Con l'exploit dei diritti 2017-2021 la Bundesliga supera di slancio nei ricavi televisivi la Serie A che diventa quindi il fanalino di coda tra i principali campionati europei. L'asta appena aggiudicata in Germania per quattro tornei, a partire dal 2017, assicurerà ai club tedeschi 1,4 miliardi di euro annui, una cifra superiore del 70% circa rispetto ai livelli attuali e ridimensiona l'ammontare di 1,2 miliardi che le squadre italiane si spartiscono annualmente per le licenze televisive domestiche e estere. Questa infatti è stata la cifra ottenuta complessivamente al termine della gara avvenuta due anni fa e relativa alle stagioni 2015-17 che aveva visto Sky e Mediaset ottenere (secondo l'Antitrust con una spartizione «a tavolino») i diritti di trasmissione dei match su satellite e digitale terrestre
Il sorpasso fa quindi scivolare la Serie A al quarto posto tra i grandi tornei europei del calcio. Inarrivabile l'inglese Premier League che nell'ultima assegnazione ha assicurato ai suoi club una «torta» da 3,6 miliardi annui. Il secondo posto spetta invece alla Liga spagnola con un totale annuo non distante dagli 1,7 miliardi di euro. Oltre che per il balzo di costi rispetto al passato, la gara dei diritti tv per la Bundesliga era attesa dagli analisti finanziari anche come nuovo banco di prova della possibile sfida sui contenuti televisivi sportivi in esclusiva tra broadcaster e telco. L'attesa è però rimasta ancora una volta delusa visto che non è andato a segno un blitz da parte di gruppi telefonici come Deutsche Telekom: l'unico caso di rilievo di una telco capace di strappare il calcio ai gruppi media resta l'offerta «monstre» con cui Bt si è aggiudicata la Champions League e l'Europa League per il mercato inglese per il triennio 2015-18.