizio servirà a rafforzare il "pluralismo informativo" all'interno del mondo arabo.